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BOLFO
SHAMPOO ANTIPARASSITARIO PER CANI 250ML
DESCRIZIONE
Shampoo antiparassitario per il trattamento delle pulci del cane, utile anche per eliminare zecche e tafani. Lo shampoo è da utizzare con dosaggi differenti in base al peso del cane.Nei cani di piccola taglia( fino a 15 kg) fino a 30 ml; nei cani di media taglia(fino a 25 kg) fino a 50 ml; nei cani di grossa taglia(oltre i 25 kg) fino a 100 ml. Il prodotto va applicato sul manto bagnato con acqua. Caratteristiche del materiale: Principio attivo contenuto è il PROPOXUR; 100 ml. di shampoo ne contengono 0,11 gr. Seguito descrizione del prodotto tiepida, massaggiato accuratamente e lasciato in posa per 5-10 minuti. Poi risciacquato accuratamente. Il trattamento può essere ripetuto secondo necessità. Efficace nell'eliminare i parassiti, mantiene il pelo morbido e lucido
100 g di unguento contengono Principi attivi: Zolfo per uso esterno 17 g Potassio carbonato 8 g Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere par. 6.1.
EccipientiVaselina bianca
Indicazioni terapeuticheTrattamento di infezioni micotiche cutanee, psoriasi, dermatiti seborroiche e di affezioni cutanee di natura parassitaria (scabbia).
Controindicazioni/Effetti indesiderati• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; • estese lesioni cutanee; • bambini di età inferiore a 3 anni.
PosologiaAdulti e adolescenti, bambini di età superiore a 3 anni Applicare l’unguento, nella quantità necessaria in relazione alla parte da trattare, 2 – 3 volte al giorno. Per il trattamento della scabbia, dopo l’applicazione dell’unguento è necessario frizionare energicamente la zona da trattare; inoltre, l’unguento deve essere lasciato a contatto con la pelle per almeno 24 ore senza lavarsi. Il trattamento deve proseguire per almeno 3 giorni consecutivi.
ConservazioneNon conservare ad una temperatura superiore ai 30 °C. Conservare il contenitore ben chiuso nella confezione originale.
AvvertenzeUso esterno. Evitare il contatto con bocca, occhi, genitali e altre mucose. L’uso, specie se prolungato, dei medicinali per uso locale può dare origine a fenomeni di irritazione o di sensibilizzazione. In tale caso, è necessario interrompere il trattamento e istituire una idonea terapia.
InterazioniNon sono stati condotti studi specifici di interazione.
Effetti indesideratiDi seguito sono riportati gli effetti indesiderati di Zolfo e Potassio carbonato, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Irritazione della cute e delle mucose, desquamazione, dermatiti, bruciore, prurito, eritema.
SovradosaggioNon sono noti casi di sovradosaggio. Se usato in quantità eccessiva può essere irritante per la cute e le mucose. Sono stati registrati decessi a seguito di ingestione accidentale di zolfo e potassio carbonato da parte di bambini.
Gravidanza e allattamentoIn mancanza di studi specifici, il medicinale deve essere utilizzato durante la gravidanza e l’allattamento solo in caso di necessità e sotto il diretto controllo medico.
100 g di soluzione contengono: Principio attivo: bisbutilcarboetilene 50 g Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere sezione 6.1.
EccipientiClorobutanolo (5 g) Polisorbato 80 (45 g)
Indicazioni terapeuticheTrattamento delle dermatosi parassitarie ed in particolare in quella sostenuta dal Sarcoptes scabiei (S. hominis).
Controindicazioni/Effetti indesideratiIpersensibilità individuale al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Durante la gravidanza e l’allattamento l’uso di PAF è da riservare, a giudizio del medico, ai casi di assoluta necessità (vedere sezione 4.6).
PosologiaIl prodotto va somministrato esclusivamente per via cutanea (sulla pelle). Versare il contenuto del flacone in circa 150 grammi di acqua e agitare per qualche minuto con un cucchiaio in modo da ottenere un liquido lattiginoso ben omogeneo. Diluire il prodotto esclusivamente in recipienti di vetro evitando l’uso di plastica (cucchiaio e contenitore). Mediante un batuffolo di cotone imbevuto del liquido preparato bagnare bene, con leggera frizione, tutto il corpo (meno la testa) insistendo maggiormente sulle parti più colpite, lasciare asciugare la pelle spontaneamente all’aria. Per l’applicazione si impiega circa la metà del liquido preparato, la restante metà si conserva per la seconda applicazione da farsi dopo 12 ore, con le stesse modalità ed avendo cura di agitare bene il liquido prima di usarlo. Può esser applicato anche sulla cute dei bambini. Consente il trattamento anche senza bagno in quanto il preparato agisce ugualmente e non lascia traccia alcuna sulla cute e/o sugli indumenti.
ConservazioneConservare nel contenitore originale per tenerlo al riparo dalla luce.
AvvertenzeIl riscontro di un’infestazione parassitaria in un membro di una famiglia o di una comunità può far sospettare l’infestazione negli altri membri; in tali condizioni può essere indicato un trattamento di tutti i membri del gruppo PAF deve essere diluito in contenitori di vetro; evitare il contatto con materiali plastici (contenitore o cucchiaio per l’agitazione della soluzione). Il prodotto non deve essere ingerito, inalato o messo a contatto con le mucose, né inoculato. I pazienti dovranno procedere scrupolosamente al cambio della biancheria intima e da letto e degli abiti indossati nei giorni precedenti alla cura.
InterazioniNon note. Non sono stati effettuati studi d’interazione.
Effetti indesideratiIn seguito all’uso di PAF sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: bruciore con arrossamento cutaneo, prurito, dermatite. L’uso prolungato e/o ripetuto dei prodotti per uso topico, può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso sospendere il trattamento ed istituire idonea terapia.
SovradosaggioNon sono noti casi di sovradosaggio se correttamente impiegato come topico (uso esterno).
Gravidanza e allattamentoIl rischio di effetti dannosi a carico del feto e/o del lattante a seguito di applicazione di bisbutilcarboetilene non è escluso; pertanto l’uso di PAF in gravidanza e/o nell’allattamento è da riservare, a giudizio del medico, ai casi di assoluta necessità.