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SiderAL
FORTE
Integratore alimentare a base di Lipofer (ferro liposomiale) e vitamina C, utile percolmare le carenze alimentari o gli aumentati fabbisogni organici di Ferro in caso disideropenia, anemia da carenza di ferro conseguenti a perdite ematiche acute o croniche,ridotto assorbimento intestinale di ferro, nelle anemie dovute a malattieinfettive.
Ferro
È un microelemento indispensabile per molti processi metabolici, svolge importantifunzioni, quali il trasporto di ossigeno ai tessuti, il trasferimento di elettroni nellacatena respiratoria e coadiuva l'attività di diversi sistemi enzimatici. Il ferropresente nell'organismo viene di solito utilizzato efficacemente consentendo di mantenereun equilibrio tra assorbimento e perdite quotidiane. Una alterazione di tale equilibrioporta inevitabilmente una condizione di sideropenia.
Adatto anche ai pazienti celiaci.
Ingredienti
Lipofer (ferro pirofosfato, lecitina di soia, amido di mais); vitamina C protettatitolato 97,5%; antiagglomeranti: magnesio stearato; silicio biossido; agente di carica:calcio fosfato bibasico; involucro esterno: gelatina; colorante: titanio biossido.
Modalità d'uso
Si consiglia l’assunzione di 1 capsula al giorno da deglutire con un abbondantesorso d’acqua.
Avvertenze
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.
Non superare la dose giornaliera consigliata.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di un sano stiledi vita.
Per donne in gravidanza o in allattamento e bambini si raccomanda di sentire il pareredel medico.
Caratteristiche nutrizionali
12,50 g
| per 100 g | per 1 capsula | %LARN* | |
| Ferro | 5,30 g | 30mg | 100% |
| Acido Ascorbico(vitamina C) | 70 mg | 100% |
*LARN= livelli di assunzione giornaliera raccomandati.
Formato
Confezione da 20 capsule.
Cod. PH10
SiderAL
Stati carenziali di ferro (ferropenia, anemia sideropenica) durante la gravidanza e l'allattamento perdite ematiche prolungate e abbondanti durante il ciclo mestruale. Integrazione di ferro in soggetti anemici, sideropenici e dializzati.
Il lipofer contenuto è un ferro ricoperto trattato con tecnologia liposomiale (inglobamento in fosfolipidi naturali) che supera indenne l’ambiente gastrico eviene assorbito direttamente a livello intestinale evitando così eventuali fastidigastrointestinali frequenti nella supplementazione del ferro. Contiene derivati dellasoia.
Posologia e modalità d'uso
1 capsula al giorno.
Componenti
Ferro liposomiale ad alta tollerabilità; vitamina C; vitamina B12.
Formato
20 capsule.
Cod. PH001
Principi attivi
Compresse rivestite: 1 compressa contiene: ibuprofene 200 mg Capsule di gelatina molle: 1 capsula molle contiene: ibuprofene 200 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
Eccipienti
Compresse rivestite – blister da 20 compresse Amido di mais, sodio carbossimetilamido, magnesio stearato, idrossipropilmetilcellulosa, polietilenglicol 6000, talco, titanio biossido, emulsione antischiuma. Capsule molli – blister da 12 o 24 capsule Macrogol 600, potassio idrossido, acqua depurata, gelatina, sorbitolo liquido parzialmente disidratato.
Indicazioni terapeutiche
Dolori di varia origine e natura (dolori mestruali, mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori osteoarticolari e muscolari).
Controindicazioni/Effetti indesiderati
– Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. – Soggetti con ipersensibilità all’acido acetilsalicilico o ad altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare quando l’ipersensibilità è associata a poliposi nasale, angioedema e/o asma. – Insufficienza epatica grave. – Insufficienza renale grave (filtrazione glomerurale inferiore a 30 ml/min). – Insufficienza cardiaca severa (IV classe NYHA). – Soggetti affetti da discrasie ematiche di origine sconosciuta, da porfiria, da ipertensione, da grave insufficienza coronarica incontrollata. – Ulcera peptica grave o in fase attiva. – Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). – Soggetti con condizioni cliniche che determinino un aumento della tendenza al sanguinamento. – In concomitanza di interventi chirurgici (comprese le operazioni dentistiche). – Soggetti che abbiano subito significative perdite di liquidi (per vomito, diarrea o scarsa ingestione di liquidi). – Durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere par. 4.6). – Bambini al di sotto dei 12 anni.
Posologia
Non somministrare ai bambini di età inferiore ai 12 anni.Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere par. 4.4). Compresse rivestite Adulti e adolescenti oltre i 12 anni 1–2 compresse, due – tre volte al giorno, preferibilmente a stomaco pieno. Non superare comunque la dose di 1200 mg (6 compresse) al giorno. Non superare le dosi consigliate. Nel caso l’uso del medicinale sia necessario per più di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il medico. Anziani I pazienti anziani devono attenersi alle dosi minime indicate. Pazienti con insufficienza renale In presenza di insufficienza renale l’eliminazione può essere ridotta e la posologia va di conseguenza adeguata. Capsule molli Adulti e adolescenti oltre i 12 anni 1–2 capsule molli, due – tre volte al giorno, preferibilmente a stomaco pieno. Non superare comunque la dose di 1200 mg (6 capsule molli) al giorno. Non superare le dosi consigliate. Nel caso l’uso del medicinale sia necessario per più di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il medico. Anziani I pazienti anziani devono attenersi alle dosi minime indicate. Pazienti con insufficienza renale In presenza di insufficienza renale l’eliminazione può essere ridotta e la posologia va di conseguenza adeguata. Buscofen non deve essere usato per più di 7 giorni. Se sono necessarie dosi più alte oppure se è richiesto un trattamento più prolungato, allora è necessario rivolgersi al proprio medico curante. Le compresse rivestite e le capsule molli devono essere inghiottite senza masticare, preferibilmente con un pò di acqua. Si consiglia l’assunzione durante o dopo i pasti, particolarmente alle persone con disturbi gastrici.
Conservazione
Compresse rivestite – blister da 20 compresse Conservare a temperatura ambiente. Capsule molli – blister da 12 o 24 capsule Nessuna condizione di conservazione.
Avvertenze
L’uso di Buscofen in concomitanza di altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi–2 (COX–2), deve essere evitato a causa di un incremento del rischio di ulcerazione o sanguinamento (vedere par. 4.5). Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l’uso della più bassa dose efficace per la più breve durata di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Come altri FANS, ibuprofene può mascherare segni di infezione. Popolazione pediatrica Negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalità renale. Anziani I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. Per questi pazienti ed anche per pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali deve essere preso in considerazione l’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori della pompa protonica) (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale), in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata dai pazienti che assumono contemporaneamente farmaci che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) o agenti antiaggreganti piastrinici come l’acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Buscofen il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Usare con cautela nei pazienti con difetti della coagulazione. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Un adeguato monitoraggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Studi clinici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), può essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. ≤ 1200 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (II–III classe NYHA), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione e si devono evitare dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considerazione deve essere esercitata anche prima di avviare al trattamento a lungo termine i pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (2400 mg/die) di ibuprofene. Effetti dermatologici Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Steven–Johnson e necrolisi tossica epidermica sono state riportate molto raramente, in associazione con l’uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere esposti a più alto rischio; l’insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Il trattamento con Buscofen deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Effetti renali Quando si inizia un trattamento con ibuprofene deve essere prestata cautela ai pazienti con una disidratazione considerevole. L’utilizzo a lungo termine di ibuprofene, come con altri FANS, ha portato a necrosi papillare renale ed altre alterazioni patologiche renali. In generale, l’uso abituale di analgesici, soprattutto delle associazioni di diversi principi attivi analgesici, può portare a lesioni renali permanenti con rischio di insorgenza di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). È stata riscontrata tossicità renale in pazienti nei quali le prostaglandine renali hanno un ruolo compensatorio nel mantenimento della perfusione renale. La somministrazione di FANS in questi pazienti può comportare una riduzione dose–dipendente della formazione di prostaglandine e, come effetto secondario, del flusso sanguigno renale. Ciò può condurre velocemente a scompenso renale. I pazienti più a rischio di queste reazioni sono quelli con funzionalità renale ridotta, scompenso cardiaco, disfunzioni epatiche, anziani e tutti quei pazienti che prendono diuretici e ACE inibitori. La sospensione della terapia con FANS solitamente viene seguita dal recupero dello stato di pretrattamento. In caso di impiego prolungato sorvegliare la funzionalità renale particolarmente in caso di lupus eritematoso diffuso. Disturbi respiratori Buscofen deve essere prescritto con cautela in pazienti con asma bronchiale o malattie allergiche in atto o pregresse perché potrebbe insorgere broncospasmo. Lo stesso dicasi per quei soggetti che hanno manifestato broncospasmo, dopo l’impiego di aspirina o altri FANS. Reazioni di ipersensibilità Analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei possono causare reazioni di ipersensibilità, potenzialmente gravi (reazioni anafilattoidi), anche in soggetti non precedentemente esposti a questo tipo di farmaci. Il rischio di reazioni di ipersensibilità dopo assunzione di ibuprofene è maggiore nei soggetti che abbiano presentato tali reazioni dopo l’uso di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei e nei soggetti con iperreattività bronchiale (asma), poliposi nasale o precedenti episodi di angioedema (vedere par. 4.2 e 4.8). Funzionalità cardiaca, renale ed epatica ridotta Particolare cautela deve essere adottata nel trattamento di pazienti con funzionalità cardiaca, epatica o renale fortemente ridotta. In tali pazienti è opportuno ricorrere al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio, specialmente in caso di trattamento prolungato. Ibuprofene può dare un innalzamento delle concentrazioni seriche delle aminotransferasi, e di altri marker della funzionalità epatica, in pazienti senza precedenti evidenze di disturbi della funzione epatica. Questi di solito comprendono aumenti relativamente modesti e transitori rispetto al range normale. Se queste anomalie sono significative dal punto di vista clinico o se sono persistenti allora il trattamento con ibuprofene deve essere interrotto e la risposta a seguito dell’interruzione del trattamento deve essere monitorata. Ibuprofene può causare ritenzione di sodio, potassio e acqua in pazienti che in precedenza non hanno mostrato segni di disturbi renali, a causa dell’effetto sulla perfusione renale. Ciò può provocare edema o causare uno scompenso acuto della funzione cardiaca o ipertensione in soggetti predisposti. Pazienti a maggiore rischio di scompenso renale manifesto sono persone anziane, pazienti deidratati o ipovolemici, pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, cirrosi, sindrome nefrotica, insufficienza renale, quelli in trattamento con diuretici e pazienti che recentemente hanno subito un’operazione chirurgica. L’interruzione del trattamento è solitamente seguita da un rapido ritorno allo stato della funzione renale pre–trattamento. Ibuprofene può anche interferire con gli effetti natriuretici dei diuretici. L’ibuprofene può mascherare sintomi (febbre, dolore, gonfiore) di una infezione. Effetti ematologici Ibuprofene, come altri FANS, può inibire l’aggregazione piastrinica e ha dato evidenza di prolungare il tempo di sanguinamento in soggetti sani. Meningite asettica In rare occasioni in pazienti in trattamento con ibuprofene è stata osservata meningite asettica. Sebbene sia più probabile che si verifichi in pazienti con lupus eritematoso sistemico e patologie del tessuto connettivo collegate, è stata osservata anche in pazienti i quali non manifestavano patologie croniche concomitanti (vedere par. 4.8). Essendosi rilevate alterazioni oculari nel corso di studi su animali con farmaci antinfiammatori non steroidei, si raccomanda, in caso di trattamenti prolungati, di effettuare periodici controlli oftalmologici. L’uso di Buscofen, come di qualsiasi altro farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della ciclossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza (vedere anche par. 4.6). La somministrazione di Buscofen dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Interazioni
L’ibuprofene (come altri FANS) deve essere utilizzato con cautela in associazione con: – corticosteroidi : aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere par. 4.4); – anticoagulanti : i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). È opportuno monitorare i pazienti in trattamento con cumarinici; – acido acetilsalicilico e altri FANS : queste sostanze possono far aumentare il rischio di reazioni avverse a carico del tratto gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). La somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non è generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati. Dati sperimentali suggeriscono che l’ibuprofene può inibire competitivamente l’effetto dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’aggregazione piastrinica quando i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti l’estrapolazione di questi dati alla situazione clinica, non si può escludere la possibilità che l’uso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre l’effetto cardioprotettivo dell’acido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante è considerato probabile in seguito a un uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). È comunque opportuno non associare ibuprofene con aspirina o altri FANS; – agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) : aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere par. 4.4); – diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II : i FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. I diuretici possono anche aumentare il rischio di nefrotossicità associata ai FANS. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o anziani) la co–somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo–ossigenasi può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Buscofen in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, tale combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante e, periodicamente, da allora in poi; – litio : la somministrazione contemporanea di litio e FANS provoca aumento dei livelli di litio nel sangue per ridotta eliminazione, con possibilità di raggiungimento della soglia tossica. Qualora tale associazione sia necessaria, monitorare la litiemia allo scopo di adattare la posologia del litio durante il trattamento contemporaneo con ibuprofene. – metotrexato: i FANS possono inibire la secrezione tubulare di metotrexato e ridurne la clearance con conseguente aumento del rischio di tossicità; – aminoglicosidi : i FANS possono diminuire l’escrezione degli aminoglicosidi; – glicosidi cardiaci : i FANS possono esacerbare lo scompenso cardiaco, ridurre il tasso della filtrazione glomerulare e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi cardiaci; – fenitoina: i FANS possono comportare un aumento delle concentrazioni plasmatiche della fenitoina; – colestiramina : la concomitante somministrazione di ibuprofene e colestiramina può ridurre l’assorbimento dell’ibuprofene a livello del tratto gastrointestinale. Comunque la rilevanza clinica di tale interazione non è nota; – ciclosporine: aumentano rischio di nefrotossicità con i FANS. – inibitori della COX–2 e altri FANS: l’uso concomitante con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi–2, deve essere evitato per potenziale effetto additivo (vedere par. 4.4); – estratti vegetali: Ginkgo Biloba può aumentare il rischio di sanguinamento in associazione a FANS;– mifepristone: a causa delle proprietà antiprostaglandiniche dei FANS, può teoricamente determinarsi una diminuizione nell’efficacia del medicinale. L’evidenza limitata suggerisce che la co–somministrazione di FANS nel giorno di somministrazione delle prostaglandine non influenza negativamente gli effetti del mifepristone o della prostaglandina sulla maturazione cervicale o sulla contrattilità uterina e non riduce l’efficacia clinica del medicinale sull’interruzione di gravidanza; – antibiotici chinolonici: dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associato con antibiotici chinolonici. I pazienti che prendono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare convulsioni; – solfaniluree: i FANS possono aumentare l’effetto delle solfaniluree. Sono stati segnalati rari casi di ipoglicemia in pazienti in trattamento con solfaniluree che assumevano ibuprofene; – tacrolimus: possibile aumento del rischio di nefrotossicità quando i FANS vengono somministrati con tacrolimus; – zidovudina: aumento del rischio di tossicità ematica in caso di co–somministrazione con FANS. C’è evidenza di un aumento del rischio di emartrosi e di ematoma in pazienti emofiliaci affetti da HIV in contemporaneo trattamento con zidovudina ed altri FANS. – ritonavir : è possibile un aumento della concentrazione dei FANS; – probenecid : rallenta l’escrezione dei FANS con possibile aumento delle loro concentrazioni plasmatiche; – sulfinpirazone : può ritardare l’escrezione di ibuprofene; – inibitori del CYP2C9 : la somministrazione concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 può aumentare l’esposizione all’ibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), si è osservata una aumentata esposizione al S(+)–ibuprofene da approssimativamente l’80% al 100%. Si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofene quando si somministrano concomitantemente forti inibitori del CYP2C9, in particolar modo quando dosi elevate di ibuprofene vengono somministrate con voriconazolo e fluconazolo.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati osservati con ibuprofene sono generalmente comuni agli altri analgesici, antipiretici, antiinfiammatori non steroidei. Patologie gastrointestinali: gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinali, talvolta fatali, in particolare negli anziani (vedere par. 4.4). La perforazione gastrointestinale con l’uso di ibuprofene è stata osservata raramente. Dopo somministrazione di Buscofen sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore epigastrico, pirosi gastrica, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere par. 4.4). Meno frequentemente sono state osservate gastriti. Molto raramente sono state osservate anche pancreatiti. Disturbi del sistema immunitario: in seguito a trattamento con FANS sono state riportate reazioni di ipersensibilità. Queste possono consistere di a) reazione allergica non–specifica e anafilassi, b) reazioni a carico del tratto respiratorio comprendenti asma, anche grave, broncospasmo o dispnea oppure c) disturbi a carico della cute, comprendenti rash di vario tipo, prurito orticaria, porpora, angioedema e, più raramente, dermatiti esfoliative e bollose (inclusi sindrome di Stevens – Johnson, necrolisi tossica epidermica ed eritema multiforme). Patologie cardiache e vascolari: in associazione con il trattamento con FANS sono stati riportati edema ed affaticamento, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), può essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus) (vedere par. 4.4). Altri eventi avversi riportati con minore frequenza e per i quali non è stata necessariamente stabilita una causalità includono: Patologie del sistema emolinfopoietico: leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi, anemia aplastica e anemia emolitica. Disturbi psichiatrici: insonnia, ansia, depressione, stato confusionale, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso: mal di testa, parestesia, capogiri, sonnolenza, neurite ottica. Infezioni ed infestazioni: rinite e meningite asettica (specialmente in pazienti con preesistenti disordini autoimmuni, come lupus eritematoso sistemico e connettivite mista) con sintomi di rigidità nucale, mal di testa, nausea, vomito, febbre o disorientamento (vedere par. 4.4). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo, dispnea, apnea. Patologie dell’occhio: rari casi di alterazione oculare con conseguenti disturbi visivi, neuropatia ottica tossica.Patologie dell’orecchio e del labirinto: udito compromesso, tinnito, vertigini. Patologie epatobiliari: funzione epatica alterata, insufficienza epatica, epatite ed ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni bollose incluse sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto rara), e reazioni di fotosensibilità. Patologie renali e urinarie: danno della funzione renale e nefropatia tossica in varie forme, incluse nefrite interstiziale, sindrome nefrotica ed insufficienza renale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: malessere, affaticamento. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".
Sovradosaggio
Tossicità I segni ed i sintomi di tossicità non sono stati generalmente osservati a dosi inferiori a 100 mg/kg nei bambini o negli adulti. Comunque, in alcuni casi potrebbe essere necessario un trattamento di supporto. Si è osservato che i bambini manifestano segni e sintomi di tossicità dopo ingestione di ibuprofene a dosi di 400 mg/kg o maggiori. Sintomi La maggior parte dei pazienti che hanno ingerito quantitativi significativi di ibuprofene manifesteranno i sintomi entro 4–6 ore. I sintomi di sovradosaggio più comunemente riportati comprendono nausea, vomito, dolore addominale, letargia e sonnolenza. Gli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) includono mal di testa, tinnito, vertigini, convulsioni, e perdita della coscienza. Raramente sono stati anche riportati nistagmo, acidosi metabolica, ipotermia, effetti renali, sanguinamento gastrointestinale, coma, apnea, diarrea e depressione del SNC e dell’apparato respiratorio. Sono stati riportati disorientamento, stato di eccitazione, svenimento e tossicità cardiovascolare comprendente ipotensione, bradicardia e tachicardia. Nei casi di sovradosaggio significativo sono possibili insufficienza renale e danno epatico. Trattamento Non esiste uno specifico antidoto per il sovradosaggio di ibuprofene. In caso di sovradosaggio è pertanto indicato un trattamento sintomatico e di supporto. Particolare attenzione è dovuta al controllo della pressione arteriosa, dell’equilibrio acido–base e di eventuali sanguinamenti gastrointestinali. Entro 1 ora dall’ingestione di una quantità potenzialmente tossica deve essere considerata la somministrazione di carbone attivo. In alternativa, nell’adulto, entro 1 ora dall’ingestione di una overdose potenzialmente pericolosa per la vita deve essere presa in considerazione la lavanda gastrica. Deve essere assicurata una diuresi adeguata e le funzioni renale ed epatica devono essere strettamente monitorate. Il paziente deve rimanere sotto osservazione per almeno quattro ore successivamente all’ingestione di una quantità di farmaco potenzialmente tossica. L’eventuale comparsa di convulsioni frequenti o prolungate deve essere trattata con diazepam per via endovenosa. In rapporto alle condizioni cliniche del paziente possono essere necessarie altre misure di supporto. Per maggiori informazioni, contattare il locale centro antiveleni.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza L’inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Dati ottenuti da studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto, di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il primo periodo di gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post–impianto e di mortalità embrione–fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, l’ibuprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se usato da donne in procinto di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere rispettivamente la più bassa e la più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: – tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); – disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo–idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: – possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante che può verificarsi anche a dosi molto basse; – inibizione delle contrazioni uterine risultante in travaglio ritardato o porlungato. Conseguentemente, l’ibuprofene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento Nei pochi studi ad oggi disponibili, i FANS possono ritrovarsi nel latte materno in concentrazioni molto basse. I FANS, se possibile, devono essere evitati durante l’allattamento materno. Fertilità L’uso di ibuprofene può compromettere la fertilità femminile e non è raccomandato nelle donne in attesa di concepimento. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che sono oggetto di indagine sulla fertilità, si deve considerare l’interruzione del trattamento con ibuprofene.
MILEDIX
I disturbi del ciclo mestruale possono essere molto fastidiosi, come nel caso di sbalzi d’umore, irritabilità, stanchezza, a volte anche tensioni muscolari e possono compromettere le attività della vita quotidiana.
Integratore alimentare a base di magnesio, L-triptofano (precursore della serotonina), estratti secchi titolati e standardizzati di polygonum cuspidatum e di crocus sativus (zafferano).
Il magnesio contribuisce alla normale funzione muscolare e psicologica.
Lo zafferano contribuisce al normale tono dell’umore e contrasta i disturbi del ciclo mestruale.
Il polygonum cuspidatum contribuisce alla regolarità del ciclo mestruale.
Può essere assunto da vegetariani e vegani.
Certificato KOSHER: questa certificazione attribuisce l’idoneità di Miledix a essere consumato dal popolo ebraico secondo le regole alimentari della loro religione ed è espressione dei più alti standard qualitativi delle sostanze impiegate e dei processi industriali.
Certificato HALAL: questa certificazione attesta che Miledix è conforme alla dottrina islamica secondo regole definite dalla Sharia.
Ingredienti
Magnesio (da magnesio bisglicinato), L-triptofano, estratto secco di crocus sativus (zafferano) Affron, resveratrolo (da polygonum cuspidatum).
Senza glutine.
Senza lattosio.
Caratteristiche nutrizionali
| Componenti | per bustina | %VNR* |
| Magnesio | 225 mg | 60 |
| L-triptofano | 150 mg | - |
| Estratto secco di zafferano Affron | 30 mg | - |
| Resveratrolo | 30 mg | - |
Modalità d'uso
Si consiglia l’assunzione di 1 o 2 bustine al giorno di Miledix, disperdendole in un bicchiere di acqua naturale (circa 150 ml) a temperatura ambiente.
Avvertenze
Tenere fuori dalla portata dei bambini sotto i 3 anni.
Non superare la dose giornaliera consigliata.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di un sano stile di vita.
L’eventuale variazione cromatica del prodotto è da ritenersi un fenomeno naturale, data la presenza di alti quantitativi di estratti vegetali.
Non contiene sodio, può essere assunto da ipertesi.
Non utilizzare Miledix in caso di ipersensibilità già nota verso i suoi componenti.
Conservazione
Miledix va conservato a temperatura ambiente (tra 8° e 25°C) in luogo fresco e asciutto.
La data di scadenza si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra.
Termine ultimo di conservazione dalla data di produzione, in confezione integra: 24 mesi.
Formato
Confezione da 14 bustine.
Utimac 60 Joy Integratore Per Favorire La Normale Funzionalità Delle Vie Urinarie 14 Bustine
Utimac 60 Joy Integratore Per Favorire La Normale Funzionalità Delle Vie Urinarie 14 Bustine
Utimac 60
Complemento alimentare a base di Uticlin, Ortosifon, Inulina e Lactobacillus acidophilus SGL 11 tindalizzato non vitale. Grazie al Cranberry, all’Uva Ursina e all’Ortosifon, contribuisce alla funzionalità delle vie urinarie.
Ingredienti
Uticlin, Ortosifon, Inulina e Lactobacillus acidophilus SGL 11 tindalizzato non vitale.
Modalità d'uso
Si consiglia di assumere 1 bustina al giorno, preferibilmente la sera prima di coricarsi, a vescica vuota e lontano dai pasti. Versare il contenuto di una bustina in un bicchiere d’acqua (100 ml) e mescolare fino a completa dissoluzione.
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. I complementi alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di uno stile di vita sano. Per l’uso del prodotto nelle donne in gravidanza ed allattamento e nei bambini si consiglia di sentire il parere del medico. Non assumere in caso di ipersensibilità sospetta o accertata ad uno o più ingredienti presenti nel prodotto. Nei soggetti in trattamento con farmaci anticoagulanti, prima dell’eventuale uso del prodotto consultare il medico. Per l’origine naturale di alcuni ingredienti è possibile avere delle variazioni di colore da lotto a lotto.
Conservazione
Validità a confezionamento integro: 36 mesi.
Formato
14 bustine singole.
Lasonil Antinfiammatorio E Antireumatico 24 Compresse Rivestite 220mg
Lasonil Antinfiammatorio E Antireumatico 24 Compresse Rivestite 220mg
Lasonil Antinfiammatorio E Antireumatico 24 Compresse Rivestite 220mg
Principi attivi
Una compressa rivestita con film contiene: naprossene sodico 220 mg, equivalenti a 200 mg di naprossene. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Cellulosa microcristallina, povidone K 30, talco, magnesio stearato; film di rivestimento: Opadry Blue YS 1-4215.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico di mal di testa, mal di schiena, dolori articolari e muscolari, mal di denti e malattie da raffreddamento. È inoltre indicato contro i dolori mestruali e i dolori di minore entità nell'artrite e nell’artrosi.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
• Ipersensibilità al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1. • Anamnesi di asma, orticaria o reazioni di tipo allergico in seguito all’assunzione di acido acetilsalicilico o altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei. • Insufficienza renale di grado severo (clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min) • Insufficienza cardiaca di grado severo • Cirrosi epatica e epatiti gravi • In corso di terapia intensiva con diuretici • Ulcera gastrica e duodenale • Soggetti con emorragia in atto o a rischio di emorragia • In corso di trattamento con anticoagulanti in quanto ne sinergizza l’azione • Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6) • Adolescenti al di sotto dei 16 anni • Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Posologia
Modo di somministrazione La compressa rivestita con film deve essere assunta per via orale con un bicchiere d’acqua, a stomaco pieno. Posologia Adulti e adolescenti al di sopra dei 16 anni: 1 compressa ogni 8 - 12 ore. È possibile che si abbia maggiore beneficio iniziando con 2 compresse seguite da 1 compressa ogni 12 ore, secondo necessità. La dose massima giornaliera è di 3 compresse. Gi effetti indesiderati possono essere ridotti utilizzando la dose minima efficace, per la durata più breve possibile di trattamento per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4.). Non usare per più di 7 giorni per il trattamento sintomatico del dolore e per più di 3 giorni per le malattie da raffreddamento senza controllo medico. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia nei bambini al di sotto dei 16 anni non sono state ancora stabilite (vedere paragrafo 4.3). Anziani Utilizzare il minimo dosaggio. Pazienti con insufficienza renale, epatica o cardiaca In pazienti con insufficienza renale e/o cardiaca e/o grave insufficienza epatica può essere necessaria una riduzione del dosaggio.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Avvertenze
Il prodotto non è indicato per i dolori del tratto gastrointestinale. Avvertenze generali L'uso di Lasonil antinfiammatorio e antireumatico deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo con l'uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Reazioni anafilattiche/anafilattoidi Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei possono causare reazioni di ipersensibilità, potenzialmente fatali, comprese quelle di tipo anafilattico (anafilattoide), anche in soggetti senza precedenti di ipersensibilità in seguito a esposizione a questo tipo di farmaci. Queste reazioni possono presentarsi in soggetti con storia di angioedema, alterata reattività bronchiale (asma), rinite, poliposi nasale, patologie allergiche, patologie respiratorie croniche o sensibilità all’acido acetilsalicilico. Questo può accadere anche in pazienti che manifestano reazioni allergiche (reazioni cutanee, orticaria) al naprossene o ad altri FANS. Dopo somministrazione di analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei è possibile il peggioramento dell’asma. Le reazioni anafilattoidi, come l’anafilassi, possono avere esito fatale. Reazioni cutanee Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Lasonil antinfiammatorio e antireumatico deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Lasonil antinfiammatorio e antireumatico il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichè tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Ritenzione di sodio e liquidi in patologie cardiovascolari e edema periferico Cautela è richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus). Sebbene alcuni dati suggeriscano che l’uso di naprossene (1000 mg/die) possa essere associato ad un più basso rischio, un certo rischio non può essere escluso. Non ci sono dati sufficienti relativamente agli effetti della bassa dose di naprossene da 220 a 660 mg per arrivare a precise conclusioni su possibili rischi trombotici. Il naprossene puo’ ridurre l’effetto antiaggregante piastrinico dell’acido acetilsalicilico. I pazienti devono consultare il medico se sono in trattamento con acido acetilsalicilico ed intendono utilizzare naprossene sodico/ naprossene (vedere la sezione “ Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazioni”). Effetti epatici Gravi reazioni a livello epatico, inclusi ittero ed epatite (di cui alcuni casi fatali) sono stati riportati con l’uso di naprossene sodico o di altri antinfiammatori non steroidei. È stata inoltre segnalata reattività crociata. Popolazioni Speciali Anziani I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Donne che pianificano una gravidanza Precauzioni per quanto riguarda la fertilità L'uso di Lasonil antinfiammatorio e antireumatico, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza a causa di effetti sull’ovulazione, reversibili all’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.6). La somministrazione di Lasonil antinfiammatorio e antireumatico deve essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che si sottopongono a indagini sulla fertilità. Pazienti con storia clinica aggiuntiva Soggetti con le seguenti storie cliniche aggiuntive devono essere attentamente e adeguatamente controllati quando assumono Lasonil antinfiammatorio e antireumatico: - con disturbi della coagulazione o che assumono medicinali che influenzano l’emostasi, poiché il naprossene inibisce l’aggregazione piastrinica e può prolungare il tempo di sanguinamento. - con insufficienza epatica - che abbiano manifestato precedenti effetti indesiderati con analgesici, antipiretici ed antinfiammatori non-steroidei Il prodotto va somministrato con cautela nel caso di trattamento concomitante con altri farmaci, come altri analgesici, steroidi o terapia diuretica intensiva. Contenuto di sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente "senza sodio". L’assunzione del dosaggio massimo giornaliero di 3 compresse comporta un apporto massimo di 60 mg di sodio equivalente al 3% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio al giorno per un adulto.
Interazioni
Ciclosporina : Con l’utilizzo concomitante di ciclosporina la concentrazione di quest’ultima può essere aumentata, aumentandone il rischio di nefrotossicità. Litio : Possono essere aumentati i livelli di litio, che può indurre nausea, polidipsia, poliuria, tremori e confusione. Metotressato L’utilizzo di Lasonil antinfiammatorio e antireumatico in concomitanza con metotressato (a dosi superiori a 15 mg/settimana) può portare ad un aumento delle concentrazioni di metotressato, con aumento del rischio di tossicità di questa sostanza. FANS : Non somministrare il medicinale in associazione con farmaci a base di naprossene, acido acetilsalicilico o altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori per aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale. Acido acetilsalicilico I dati di farmacodinamica clinica evidenziano che l’uso concomitante di naprossene per più di un giorno consecutivo può inibire l’effetto dell’ acido acetilsalicilico a basse dosi sull’attività piastrinica e questa inibizione può persistere per alcuni giorni dopo l’interruzione del trattamento con naprossene. La rilevanza clinica di questa interazione non è nota. Il trattamento con naprossene/naprossene sodico in pazienti con rischio cardiovascolare aumentato può limitare la protezione cardiovascolare dell’acido acetisalicilico (vedere la sezione “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). Corticosteroidi : aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti : i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti come il warfarin (aumento del tempo di protrombina e diminuita aggregazione piastrinica) (vedere paragrafo 4.4). Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) : aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Il naprossene diminuisce l’aggregazione piastrinica e prolunga il tempo di emorragia. Di questo si deve tenere conto quando viene determinato il tempo di emorragia. Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II : I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Lasonil antinfiammatorio e antireumatico in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante. Nell’impiego a breve termine non sono da attendersi interazioni clinicamente significative con i seguenti medicinali: • antiacidi • antidiabetici • idantoinici • probenecid • zidovudina Interazioni con gli alimenti La velocità di assorbimento del naprossene può essere rallentata dalla contemporanea assunzione di cibo. Interferenza con esami di laboratorio Il naprossene sodico interferisce con le analisi dei 17-chetosteroidi e dell’acido 5-indolacetico urinari.
Effetti indesiderati
Patologie cardiache / patologie vascolari In associazione al trattamento con i FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Patologie gastrointestinali Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo somministrazione di Lasonil antinfiammatorio e antireumatico sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Meno frequentemente sono state osservate gastriti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Reazioni bollose includenti sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto raramente). Lasonil antinfiammatorio e antireumatico provoca un modesto aumento transitorio, dose dipendente, del tempo di sanguinamento. Tuttavia questi valori spesso non superano il limite superiore dell’intervallo di riferimento. Nella tabella seguente sono riportati gli effetti indesiderati osservati con medicinali a base di naprossene e naprossene sodico. La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita usando la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100,< 1/10), Non comune (≥1/1000,< 1/100), Raro (≥1/10.000,< 1/1.000), Molto raro <10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
| Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Effetti indesiderati |
| Disturbi del sistema immunitario | Molto raro | Anafilassi/reazioni anafilattoidi, compreso lo shock con esito fatale |
| Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Raro | Iperglicemia, ipoglicemia |
| Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto raro | Disturbi dell’emopoiesi (leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, anemia aplastica, eosinofilia, anemia emolitica) |
| Disturbi psichiatrici | Molto raro | Disturbi psichiatrici, depressione, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione |
| Patologie del sistema nervoso | Comune | Capogiro, cefalea, stordimento |
| Non comune | Sopore, insonnia, sonnolenza | |
| Molto raro | Meningite asettica, disordini cognitivi, convulsioni | |
| Patologie dell’occhio | Molto raro | Disturbi visivi, opacità corneale, papillite, neurite ottica retrobulbare, papilledema |
| Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune | Vertigine |
| Molto raro | Calo dell’udito, tinnito, disturbi dell’udito | |
| Patologie cardiache | Raro | Tachicardia |
| Molto raro | Scompenso cardiaco congestizio, ipertensione, edema polmonare, palpitazioni | |
| Patologie vascolari | Molto raro | Vasculite |
| Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche | Molto raro | Dispnea, asma, polmonite eosinofila, alveoliti |
| Patologie gastro-intestinali | Comune | Dispepsia, nausea, pirosi, dolore addominale |
| Non comune | Diarrea, costipazione, vomito | |
| Raro | Ulcera peptica con o senza emorragia o perforazione, emorragia gastrointestinale, ematemesi, melena | |
| Molto raro | Pancreatite, colite, ulcere aftose, stomatite, esofagite, ulcerazioni intestinali, dolori addominali crampiformi | |
| Patologie epatobiliari | Molto raro | Epatite, (compresi casi fatali), ittero |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Esantema (rash), prurito, orticaria |
| Raro | Angioedema | |
| Molto raro | Alopecia (solitamente reversibile), fotosensibilità, porfiria, eritema multiforme, reazioni bollose compresa la sindrome di Steven’s-Johnson e la necrolisi epidermica tossica, eritema nodoso, eritema fisso, lichen planus, pustole, eruzioni cutanee, Lupus Eritematoso Sistemico, reazioni di fotosensibilità compresa la porfiria cutanea tarda (“pseudoporfiria”) o l’epidermolisi bollosa, ecchimosi, porpora, sudorazione | |
| Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Raro | Mialgia, debolezza muscolare |
| Patologie renali e urinarie | Raro | Compromissione della funzionalità renale, glomerulonefrite |
| Molto raro | Nefrite interstiziale, necrosi papillare, sindrome nefrosica, insufficienza renale, nefropatia, ematuria, proteinuria | |
| Patologie congenite, familiari e genetiche | Molto raro | Chiusura del dotto arterioso |
| Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Molto raro | Infertilità (nella donna) |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Raro | Edema periferico, in particolare in pazienti ipertesi o con insufficienza renale, piressia (compresi brividi e febbre) |
| Molto raro | Edema, sete, malessere | |
| Esami diagnostici | Molto raro | Aumento della creatinina sierica, alterazione dei test di funzionalità epatica, iperkaliemia |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.
Sovradosaggio
Come segni di sovradosaggio possono verificarsi capogiro, stato di torpore, bruciori di stomaco, dolore epigastrico, disturbi della digestione, nausea e vomito, alterazioni transitorie della funzionalità epatica, ipoprotrombinemia, disfunzione renale, acidosi metabolica, apnea e disorientamento. Poiché il naprossene sodico è rapidamente assorbito, sono da attendersi livelli plasmatici precocemente elevati. In alcuni pazienti sono state evidenziate convulsioni ma non è chiaro se queste fossero correlate al sovradosaggio di naprossene. Sono stati descritti alcuni casi di insufficienza renale acuta reversibile. Non è noto quale sia la dose del farmaco pericolosa per la vita. In caso di sovradosaggio da FANS i pazienti vanno gestiti con terapie sintomatiche e di supporto. Lo stomaco deve essere svuotato e devono essere attuate le abituali misure di supporto. La pronta somministrazione di una adeguata quantità di carbone attivo può ridurre l'assorbimento del medicinale. L’emodialisi non diminuisce le concentrazioni plasmatiche di naprossene a causa dell’elevato legame con le proteine plasmatiche. Non esiste un antidoto specifico. Occorre monitorare la funzionalità renale ed epatica.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: - tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); - disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse; - inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Allattamento Naproxene puo’ passare nel latte materno. Il medicinale è pertanto controindicato durante l’allattamento. Fertilità L’uso di naproxene, puo’ interferire con la fertilità e di ciò devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilità o che siano sottoposte ad indagini sulla fertilità (vedere paragrafo 4.4). Questo effetto é reversibile con la sospensione del trattamento.
ThermaCare
FASCE AUTORISCALDANTI
PER I DOLORI MESTRUALI
Le contrazioni muscolari dell'utero sono la causa dei dolori mestruali che interessano la zona del basso ventre e la schiena.
ThermaCare Per I Dolori Mestruali fornisce calore terapeutico che rilassa i muscoli addominali per dare sollievo dai crampi mestruali e dal mal di schiena associato.
Efficace contro il dolore.
Confortevole da indossare, sottile e discreto. Monouso.
Non contiene farmaci.
Modalità d'uso
Aprire l'involucro quando si è pronti per l'uso. ThermaCare può impiegare no a 30 minuti per raggiungere la sua temperatura terapeutica Rimuovere la carta protettiva per scoprire la parte adesiva. Posizionare sull'area dolente applicando il lato adesivo sulla biancheria intima e non a contatto con la pelle (parte del cerotto potrebbe fuoriuscire dallo slip). Per una massima efficacia, vi raccomandiamo di indossare ThermaCare per 8 ore.
Il prodotto può essere gettato caldo o freddo tra i normali ri fiuti domestici.
Avvertenze
Non utilizzare:
• se il contenuto delle celle fuoriesce e/o la fascia è danneggiata;
• con creme o unguenti medicati, cerotti o altre fonti di calore;
• sulla pelle graffiata o escoriata;
• su lividi e gon ori comparsi nelle ultime 48 ore;
• sulle zone corporee insensibili al calore;
• da persone che non siano in grado di seguire tutte le istruzioni d'uso o che non siano in grado di rimuovere il prodotto da sole, inclusi bambini e anziani non autosufficienti.
Chiedere il parere del medico prima dell'uso nei casi di diabete, problemi di circolazione, malattie cardiache, artride reumatoide e gravidanza.
Questo prodotto può causare scottature, per ridurne il rischio:
• Controllare periodicamente la pelle per verificare la presenza di eventuali segni di irritazione o scottature e, nel caso si riscontrassero, sospendere subito l'uso.
• Qualora si avvertisse una sensazione di calore eccessiva, interrompere l'uso o indossare ThermaCare sopra un capo di vestiario, non a contatto diretto con la pelle.
• Al di sopra dei 55 anni d'età, il rischio di scottature aumenta con il passare degli anni, non indossare ThermaCare mentre si dorme.
• Per evitare un aumentato rischio di ustioni, rimuovere il prodotto prima di sottoporsi a esami RM (Risonanza Magnetica).
• Non usare per più di 8 ore nell'arco delle 24 ore.
• Non esercitare una pressione eccessiva sul prodotto, né indossarlo sotto vestiti stretti o cinture.
Interrompere l'uso e consultare un medico qualora il dolore aumentasse o rimanesse invariato dopo 4 giorni e in caso si notasse fastidio, irritazione, bruciore, gon ore, arrossamento o qualsiasi altro cambiamento persistente a livello della pelle nella zona dove si è indossato il prodotto.
Tenere fuori dalla portata dei bambini e degli animali domestici.
Le celle che generano calore contengono ferro (∼2 g). Se il ferro entra in contatto diretto con la pelle o gli occhi, rimuovere la fascia, sciacquare abbondantemente con acqua e consultare il medico immediatamente. Anche in caso di ingestione accidentale consultare il medico.
Evitare di scaldare il prodotto in alcun modo (es: forno a microonde) o cercare di riscaldarlo, poichè la fascia potrebbe prendere fuoco.
Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione e sull'etichetta.
Formato
Confezione da 3 pezzi.
Cod. F00573302033W
Buscofen PreMestruale
Integratore alimentare di magnesio e calcio, con Vitamina E e vitamina B6, con edulcoranti.
Vitamina B6 e magnesio per aiutare:
1. la regolazione dell'attività ormonale;
2. la riduzione di stanchezza e fatica.
Ingredienti
Acidificante: acido citrico; magnesio idrossido; calcio carbonato; correttore di acidità: potassio bicarbonato; edulcorante: sorbitolo; aroma arancia; aroma mandarino; acetato di DL-alfa-tocoferile (vitamina E); edulcorante: saccarina sodica; colorante: rosso di barbabietola; piridossina cloridrato (vitamina B6); colorante: riboflavine; umidificante: polisorbato 20; antischiumogeno: dimetilpolisilossano (E900).
Caratteristiche nutrizionali
| Contenuto per 1 compressa | %VNR* per compressa | VNR* | |
| Magnesio | 300 mg | 80% | 375 mg |
| Calcio | 240 mg | 30% | 800 mg |
| Vitamina E | 15 mg | 125% | 12 mg |
| Vitamina B6 | 3 mg | 214% | 1,4 mg |
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera raccomandata. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di uno stile di vita sano. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
La data di scadenza si riferisce al prodotto correttamente conservato.
Validità a confezionamento integro: 24 mesi.
Formato
1 tubo da 15 compresse effervescenti da 4,5 g
Peso netto: 67,5 g
PreMeDolContiene alcuni rimedi naturali utili per dare sollievo in caso di ricorrenti emicranie odi altri disturbi legati a mestruazioni irregolari.
Ingredienti
Tanacetum parthenium; vitex agnus castus (agnocasto); magnesio; vitamina E.
Modalità d'uso
Assumere una compressa, una o più volte al giorno secondo necessità.
Per profilassi: 1 compressa al giorno per non meno di 4-6 settimane.
Si può scegliere se deglutire la compressa intera, oppure sciolta sotto la linguaper un assorbimento più rapido o sciolta in ½ bicchiere d’acqua (siscioglie rapidamente – al gusto di ARANCIA).
Avvertenze
Il prodotto puó occasionalmente causare ulcerazioni della bocca o disturbigastrici.
Sono possibili interazioni con altre sostanze ad attività antinfiammatoria eantiaggregante piastrinica, con possibile sommazione degli effetti.
L'assunzione del partenio é controindicata:
- nei soggetti allergici ad altre piante appartenenti alla famiglia delle asteracee qualila camomilla o la achillea;
- in soggetti affetti da disturbi gravi della coagulazione;
- in gravidanza e in allattamento.
L’utilizzo di sostanze naturali senzaaggiunta di coloranti o sbiancanti può causare variazioni di colore e di sapore,tipiche di tutti i prodotti naturali, che non sono però indice di alterataqualità ed efficacia del prodotto.
Non superare la dose giornaliera raccomandata. Tenere fuori dalla portata dei bambini aldi sotto dei tre anni d'età. Gli integratori non vanno intesi come sostituti diuna dieta variata.
Formato
30 compresse 330 mg.
FITOLADY
Integratore a base di estratti vegetali utili a contrastare i disturbi legati al ciclo mestruale e alla menopausa.
Ingredienti
Soia [Glycine max (L.) Merr] e.s. di semi germinati (2% isoflavoni); agente di rivestimento: idrossi-propilmetil cellulosa; maltodestrina da mais, cimicifuga [Cimicifuga racemosa (L.) Nutt.] e.s. (4:1) di rizoma, astragalo (Astragalus membranaceus Moench) radice polverizzata, agnocasto (Vitex agnus-castus L.) e.s. standardizzato di frutto (0,5% agnuside), cardo mariano [Silybum marianum (L.) Gaertn.] e.s. standardizzato di semi (80% silimarina), dong quai [Angelica sinensis (Oliv.) (Diels)] radice polverizzata; addensante: gomma arabica; cardiaca (Leonurus cardiaca L.) e.s. (5:1) di foglie e fiori; Dong quai [Angelica sinensis (Oliv.) (Diels)] e.s. (2:1) di radice; agente antiagglomerante: magnesio stearato vegetale; agente di carica: cellulosa microcristallina; antiossidante: base in polvere PhytO2X (beta-carotene e acido L-ascorbico).
Caratteristiche nutrizionali
| Valori medi | per 3 capsule |
| Cimicifuga e.s. di rizoma (4:1) | 300 mg |
| Soia e.s. di semi germinati di cui isoflavoni |
300 mg 6 mg |
| Dong Quai e.s. (2:1) di radice | 225 mg |
| Dong Quai radice polverizzata | 150 mg |
| Agnocasto e.s. di frutti (0,5% agnuside) | 225 mg |
| Cardiaca e.s. (5:1) di parti aeree | 225 mg |
| Astragalo radice polverizzata | 225 mg |
| Cardo mariano e.s. standardizzato di semi (80% silimarina) | 150 mg |
Modalità d'uso
Deglutire da 1 a 3 capsule vegetali al giorno, con acqua, preferibilmente ai pasti.
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera raccomandata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. Gli integratori non vanno intesi come sostituto di una dieta variata ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
Conservazione
Conservare a temperatura ambiente.
Validità a confezionamento integro: 32 mesi.
Formato
Confezione da 50 capsule.
Peso netto: 34,9 g.
Cod. 4163
Lasonil Antinfiammatorio E Antireumatico 12 Compresse 220mg
Principi attivi
Una compressa rivestita con film contiene: naprossene sodico 220 mg, equivalenti a 200 mg di naprossene. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Cellulosa microcristallina, povidone K 30, talco, magnesio stearato; film di rivestimento: Opadry Blue YS 1-4215.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico di mal di testa, mal di schiena, dolori articolari e muscolari, mal di denti e malattie da raffreddamento. È inoltre indicato contro i dolori mestruali e i dolori di minore entità nell'artrite e nell’artrosi.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
• Ipersensibilità al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1. • Anamnesi di asma, orticaria o reazioni di tipo allergico in seguito all’assunzione di acido acetilsalicilico o altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei. • Insufficienza renale di grado severo (clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min) • Insufficienza cardiaca di grado severo • Cirrosi epatica e epatiti gravi • In corso di terapia intensiva con diuretici • Ulcera gastrica e duodenale • Soggetti con emorragia in atto o a rischio di emorragia • In corso di trattamento con anticoagulanti in quanto ne sinergizza l’azione • Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6) • Adolescenti al di sotto dei 16 anni • Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
Posologia
Modo di somministrazione La compressa rivestita con film deve essere assunta per via orale con un bicchiere d’acqua, a stomaco pieno. Posologia Adulti e adolescenti al di sopra dei 16 anni: 1 compressa ogni 8 - 12 ore. È possibile che si abbia maggiore beneficio iniziando con 2 compresse seguite da 1 compressa ogni 12 ore, secondo necessità. La dose massima giornaliera è di 3 compresse. Gi effetti indesiderati possono essere ridotti utilizzando la dose minima efficace, per la durata più breve possibile di trattamento per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4.). Non usare per più di 7 giorni per il trattamento sintomatico del dolore e per più di 3 giorni per le malattie da raffreddamento senza controllo medico. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia nei bambini al di sotto dei 16 anni non sono state ancora stabilite (vedere paragrafo 4.3). Anziani Utilizzare il minimo dosaggio. Pazienti con insufficienza renale, epatica o cardiaca In pazienti con insufficienza renale e/o cardiaca e/o grave insufficienza epatica può essere necessaria una riduzione del dosaggio.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Avvertenze
Il prodotto non è indicato per i dolori del tratto gastrointestinale. Avvertenze generali L'uso di Lasonil antinfiammatorio e antireumatico deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo con l'uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Reazioni anafilattiche/anafilattoidi Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei possono causare reazioni di ipersensibilità, potenzialmente fatali, comprese quelle di tipo anafilattico (anafilattoide), anche in soggetti senza precedenti di ipersensibilità in seguito a esposizione a questo tipo di farmaci. Queste reazioni possono presentarsi in soggetti con storia di angioedema, alterata reattività bronchiale (asma), rinite, poliposi nasale, patologie allergiche, patologie respiratorie croniche o sensibilità all’acido acetilsalicilico. Questo può accadere anche in pazienti che manifestano reazioni allergiche (reazioni cutanee, orticaria) al naprossene o ad altri FANS. Dopo somministrazione di analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei è possibile il peggioramento dell’asma. Le reazioni anafilattoidi, come l’anafilassi, possono avere esito fatale. Reazioni cutanee Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Lasonil antinfiammatorio e antireumatico deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Lasonil antinfiammatorio e antireumatico il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichè tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Ritenzione di sodio e liquidi in patologie cardiovascolari e edema periferico Cautela è richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso di coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus). Sebbene alcuni dati suggeriscano che l’uso di naprossene (1000 mg/die) possa essere associato ad un più basso rischio, un certo rischio non può essere escluso. Non ci sono dati sufficienti relativamente agli effetti della bassa dose di naprossene da 220 a 660 mg per arrivare a precise conclusioni su possibili rischi trombotici. Il naprossene puo’ ridurre l’effetto antiaggregante piastrinico dell’acido acetilsalicilico. I pazienti devono consultare il medico se sono in trattamento con acido acetilsalicilico ed intendono utilizzare naprossene sodico/ naprossene (vedere la sezione “ Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazioni”). Effetti epatici Gravi reazioni a livello epatico, inclusi ittero ed epatite (di cui alcuni casi fatali) sono stati riportati con l’uso di naprossene sodico o di altri antinfiammatori non steroidei. È stata inoltre segnalata reattività crociata. Popolazioni Speciali Anziani I pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Donne che pianificano una gravidanza Precauzioni per quanto riguarda la fertilità L'uso di Lasonil antinfiammatorio e antireumatico, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi, è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza a causa di effetti sull’ovulazione, reversibili all’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.6). La somministrazione di Lasonil antinfiammatorio e antireumatico deve essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che si sottopongono a indagini sulla fertilità. Pazienti con storia clinica aggiuntiva Soggetti con le seguenti storie cliniche aggiuntive devono essere attentamente e adeguatamente controllati quando assumono Lasonil antinfiammatorio e antireumatico: - con disturbi della coagulazione o che assumono medicinali che influenzano l’emostasi, poiché il naprossene inibisce l’aggregazione piastrinica e può prolungare il tempo di sanguinamento. - con insufficienza epatica - che abbiano manifestato precedenti effetti indesiderati con analgesici, antipiretici ed antinfiammatori non-steroidei Il prodotto va somministrato con cautela nel caso di trattamento concomitante con altri farmaci, come altri analgesici, steroidi o terapia diuretica intensiva. Contenuto di sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente "senza sodio". L’assunzione del dosaggio massimo giornaliero di 3 compresse comporta un apporto massimo di 60 mg di sodio equivalente al 3% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio al giorno per un adulto.
Interazioni
Ciclosporina : Con l’utilizzo concomitante di ciclosporina la concentrazione di quest’ultima può essere aumentata, aumentandone il rischio di nefrotossicità. Litio : Possono essere aumentati i livelli di litio, che può indurre nausea, polidipsia, poliuria, tremori e confusione. Metotressato L’utilizzo di Lasonil antinfiammatorio e antireumatico in concomitanza con metotressato (a dosi superiori a 15 mg/settimana) può portare ad un aumento delle concentrazioni di metotressato, con aumento del rischio di tossicità di questa sostanza. FANS : Non somministrare il medicinale in associazione con farmaci a base di naprossene, acido acetilsalicilico o altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori per aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale. Acido acetilsalicilico I dati di farmacodinamica clinica evidenziano che l’uso concomitante di naprossene per più di un giorno consecutivo può inibire l’effetto dell’ acido acetilsalicilico a basse dosi sull’attività piastrinica e questa inibizione può persistere per alcuni giorni dopo l’interruzione del trattamento con naprossene. La rilevanza clinica di questa interazione non è nota. Il trattamento con naprossene/naprossene sodico in pazienti con rischio cardiovascolare aumentato può limitare la protezione cardiovascolare dell’acido acetisalicilico (vedere la sezione “Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). Corticosteroidi : aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti : i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti come il warfarin (aumento del tempo di protrombina e diminuita aggregazione piastrinica) (vedere paragrafo 4.4). Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) : aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Il naprossene diminuisce l’aggregazione piastrinica e prolunga il tempo di emorragia. Di questo si deve tenere conto quando viene determinato il tempo di emorragia. Diuretici, ACE inibitori e antagonisti dell’angiotensina II : I FANS possono ridurre l’effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell’angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Lasonil antinfiammatorio e antireumatico in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell’angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante. Nell’impiego a breve termine non sono da attendersi interazioni clinicamente significative con i seguenti medicinali: • antiacidi • antidiabetici • idantoinici • probenecid • zidovudina Interazioni con gli alimenti La velocità di assorbimento del naprossene può essere rallentata dalla contemporanea assunzione di cibo. Interferenza con esami di laboratorio Il naprossene sodico interferisce con le analisi dei 17-chetosteroidi e dell’acido 5-indolacetico urinari.
Effetti indesiderati
Patologie cardiache / patologie vascolari In associazione al trattamento con i FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Patologie gastrointestinali Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Dopo somministrazione di Lasonil antinfiammatorio e antireumatico sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Meno frequentemente sono state osservate gastriti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Reazioni bollose includenti sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto raramente). Lasonil antinfiammatorio e antireumatico provoca un modesto aumento transitorio, dose dipendente, del tempo di sanguinamento. Tuttavia questi valori spesso non superano il limite superiore dell’intervallo di riferimento. Nella tabella seguente sono riportati gli effetti indesiderati osservati con medicinali a base di naprossene e naprossene sodico. La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita usando la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100,< 1/10), Non comune (≥1/1000,< 1/100), Raro (≥1/10.000,< 1/1.000), Molto raro <10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
| Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Effetti indesiderati |
| Disturbi del sistema immunitario | Molto raro | Anafilassi/reazioni anafilattoidi, compreso lo shock con esito fatale |
| Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Raro | Iperglicemia, ipoglicemia |
| Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto raro | Disturbi dell’emopoiesi (leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, anemia aplastica, eosinofilia, anemia emolitica) |
| Disturbi psichiatrici | Molto raro | Disturbi psichiatrici, depressione, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione |
| Patologie del sistema nervoso | Comune | Capogiro, cefalea, stordimento |
| Non comune | Sopore, insonnia, sonnolenza | |
| Molto raro | Meningite asettica, disordini cognitivi, convulsioni | |
| Patologie dell’occhio | Molto raro | Disturbi visivi, opacità corneale, papillite, neurite ottica retrobulbare, papilledema |
| Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune | Vertigine |
| Molto raro | Calo dell’udito, tinnito, disturbi dell’udito | |
| Patologie cardiache | Raro | Tachicardia |
| Molto raro | Scompenso cardiaco congestizio, ipertensione, edema polmonare, palpitazioni | |
| Patologie vascolari | Molto raro | Vasculite |
| Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche | Molto raro | Dispnea, asma, polmonite eosinofila, alveoliti |
| Patologie gastro-intestinali | Comune | Dispepsia, nausea, pirosi, dolore addominale |
| Non comune | Diarrea, costipazione, vomito | |
| Raro | Ulcera peptica con o senza emorragia o perforazione, emorragia gastrointestinale, ematemesi, melena | |
| Molto raro | Pancreatite, colite, ulcere aftose, stomatite, esofagite, ulcerazioni intestinali, dolori addominali crampiformi | |
| Patologie epatobiliari | Molto raro | Epatite, (compresi casi fatali), ittero |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Esantema (rash), prurito, orticaria |
| Raro | Angioedema | |
| Molto raro | Alopecia (solitamente reversibile), fotosensibilità, porfiria, eritema multiforme, reazioni bollose compresa la sindrome di Steven’s-Johnson e la necrolisi epidermica tossica, eritema nodoso, eritema fisso, lichen planus, pustole, eruzioni cutanee, Lupus Eritematoso Sistemico, reazioni di fotosensibilità compresa la porfiria cutanea tarda (“pseudoporfiria”) o l’epidermolisi bollosa, ecchimosi, porpora, sudorazione | |
| Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Raro | Mialgia, debolezza muscolare |
| Patologie renali e urinarie | Raro | Compromissione della funzionalità renale, glomerulonefrite |
| Molto raro | Nefrite interstiziale, necrosi papillare, sindrome nefrosica, insufficienza renale, nefropatia, ematuria, proteinuria | |
| Patologie congenite, familiari e genetiche | Molto raro | Chiusura del dotto arterioso |
| Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Molto raro | Infertilità (nella donna) |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Raro | Edema periferico, in particolare in pazienti ipertesi o con insufficienza renale, piressia (compresi brividi e febbre) |
| Molto raro | Edema, sete, malessere | |
| Esami diagnostici | Molto raro | Aumento della creatinina sierica, alterazione dei test di funzionalità epatica, iperkaliemia |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.
Sovradosaggio
Come segni di sovradosaggio possono verificarsi capogiro, stato di torpore, bruciori di stomaco, dolore epigastrico, disturbi della digestione, nausea e vomito, alterazioni transitorie della funzionalità epatica, ipoprotrombinemia, disfunzione renale, acidosi metabolica, apnea e disorientamento. Poiché il naprossene sodico è rapidamente assorbito, sono da attendersi livelli plasmatici precocemente elevati. In alcuni pazienti sono state evidenziate convulsioni ma non è chiaro se queste fossero correlate al sovradosaggio di naprossene. Sono stati descritti alcuni casi di insufficienza renale acuta reversibile. Non è noto quale sia la dose del farmaco pericolosa per la vita. In caso di sovradosaggio da FANS i pazienti vanno gestiti con terapie sintomatiche e di supporto. Lo stomaco deve essere svuotato e devono essere attuate le abituali misure di supporto. La pronta somministrazione di una adeguata quantità di carbone attivo può ridurre l'assorbimento del medicinale. L’emodialisi non diminuisce le concentrazioni plasmatiche di naprossene a causa dell’elevato legame con le proteine plasmatiche. Non esiste un antidoto specifico. Occorre monitorare la funzionalità renale ed epatica.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: - tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); - disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse; - inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Allattamento Naproxene puo’ passare nel latte materno. Il medicinale è pertanto controindicato durante l’allattamento. Fertilità L’uso di naproxene, puo’ interferire con la fertilità e di ciò devono essere informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che hanno problemi di fertilità o che siano sottoposte ad indagini sulla fertilità (vedere paragrafo 4.4). Questo effetto é reversibile con la sospensione del trattamento.
Predolgyn Complemento alimentare a base di estratti vegetali e Magnesio. La Curcuma e la Borsa del pastore contrastano i disturbi legati al ciclo mestruale; il Pino marittimo possiede azione antiossidante, il Magnesio contribuisce alla normale funzione muscolare e psicologica.
Pino Marittimo
Il Picnogenolo, proantocianidina oligomerica, contenuta nel Pino Marittimo, esplica una potente azione antiinfiammatoria assimilabile a quella dei FANS. È in grado, infatti, di inibire leciclossigenasi e il rilascio di mediatori pro-infiammatori. Tale molecola riduce il dolore addominale e i crampi associati alla dismenorrea. Risulta essere utile anche in caso di endometriosi.
Curcuma Fosfolipide Meriva®
La Curcumina, contenuta nelle Curcuma, possiede una spiccata azione antinfiammatoria determinata dall’inibizione delle cicloossigenasi e lipoossigenasi. Curcuma Meriva® è una forma brevettata di rilascio di Curcumina in grado di migliorare la biodisponibilità, l’assorbimento e la stabilità di tale molecola.
Magnesio
Studi clinici hanno dimostrato che l’assunzione di Magnesio è in grado di ridurre il dolore associato alla sindrome premestruale. Una sua integrazione risulta essere utile anche in caso di tensione muscolare, che può sfociare in un crampo muscolare.
Borsa Del Pastore
La Borsa del pastore è tradizionalmente utilizzata nelle meno-metrorragie. Tale pianta possiede azione emostatica determinata dall’azione vasocostrittrice ed è in grado, quindi, di regolarizzare il flusso mestruale.
Non contiene glutine, lattosio e glucosio.
Ingredienti
Magnesio idrossido e ossido; curcuma fosfolipide Meriva® (Curcuma longa) rizoma titolato 18% curcuminoidi; pino marittimo (Pinus sylvestris) corteccia estratto secco titolato 95% proantocianidine; borsa del pastore (Capsella bursapastoris) erba polvere.
Modalità d'uso
Si consiglia l’assunzione di 1 o 2 compresse al giorno, lontano dai pasti.
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera raccomandata.
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata.
Per donne in gravidanza o in allattamento e bambini si raccomanda di sentire il parere del medico.
Conservazione
Conservare in un luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti dirette di calore.
Consumare entro la data riportata sulla confezione.
Formato
Confezione da 20 compresse.
MonoSelect
Agnus
Integratore alimentare a base di un estratto altamente standardizzato di agnocasto, utile per il contrasto dei disturbi del ciclo mestruale.
Le materie prime e gli eccipienti utilizzati sono tutti naturalmente privi di glutine, lattosio e OGM.
Ingredienti
Estratto di Vitex agnus-castus (agnocasto) standardizzato e titolato allo 0,5% in agnuside.
Modalità d'uso
Assumere 1 compressa al giorno per 90 giorni consecutivi.
Proseguire con 1 compressa al giorno nei 7 giorni antecedenti il ciclo.
Avvertenze
Non eccedere la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore ai 3 anni. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di uno stile di vita sano.
Formato
30 compresse a rapido rilascio (fast release).
Cod.MAGN
INOSIFAST 4
Con edulcoranti.
Modalità d'uso
Si consiglia l’assunzione di una bustina al giorno (pari a 4,5 g) da sciogliere in 50 ml di acqua.
Ingredienti
Myo-inositolo, Soia (Glycine max (L.) Meyer) semi estratto secco titolato 40% isoflavoni, Agente anti-agglomerante: Biossido di silicio; Dioscorea (Dioscorea villosa L.) radice estratto secco titolato 20% diosgenina; Acidificante: Acido citrico; Aroma, Colorante: Caroteni; Edulcorante: Sucralosio.
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera consigliata.
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno sano stile di vita.
Conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto, a temperatura ambiente. Evitare l’esposizione a fonti di calore e a raggi solari.
Il termine minimo di conservazione si riferisce al prodotto correttamente conservato in confezione integra. Non disperdere nell’ambiente dopo l’uso.
Formato
Confezione con 21 buste da 4,5 g. Peso netto: 94,5 g.
Cod. 1026
Ginfast PLUS
Integratore alimentare a base di myo-inositolo, folato e melatonina. Il folato contribuisce al normale metabolismo dell'omocisteina e alla crescita dei tessuti materni in gravidanza.
Ingredienti
Myo-inositolo; edulcoranti: xilitolo, glicosidi dello steviolo; aroma; agente antiagglomerante: biossido di silicio; melatonina, folato come Quatrefolic (acido (6S)-5-metiltetraidrofolico, sale di glucosamina).
Naturalmente privo di lattosio.
Senza glutine.
Caratteristiche nutrizionali
| Valori medi | Per dose giornaliera (1 bustina) |
| Myo-inositolo | 4 g |
| Melatonina | 1 mg |
| Folato come Quatrefolic (acido (6S)-5-metiltetraidrofolico, sale di glucosamina) | 400 mcg (200% VNR*) |
Modalità d'uso
Si consiglia l’assunzione di una bustina al giorno.
Avvertenze
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni. Non superare le dosi consigliate. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
Conservazione
Conservare in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti dirette di calore.
Validità a confezionamento integro: 36 mesi
Formato
20 bustine
CIMICIFUGA
ESTRATTO TITOLATO
AL 2,5% IN GLICOSIDI TRITERPENICI
Integratore alimentare.
La cimicifuga contrasta i disturbi della menopausa e del ciclo mestruale. Inoltre, risulta utile per promuovere la funzionalità articolare.
Non contiene conservanti, coloranti, edulcoranti o altri additivi alimentari di sintesi.
100% naturale.
100% vegano.
Ingredienti
Cimicifuga (Cimicifuga racemosa) rizomi estratto secco (titolato al 2,5% in glicosidi triterpenici), maltodestrine da mais o riso, cellulosa microcristallina°, gomma arabica°, silicio biossido°°, magnesio stearato di origine vegetale°°.
° Agente di carica.
°° Antiagglomerante.
Senza glutine e senza lattosio.
Caratteristiche nutrizionali
| per 2 pastiglie | per 4 pastiglie | |
| Cimicifuga estratto secco - glicosidi triterpenici |
400 mg 10 mg |
800 mg 20 mg |
Modalità d'uso
Si consiglia l’assunzione di 2 pastiglie due volte al giorno prima dei pasti (per un totale di 4 pastiglie al giorno).
Avvertenze
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e devono essere utilizzati nell’ambito di uno stile di vita sano. Non superare la dose giornaliera raccomandata. Il prodotto deve essere tenuto fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età. Per donne in gravidanza o in allattamento e bambini si raccomanda di sentire il parere del medico.
Contiene cimicifuga: per l’uso del prodotto e per la durata della sua assunzione si consiglia di consultare il medico. Il prodotto non va comunque utilizzato in caso di disfunzioni o malattie epatiche.
Formato
60 pastiglie.
Cod. SERICIMICIFME
CICLODOL
Integratore alimentare a base di trifoglio, agnocasto, griffonia, angelica e partenio, con magnesio e vitamine B1 e B2. Angelica, trifoglio, agnocasto e partenio contrastano i disturbi del ciclo mestruale. La griffonia contribuisce al normale tono dell'umore ed al controllo del senso di fame. Il Partenio contrasta inoltre gli stati di tensione localizzati. Il magnesio e la vitamina B2 contribuiscono alla riduzione della stanchezza e dell'affaticamento; insieme alla Vitamina B1 favoriscono inoltre il normale metabolismo energetico ed il normale funzionamento del sistema nervoso.
Ingredienti
Angelica radice estratto secco (Angelica sinensis Diels.) titolato 1% ligustilide; trifoglio fiori estratto secco (Trifolium pratense L., maltodestrina) titolato 20% isoflavoni; magnesio ossido; agnocasto frutto estratto secco (Vitex agnus-castus L., maltodestrina) titolato 0,5% agnoside; griffonia semi estratto secco (Griffonia simplicifolia (DC.) Baill., maltodestrina, silice collidale anidra) titolato 95% 5-Idrossitriptofano; partenio erba con fiori estratto secco (Tanacetum parthenium Sch. Bip., maltodestrina) titolato 0,5% Partenolide; agente di carica: cellulosa microcristallina; antiagglomeranti: biossido di silicio; magnesio stearato; vitamina B1 (Tiamina cloridrato); vitamina B2 (Riboflavina).
Modalità d'uso
Si consiglia l'assunzione di 1-3 compresse al giorno da deglutire con un abbondante sorso d'acqua.
Avvertenze
Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini di età inferiore ai tre anni. Non superare la dose consigliata. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di un corretto stile di vita.
Formato
Confezione da 20 compresse.
Cod. 59
Estroage Low Integratore alimentare utile per contrasta i disturbi della menopausa e del ciclo mestruale.
Ingredienti
Cimifuga (actaea racemosa l.) radici estratto secco 2,5% triterpeglicosidi; trifoglio rosso (trifolium pratense l.) fiori estratto secco 8% isoflavoni; soja (glycine max merr.) semi estratto secco 40%isoflavoni; luppolo (humulus lupulus l.)infiorescenze femminili estratto secco 0,1% flavonoidi; achillea (achillea millefolium l.) parti aeree estratto secco ¼; angelica cinese (angelica sinensis diels)radici estratto secco 1% ligustilide.
Modalità d'uso
2 compressa al giorno.
Avvertenze
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni. Non superare la dose giornaliera consigliata. Il prodotto và utilizzato nell'ambito di una dieta variata ed equilibrata ed uno stile di vita sano. Non assumere durante la gravidanza.
Conservazione
Conservare in luogo fresco ed asciutto e lontano da fonti di calore.
Caratteristiche nutrizionali
per 2 compresse |
|
| Cimifuga e.s. 2,5% triterpenglicosidi | 200 mg triterpenglicosidi=5 mg |
| Trifoglio rosso e.s. 8% isoflavoni | 200 mg isoflavoni=16 mg |
| Soja e.s. 40% isoflavoni | 160 mg isoflavoni=64 mg |
| Luppolo e.s. 0,1% flavonoidi | 150 mg isoflavoni=0,15 mg |
| Angelica e.s. ¼ | 100 mg |
| Angelica e.s. 1% ligustilide | 100 mg ligustilide=1 mg |
Formato
30 compresse 500 mg.
ERBADONNA CICLO
Integratore alimentare a base di estratti di agnocasto e angelica cinese, utili per contrastare i disturbi del ciclo mestruale, associati a magnesio e vitamina B6, che contribuiscono al normale funzionamento del sistema nervoso.
Ingredienti
Ossido di magnesio, agente di carica: cellulosa microcristallina (gel di cellulosa); agnocasto (Vitex agnus-castus L.) frutti estratto secco* titolato allo 0,5% in agnuside, angelica cinese (Angelica sinensis Oliv. Diels.) radice estratto secco* titolato all'1% in ligustilide; agenti antiagglomeranti: sali di magnesio degli acidi grassi e biossido di silicio; vitamina B6 (Piridossina cloridrato).
*Estratto supportato su maltodestrine.
Senza glutine
Caratteristiche nutrizionali
| Componenti | In 1 compressa | NRV (Per 1 compressa) |
NRV* |
| Agnocasto frutti estratto secco Apporto di agnuside |
50 mg 0,25 mg |
- - |
- - |
| Angelica cinese radice estratto secco Apporto di ligustilide |
50 mg 0,5 mg |
- - |
- - |
| Ossido di magnesio Apporto di magnesio |
625 mg 375 mg |
- 100% |
- 375 mg |
| Vitamina B6 | 7 mg | 500% | 1,4 mg |
Modalità d'uso
Assumere 1 compressa al giorno con un bicchiere d'acqua, a colazione o a pranzo. Continuare il trattamento per almeno 3 mesi consecutivi.
Avvertenze
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni. Non superare la dose giornaliera consigliata. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di uno stile di vita sano.
Conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore.
Formato
Blister da 24 compresse
Cod. 047867
MEDOLEN
MEDOLEN® capsule è un complemento alimentare a base di Agnocasto, Spirulina e Magnesio, utile nei casi di ridotto apporto con la dieta o di aumentato fabbisogno di tali elementi. L’Agnocasto è utile nel contrasto dei disturbi del ciclo mestruale. Il Magnesio contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, alla normale funzione muscolare e alla normale funzione psicologica.
Modalità d'uso
Si consiglia l’assunzione di 1 capsula al giorno, accompagnata da acqua.
Componenti
Agnocasto, spirulina, magnesio.
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. I complementi alimentari non vanno intesti come sostituti di una dieta varia, equilibrata e di uno stile di vita sano. Data la natura degli ingredienti contenuti, il prodotto potrebbe presentare un aspetto diverso da lotto a lotto: ciò non inficia la qualità del prodotto. Conservare in luogo fresco e asciutto. La data di fine validità si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra. Per il corretto utilizzo sentire il parere del medico.
Conservazione
Validità a confezionamento integro: 24 mesi.
Formato
30 capsule. 18 g.
HEALTH
Agnocasto
Integratore alimentare
a base di estratti vegetali
Ingredienti
Agnocasto frutti (Vitex agnus-castus) estratto secco titolato allo 0,5% agnuside.
Coadiuvanti: talco.
Capsule in gelatina vegetale.
Senza coloranti, conservanti, aromi artificiali, OGM.
Prodotto di origine vegetale adatto a vegani e vegetariani.
Modalità d'uso
2 capsule al giorno, mattina e sera.
Avvertenze
Non usare in gravidanza o allattamento.
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni.
Si sconsiglia l'uso del prodotto al di sotto dei 12 anni.
Non utilizzare con antidepressivi o ansiolitici.
Conservazione
Conservare in un luogo fresco ed asciutto.
Formato
50 capsule.
Olio di
BORRAGINE
Ingredienti
Olio di Borragine semi (Borago officinalis L.) titolato al 20% in GLA, Gelatina alimentare, Agente di resistenza: Glicerolo, Vitamina E.
| per 1 capsula | %VNR* | |
| Olio di Borragine | 500 mg | |
| Vitamina E | 10 mg | 83% |
Modalità d'uso
Si consiglia l’assunzione di 1-2 capsule al giorno.
Avvertenze
Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore ai tre anni. Non superare la dose giornaliera consigliata. Gli integratori non vanno intesi quali sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.
Formato
Flacone da 70 capsule.
Cod. 5601
AGENA
LUNARISIntegratore alimentare a base di magnesio, vitamine ed estratti vegetali.
Migliora la sintomatologia della SPM grazie alla sinergia tra componente vitaminicaminerale e componente erboristica.
Ingredienti
| per dose giornaliera | %RDA* | |
| Magnesio | 150 mg | 40 |
| VitaminaE | 12 mg | 100 |
| VitaminaB6 | 1,4 mg | 100 |
| Vitamina B1 | 1,1 mg | 100 |
| Estratto seccodi fiori di Partenio (Tanacetum parthenium (L.) Sch. Bip.) |
100mg | |
| Estratto secco di frutti di Agnocasto (Vitex agnus castus L.) |
100 mg | |
| Estrattosecco di radice di Angelica (Angelica Archangelica L.) |
100 mg | |
Modalità d'uso
Si consiglia l'assunzione di 1 bustina al giorno sciolta in un bicchiere d'acqua.
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera raccomandata. Tenere fuori dalla portata dei bambini aldi sotto dei tre anni d'età. Gli integratori non vanno intesi come sostituti diuna dieta variata. Per donne in gravidanza o allattamento e bambini si ricorda di sentireil parere del medico.
Formato
14 bustine da 6g.
Pelvidol
pregnant
Integratore alimentare a base di palmitoiletanolamide (PEA) e magnesio, utile in tutti i casi di ipercontrattilità uterina in gravidanza, minaccia di aborto, minaccia di parto prematuro e dopo procedure invasive prenatali.
Ingredienti
Palmitoiletanolamide (PEA), magnesio.
Caratteristiche nutrizionali
| Tenori medi | dose giornaliera |
| Palmitoiletanolamide (PEA) | 300 mg |
| Magnesio | 241,2 mg |
Modalità d'uso
Può essere assunto sia singolarmente sia in associazione a terapie miorilassanti, antidolorifiche e antinfiammatorie. Si consiglia l'assunzione di 1 bustina stick al giorno per una durata minima di trattamento di 4 settimane.
Avvertenze
Non eccedere la dose giornaliera consigliata.
Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore ai 3 anni.
Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata e di uno stile di vita sano.
Conservazione
Conservare a temperatura ambiente.
Validità a confezionamento integro: 24 mesi.
Formato
20 bustine.
Peso netto: 15 ml.