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Aciclovir 5% Crema 3g - Eg
Principi attivi
1 g di crema contiene: Principio attivo aciclovir 50 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Polossamero 407 Alcool cetostearilico Sodio laurilsolfato Vaselina bianca Paraffina liquida Saccarosio monopalmitato Glicol propilenico Acqua depurata
Indicazioni terapeutiche
ACICLOVIR EG crema è indicato nel trattamento delle infezioni cutanee da Herpes Simplex quali: Herpes genitalis primario o ricorrente ed Herpes labialis.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
ACICLOVIR EG crema è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota all’aciclovir, al valaciclovir, al glicole propilenico o ad uno qualsiasi degli eccipienti di ACICLOVIR EG crema.
Posologia
ACICLOVIR EG CREMA deve esser applicato 5 volte al giorno ad intervalli di circa 4 ore. ACICLOVIR EG crema deve essere applicato sulle lesioni, o sulle zone dove queste stanno sviluppandosi, il più presto possibile preferibilmente durante le fasi più precoci (prodromi o eritema). Il trattamento può anche essere iniziato durante le fasi più tardive (papule o vescicole). Il trattamento deve continuare per almeno 4 giorni per l’herpes labialis e per 5 giorni per l’herpes genitalis. Se non si è avuta guarigione, il trattamento può continuare fino ad un massimo di 10 giorni.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
Avvertenze
Aciclovir crema non è raccomandato per l’uso oftalmico, ne è consigliabile l’applicazione sulle membrane mucose della bocca o della vagina poiché potrebbe essere irritante. Si deve porre particolare attenzione per evitare l’applicazione accidentale negli occhi. Studi sull’animale indicano che l’applicazione di ACICLOVIR EG crema in vagina può provocare irritazione reversibile. Nei pazienti gravemente immunocompromessi (pazienti con AIDS o pazienti con trapianto del midollo osseo) dovrebbe essere considerata la somministrazione di aciclovir nelle formulazioni orali. Si dovrebbe raccomandare che tali pazienti consultino il medico riguardo al trattamento di qualsiasi infezione. L’eccipiente glicole propilenico può causare irritazioni cutanee e l’eccipiente alcol cetostearilico può causare reazioni locali della pelle (ad esempio dermatite da contatto). L’uso specie se prolungato del prodotto può dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione, ove ciò accada occorre interrompere il trattamento e consultare il medico curante. Non sono segnalati fenomeni di assuefazione o dipendenza dal farmaco.
Interazioni
Non sono state identificate interazioni clinicamente significative.
Effetti indesiderati
La seguente convenzione è stata impiegata per la classificazione degli effetti indesiderati in termine di frequenza: molto comune ≥ 1/10, comune ≥ 1/100 e < 1/10, non comune ≥ 1/1.000 e < 1/100, raro ≥ 1/10.000 e <1/1.000, molto raro < 1/10.000. Per assegnare le categorie di frequenza alle reazioni avverse osservate durante gli studi clinici sull’impiego di aciclovir crema sono stati utilizzati i dati provenienti da tali studi clinici. A causa della natura degli eventi avversi osservati, non è possibile determinare in maniera univoca quali eventi siano correlati alla somministrazione del farmaco e quali siano correlati alla malattia stessa. I dati provenienti dalle segnalazioni spontanee sono stati utilizzati come base per determinare la frequenza di quegli eventi rilevati dalla farmacovigilanza successiva all’immissione in commercio. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: Bruciore o dolore transitori dopo l’applicazione di aciclovir crema. Moderata secchezza e desquamazione della pelle. Prurito Raro: Eritema. Dermatite da contatto dopo l’applicazione. Dove erano stati condotti test di sensibilità, veniva dimostrato che le sostanze che davano fenomeni di reattività erano i componenti della crema base piuttosto che l’aciclovir. Disturbi del sistema immunitario Molto raro: reazioni di ipersensibilità immediata che includono angioedema ed orticaria. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Anche nel caso che venga ingerito l’intero contenuto di un tubo di crema da 10 g contenente 500 mg di aciclovir, non si dovrebbero attendere effetti indesiderati.
Gravidanza e allattamento
Fertilità Vedere Studi clinici nel paragrafo 5.2. Gravidanza Si deve considerare l’uso di aciclovir solo qualora i potenziali benefici superino la possibilità di rischi non noti, tuttavia, l’esposizione sistemica ad aciclovir a seguito dell’applicazione topica di aciclovir crema è molto bassa. Un registro relativo all’impiego di aciclovir in gravidanza dopo la commercializzazione, ha fornito dati sugli esiti della gravidanza nelle donne esposte alle varie formulazioni di aciclovir. Tali osservazioni non hanno mostrato un aumento nel numero di difetti alla nascita tra i soggetti esposti ad aciclovir in confronto alla popolazione generale e tutti i difetti riscontrati alla nascita non mostravano alcuna particolarità o caratteristiche comuni, tali da suggerire una causa unica.La somministrazione a livello sistemico di aciclovir nei test standard accettati a livello internazionale, non ha prodotto effetti di tossicità embrionale o effetti teratogeni nei conigli, nei ratti o nei topi. In una prova sperimentale nei ratti non compresa nei classici test di teratogenesi si sono osservate anomalie del feto dopo dosi sottocutanee di aciclovir così elevate da produrre effetti tossici nella madre. La rilevanza clinica di questi risultati è tuttavia incerta. Allattamento Dati limitati indicano che il farmaco si trova nel latte materno a seguito della somministrazione sistemica. Tuttavia la dose ricevuta da un lattante a seguito dell’impiego di aciclovir crema nella madre, dovrebbe essere insignificante.
AMBROXOLO EG 15 mg/2 ml Soluzione da nebulizzare Una fiala contiene: Principio attivo: ambroxolo cloridrato 15 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
EccipientiSodio fosfato monobasico diidrato; sodio fosfato dibasico diidrato, acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni terapeuticheTrattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni broncopolmonari acute e croniche.
Controindicazioni/Effetti indesideratiIpersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravi alterazioni epatiche e/o renali.
PosologiaSi consigliano i seguenti dosaggi salvo diversa prescrizione medica. Adulti: 2-3 fiale al giorno. Bambini oltre i 5 anni: 2-3 fiale al giorno. Bambini fino ai 5 anni: 1-2 fiale al giorno. Poiché nella respirazione profonda di aerosol può subentrare tosse, si deve cercare di respirare normalmente durante l’inalazione. Si consiglia di riscaldare la soluzione fino alla temperatura corporea prima dell’inalazione. In pazienti affetti da asma bronchiale si raccomanda di somministrare il consueto broncospasmolitico prima dell’inalazione. La soluzione da nebulizzare può essere somministrata mediante i normali apparecchi per aerosolterapia. Può essere anche diluita in acqua distillata nel rapporto 1:1. Non usare ambroxolo per trattamenti prolungati.
ConservazioneQuesto medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione
AvvertenzeL’ambroxolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti affetti da ulcera peptica. In pochissimi casi, contemporaneamente alla somministrazione di espettoranti quali l’ambroxolo cloridrato, sono state osservate gravi lesioni della cute quali la sindrome di Stevens Johnson e la necrolisi epidermica tossica (NET). La maggior parte di queste potrebbe essere spiegata dalla gravità di malattie sottostanti o da altri farmaci concomitanti. Inoltre nella fase iniziale della sindrome di Stevens Johnson o della necrolisi epidermica tossica (NET), i pazienti potrebbero inizialmente avvertire dei sintomi non specifici simili a quelli dell’influenza, come per esempio febbre, indolenzimento, rinite, tosse e mal di gola. A causa di questi sintomi influenzali fuorvianti è possibile che venga intrapreso un trattamento sintomatico con una terapia per la tosse e il raffreddore. Se si verificano nuove lesioni della cute o delle mucose consultare il medico immediatamente ed interrompere precauzionalmente il trattamento con ambroxolo cloridrato. In caso di insufficienza renale lieve o moderata, AMBROXOLO EG può essere usato solo dopo aver consultato il medico. Come nel caso di qualsiasi farmaco soggetto a metabolismo epatico e successiva eliminazione renale, è prevedibile l’accumulo dei metaboliti di ambroxolo nel fegato in presenza di grave insufficienza renale.
InterazioniA seguito della somministrazione di ambroxolo le concentrazioni di antibiotici (amoxicillina, cefuroxima, eritromicina) nelle secrezioni broncopolmonari e nella saliva risultano incrementate. Non è stata riportata nessuna interazione sfavorevole con altri farmaci clinicamente rilevante.
Effetti indesideratiGli effetti indesiderati elencati per frequenza sono riportati, usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario Non nota: reazioni anafilattiche, inclusi shock anafilattico, angioedema, prurito e altre reazioni da ipersensibilità, Patologie del sistema nervoso Comune: disgeusia (ad es. alterazioni del senso del gusto); Raro: cefalea. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune: ipoestesia del cavo orale e della faringe; Raro: rinorrea. Patologie gastrointestinali Comune: nausea; Non comune: vomito, diarrea, dispepsia e dolori addominali, secchezza delle fauci; Raro: pirosi, stipsi; Non nota: gola secca. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro: eruzioni cutanee, orticaria, dermatite da contatto. Patologie renali e urinarie Raro: disuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raro: stanchezza.
SovradosaggioFinora non sono stati riportati specifici sintomi di sovradosaggio nell’uomo. I sintomi osservati nei casi di sovradosaggio accidentale e/o nei rapporti di errori nella somministrazione di medicinali sono consistenti con gli effetti indesiderati attesi di AMBROXOLO EG alle dosi raccomandate e possono necessitare di un trattamento sintomatico.
Gravidanza e allattamentoGravidanza: L’ambroxolo cloridrato attraversa la barriera placentare. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). Nonostante gli studi preclinici e la vasta esperienza clinica non abbiano evidenziato alcun effetto dannoso dopo la 28a settimana di gestazione, si consiglia di adottare le normali precauzioni sull’assunzione di farmaci in gravidanza. Specialmente durante il primo trimestre non è consigliata l’assunzione di Ambroxolo EG. È necessario essere prudenti nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza. In gravidanza i farmaci devono essere prescritti solo se il beneficio atteso per la madre è considerato maggiore del rischio per il feto. Tutti i farmaci dovrebbero essere evitati, se possibile, durante il primo trimestre di gravidanza. Allattamento: L’ambroxolo cloridrato è escreto nel latte materno.Sebbene non siano previsti effetti indesiderati sui bambini allattati al seno, l’uso di AMBROXOLO EG non è raccomandato nelle madri che allattano.
Principi attivi
AMBROXOLO EG 15 mg/5 ml Sciroppo - flacone da 200 ml: 100 ml di sciroppo contengono: Principio attivo: ambroxolo cloridrato 300 mg AMBROXOLO EG 30 mg/10 ml Sciroppo - contenitori monodose da 10 ml: Ogni contenitore monodose contiene: Principio attivo: ambroxolo cloridrato 30 mg. Eccipienti: sorbitolo soluzione 70%; glicerolo Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti
Idrossietilcellulosa; sorbitolo soluzione 70%; glicerolo; acido benzoico; aroma amarena; propilenglicole; acido tartarico; acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento delle turbe della secrezione nelle affezioni broncopolmonari acute e croniche.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravi alterazioni epatiche e/o renali. Il farmaco è controindicato nei bambini di età inferiore ai 2 anni. L’uso del prodotto è controindicato in caso di rare patologie ereditarie che possono essere incompatibili con uno degli eccipienti del prodotto (vedere paragrafo 4.4).
Posologia
Si consigliano i seguenti dosaggi salvo diversa prescrizione medica: Adulti: 10 ml (30 mg) 3 volte al giorno. Bambini oltre i 5 anni: 5 ml (15 mg) 3 volte al giorno. Bambini da 2 a 5 anni: 2,5 ml (7,5 mg) 3 volte al giorno.Si consiglia di assumere lo sciroppo dopo i pasti. Non usare ambroxolo per trattamenti protratti.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione per la conservazione
Avvertenze
AMBROXOLO EG contiene: - sorbitolo; i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale. - glicerolo; può causare mal di testa, disturbi gastrici e diarrea. L’ambroxolo deve essere somministrato con cautela nei pazienti affetti da ulcera peptica. In pochissimi casi, contemporaneamente alla somministrazione di espettoranti quali l’ambroxolo cloridrato, sono state osservate gravi lesioni della cute quali la sindrome di Stevens Johnson e la necrolisi epidermica tossica (NET). La maggior parte di queste potrebbe essere spiegata dalla gravità di malattie sottostanti o da altri farmaci concomitanti. Inoltre nella fase iniziale della sindrome di Stevens Johnson o della necrolisi epidermica tossica (NET), i pazienti potrebbero inizialmente avvertire dei sintomi non specifici simili a quelli dell’influenza, come per esempio febbre, indolenzimento, rinite, tosse e mal di gola. A causa di questi sintomi influenzali fuorvianti è possibile che venga intrapreso un trattamento sintomatico con una terapia per la tosse e il raffreddore. Se si verificano nuove lesioni della cute o delle mucose consultare il medico immediatamente ed interrompere precauzionalmente il trattamento con ambroxolo cloridrato. In caso di insufficienza renale lieve o moderata, AMBROXOLO EG può essere usato solo dopo aver consultato il medico. Come nel caso di qualsiasi farmaco soggetto a metabolismo epatico e successiva eliminazione renale, è prevedibile l’accumulo dei metaboliti di ambroxolo nel fegato in presenza di grave insufficienza renale. I mucolitici possono indurre ostruzione bronchiale nei bambini di età inferiore ai 2 anni. Infatti la capacità di drenaggio del muco bronchiale è limitata in questa fascia d’età, a causa delle caratteristiche fisiologiche delle vie respiratorie. Essi non devono quindi essere usati nei bambini di età inferiore ai 2 anni (vedere paragrafo 4.3).
Interazioni
A seguito della somministrazione di ambroxolo le concentrazioni di antibiotici (amoxicillina, cefuroxima, eritromicina) nelle secrezioni broncopolmonari e nella saliva risultano incrementate. Non è stata riportata nessuna interazione sfavorevole con altri farmaci clinicamente rilevante.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati elencati per frequenza sono riportati, usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario Non nota: Reazioni anafilattiche, inclusi shock anafilattico, angioedema, prurito e altre reazioni da ipersensibilità. Patologie del sistema nervoso Comune: Disgeusia (ad es. alterazioni del senso del gusto); Raro: Cefalea. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune: Ipoestesia del cavo orale e della faringe; Raro: Rinorrea; Non nota: Ostruzione bronchiale. Patologie gastrointestinali Comune: Nausea; Non comune: Vomito, diarrea, dispepsia e dolori addominali, secchezza delle fauci; Raro: Pirosi, stipsi; Non nota: Gola secca. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Raro: Eruzioni cutanee, orticaria, dermatite da contatto. Patologie renali e urinarie Raro: Disuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raro: Stanchezza.
Sovradosaggio
Finora non sono stati riportati specifici sintomi di sovradosaggio nell’uomo. I sintomi osservati nei casi di sovradosaggio accidentale e/o nei rapporti di errori nella somministrazione di medicinali sono consistenti con gli effetti indesiderati attesi di AMBROXOLO EG alle dosi raccomandate e possono necessitare di un trattamento sintomatico.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: L’ambroxolo cloridrato attraversa la barriera placentare. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). Nonostante gli studi preclinici e la vasta esperienza clinica non abbiano evidenziato alcun effetto dannoso dopo la 28a settimana di gestazione, si consiglia di adottare le normali precauzioni sull’assunzione di farmaci in gravidanza. Specialmente durante il primo trimestre non è consigliata l’assunzione di Ambroxolo EG. È necessario essere prudenti nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza. In gravidanza i farmaci devono essere prescritti solo se il beneficio atteso per la madre è considerato maggiore del rischio per il feto. Tutti i farmaci dovrebbero essere evitati, se possibile, durante il primo trimestre di gravidanza. Allattamento: L’ambroxolo cloridrato è escreto nel latte materno.Sebbene non siano previsti effetti indesiderati sui bambini allattati al seno, l’uso di AMBROXOLO EG non è raccomandato nelle madri che allattano.
Una compressa rivestita con film contiene 10 mg di cetirizina dicloridrato Eccipienti: una compressa rivestita con film contiene 52,30 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
EccipientiCellulosa microcristallina Lattosio monoidrato Silice anidra colloidale Magnesio stearato. Rivestimento: opadry II bianco (costituito da ipromellosa, titanio diossido (E171), polidestrosio (E1200), talco, maltodestrina, trigliceridi a catena media)
Indicazioni terapeuticheAdulti e pazienti pediatrici a partire da 6 anni di età: – Cetirizina è indicata per il trattamento dei sintomi nasali e oculari della rinite allergica stagionale e perenne. – Cetirizina è indicata per il trattamento sintomatico dell’orticaria cronica idiopatica.
Controindicazioni/Effetti indesideratiStoria di ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti, all’idrossizina o a qualunque derivato della piperazina. Pazienti con grave insufficienza renale con clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.
PosologiaBambini di età compresa tra 6 e 12 anni: 5 mg due volte al giorno (mezza compressa due volte al giorno). Adulti e ragazzi di età superiore ai 12 anni: 10 mg una volta al giorno (1 compressa). Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido. Pazienti anziani: sulla base dei dati disponibili, nei soggetti anziani con funzionalità renale normale non risulta necessaria alcuna riduzione della dose. Pazienti con insufficienza renale di grado da moderato a grave: non sono disponibili dati che documentino il rapporto efficacia/sicurezza nei pazienti con insufficienza renale. Poiché la cetirizina è prevalentemente escreta per via renale (vedere paragrafo 5.2), nei casi in cui non possono essere utilizzati trattamenti alternativi, gli intervalli tra le dosi devono essere personalizzati in base alla funzionalità renale. Fare riferimento alla seguente tabella e adattare la dose come indicato. Per utilizzare tale tabella posologica, è necessario avere una stima della clearance della creatinina (CLcr) del paziente espressa in ml/min. La CLcr (ml/min) può essere ricavata partendo dal valore della creatinina sierica (mg/dl) usando la seguente formula:
| CLcr = | [140 – età(anni) x peso (kg)] | (x 0,85 nelle donne) |
| 72 x creatinina sierica (mg/dl) |
| Gruppo | Clearance della creatinina (ml/min) | Dosaggio e frequenza |
| Normale | ≥ 80 | 10 mg una volta al giorno |
| Lieve | 50–79 | 10 mg una volta al giorno |
| Moderata | 30–49 | 5 mg una volta al giorno |
| Grave | <30 | 5 mg una volta ogni 2 giorni |
| Malattia renale all’ultimo stadio – Pazienti in dialisi | <10 | Controindicata |
Questo farmaco non richiede alcuna speciale condizione per la conservazione.
AvvertenzeAlle dosi terapeutiche, non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative con alcool (per livelli ematici di alcool di 0,5 g/l). Tuttavia, si raccomanda cautela in caso di assunzione concomitante di alcool. Deve essere prestata cautela nei pazienti con fattori predisponenti alla ritenzione urinaria (es: lesione del midollo spinale, iperplasia prostatica) poiché la cetirizina può aumentare il rischio di ritenzione urinaria. Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e nei pazienti a rischio di convulsioni. Popolazione pediatrica L’uso della formulazione in compresse rivestite con film non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 6 anni, poiché questa formulazione non consente un appropriato adattamento della dose. I test cutanei per l’allergia sono inibiti dagli antistaminici ed è richiesto un periodo di wash–out (di 3 giorni) prima di effettuarli. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.
InterazioniPer il profilo farmacocinetico, farmacodinamico e di tollerabilità della cetirizina, non sono previste interazioni con questo antistaminico. Negli studi di interazione farmaco–farmaco, in effetti, non sono state riportate né interazioni farmacodinamiche né interazioni farmacocinetiche significative, in particolare con pseudoefedrina o teofillina (400 mg/die). Il grado di assorbimento della cetirizina non viene ridotto dall’assunzione di cibo, sebbene la percentuale di assorbimento sia diminuita.
Effetti indesideratiStudi clinici hanno mostrato che la cetirizina al dosaggio raccomandato ha effetti indesiderati minori a livello del SNC, che includono sonnolenza, affaticamento, capogiri e cefalea. In qualche caso, è stata riportata stimolazione paradossa del SNC.Benché la cetirizina sia un inibitore selettivo dei recettori H1 periferici e sia relativamente priva di attività anticolinergica, sono stati segnalati rari casi di difficoltà nella minzione, disturbi dell’accomodazione dell’occhio e secchezza della bocca. Sono stati segnalati casi di funzionalità epatica anormale con innalzamento degli enzimi epatici accompagnato da bilirubina elevata, la maggior parte dei quali risolti a seguito di interruzione del trattamento con cetirizina dicloridrato. Sperimentazioni cliniche Nell’ambito di sperimentazioni cliniche controllate in doppio cieco o di studi di farmacologia clinica, nei quali sono stati confrontati cetirizina verso placebo o altri antistaminici al dosaggio raccomandato (10 mg al giorno per la cetirizina), per le quali sono disponibili dati quantitativi di sicurezza, sono stati trattati con cetirizina più di 3200 soggetti. In base a questi dati, nell’ambito di sperimentazioni controllate verso placebo sono stati segnalati i seguenti eventi avversi con una incidenza pari o superiore all’1,0% con cetirizina 10 mg:
| Eventi avversi (WHO–ART) | Cetirizina 10 mg (n=3260) | Placebo (n=3061) |
| Organismo nel suo insieme – patologie generali | ||
| Affaticamento | 1,63% | 0,95% |
| Patologie del sistema nervoso centrale e periferico | ||
| Capogiri | 1,10% | 0,98% |
| Cefalea | 7,42% | 8,07% |
| Patologie del sistema gastro–intestinale | ||
| Dolore addominale | 0,98% | 1,08% |
| Bocca secca | 2,09% | 0,82% |
| Nausea | 1,07% | 1,14% |
| Disturbi psichiatrici | ||
| Sonnolenza | 9,63% | 5,00% |
| Patologie del sistema respiratorio | ||
| Faringite | 1,29% | 1,34% |
| Reazioni avverse (WHO–ART) | Cetirizina (n=1656) | Placebo (n=1294) |
| Patologie del sistema gastro–intestinale | ||
| Diarrea | 1,0% | 0,6% |
| Disturbi psichiatrici | ||
| Sonnolenza | 1,8% | 1,4% |
| Patologie del sistema respiratorio | ||
| Rinite | 1,4% | 1,1% |
| Organismo nel suo insieme – patologie generali | ||
| Affaticamento | 1,0% | 0,3% |
Sintomi I sintomi osservati a seguito di un sovradosaggio di cetirizina sono principalmente associati ad effetti a carico del sistema nervoso centrale o ad effetti che potrebbero suggerire un’attività anticolinergica. A seguito di assunzione di una dose pari ad almeno 5 volte la dose giornaliera raccomandata sono stati segnalati i seguenti eventi avversi: confusione, diarrea, capogiri, affaticamento, cefalea, malessere, midriasi, prurito, irrequietezza, sedazione, sonnolenza, stupore, tachicardia, tremore e ritenzione urinaria. Trattamento Non è noto uno specifico antidoto alla cetirizina. In caso di sovradosaggio, si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto. A seguito di recente ingestione, si consiglia la lavanda gastrica. Cetirizina non viene efficacemente rimossa per dialisi.
Gravidanza e allattamentoGravidanza Per cetirizina sono disponibili pochissimi dati clinici su gravidanze esposte al trattamento. Studi sugli animali non mostrano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo post–natale. La prescrizione a donne in gravidanza deve essere effettuata con cautela. Allattamento Cetirizina è escreta nel latte materno a concentrazioni che rappresentano dal 25% al 90% di quelle misurate nel plasma, a seconda del tempo di campionamento dopo la somministrazione. Pertanto la prescrizione a donne che allattano deve essere effettuata con cautela.
Diclofenac 2% Gel 100g - Eg Spa
Principi attivi
1 g di gel contiene diclofenac sotto forma di 23,2 mg di diclofenac dietilammonio equivalenti a 20 mg di diclofenac sodico. Eccipiente(i) con effetti noti: 1 g di gel contiene 54 mg di glicole propilenico (E1520), 0,2 mg di butilidrossitoluene (E321) e 1 mg di profumo (contiene 0,15 mg/g di alcol benzilico, citrale, citronellolo, cumarina, eugenolo, farnesolo, geraniolo, d-limonene e linalolo). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Alcol isopropilico, Glicole propilenico (E1520), Cocoile caprilocaprato, Paraffina liquida, Carbomero, Macrogol cetostearile etere, Dietilammina, Acido oleico (E570), Butilidrossitoluene (E321), Profumo (contiene citronellolo, geraniolo, alcol benzilico, linalolo, limonene, citrale, farnesolo, cumarina, eugenolo), Acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Adulti e adolescenti di età pari o superiore a 14 anni: Per il trattamento sintomatico locale del dolore associato a stiramenti muscolari acuti, distorsioni o contusioni conseguenti a traumi da impatto. Per gli adolescenti di età pari o superiore a 14 anni il medicinale è indicato per il trattamento a breve termine.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Pazienti che hanno sviluppato precedenti reazioni di ipersensibilità, quali asma, broncospasmo, orticaria, rinite acuta in risposta all’acido acetilsalicilico o a farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). - Su ferite aperte, infiammazioni o infezioni della pelle, eczemi o mucose. - Nell’ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6). - In bambini e adolescenti al di sotto dei 14 anni.
Posologia
Posologia. Adulti e adolescenti di età pari o superiore a 14 anni: Diclofenac Teva BV si usa due volte al giorno (preferibilmente al mattino e alla sera). In base all’estensione della parte interessata da trattare, si applica un quantitativo di dimensioni variabili tra una ciliegia e una noce, equivalente a 1-4 g di gel (23,2-92,8 mg di diclofenac, sale di dietilammonio) corrispondenti a 20-80 mg di diclofenac sodico. Questa dose è sufficiente per trattare un’area di 400-800 cm². La dose massima giornaliera è di 8 g di gel, corrispondenti a 185,6 mg di diclofenac dietilammonio (corrispondenti a 160 mg di diclofenac sodico). La durata d’uso dipende dai sintomi e dalla malattia di base. Diclofenac Teva BV non può essere usato per più di una settimana senza consultare il medico. Se i sintomi peggiorano o non migliorano entro 3-5 giorni, occorre consultare il medico. Gruppi di pazienti speciali. Pazienti anziani: Non sono richiesti speciali adeguamenti della dose. A causa del potenziale profilo di effetti indesiderati, le persone anziane devono essere sottoposte ad un attento monitoraggio. Pazienti con compromissione della funzionalità renale: Non è necessaria alcuna riduzione della dose per i pazienti con compromissione della funzionalità renale. Pazienti con compromissione della funzionalità epatica: Non è richiesta alcuna riduzione della dose per i pazienti con compromissione della funzionalità epatica. Bambini e adolescenti (al di sotto dei 14 anni): Non sono disponibili dati sufficienti sull’efficacia e la sicurezza nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 14 anni (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione: Per uso cutaneo. Si applica un sottile strato di gel sulle parti del corpo interessate e si friziona delicatamente per farlo penetrare nella pelle. Le mani devono essere lavate a meno che non siano la zona da trattare. Prima di applicare un bendaggio (vedere anche paragrafo 4.4), occorre lasciar asciugare il gel sulla pelle per qualche minuto.
Conservazione
Conservare il medicinale nel tubo originale per proteggerlo dalla luce. Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Avvertenze
La possibilità di eventi avversi sistemici con l’applicazione di diclofenac topico non può essere esclusa se il preparato viene usato su aree cutanee estese e per un periodo prolungato (si veda il riassunto delle caratteristiche del prodotto delle forme sistemiche di diclofenac). Diclofenac Teva BV deve essere applicato solamente sulla cute intatta, sana e priva di ferite. Non deve entrare in contatto con gli occhi o le mucose orali e non deve essere ingerito. Il diclofenac topico può essere usato con bendaggi non occlusivi, ma non deve essere usato con un bendaggio occlusivo che non lascia passare l’aria (vedere paragrafo 5.2). Se i sintomi peggiorano o non migliorano entro 3-5 giorni, occorre consultare il medico. I pazienti che soffrono di asma, rinite allergica, gonfiore delle mucose nasali (i cosiddetti polipi nasali) o di broncopneumopatia cronica ostruttiva, infezioni croniche delle vie respiratorie (associate in particolare a sintomi simili alla rinite allergica) e i pazienti con ipersensibilità a medicinali antidolorifici e antireumatici di qualsiasi tipo sono esposti ad un maggiore rischio di attacchi d’asma (la cosiddetta intolleranza agli analgesici o asma analgesico), gonfiore locale della pelle o delle mucose (il cosiddetto edema di Quincke) ed orticaria rispetto agli altri pazienti durante il trattamento con Diclofenac Teva BV. In questi pazienti, Diclofenac Teva BV può essere usato soltanto con determinate precauzioni (preparazione alle emergenze) e sotto diretto controllo medico. Lo stesso vale per i pazienti che sono allergici anche ad altre sostanze e manifestano, ad esempio, reazioni cutanee, prurito o orticaria. Se durante il trattamento con Diclofenac Teva BV si sviluppa un’eruzione cutanea, il trattamento deve essere sospeso. Durante il trattamento si può verificare fotosensibilità con comparsa di reazioni cutanee in seguito all’esposizione alla luce solare. Devono essere adottate misure preventive per impedire ai bambini di toccare le aree cutanee sulle quali è stato applicato il gel. Diclofenac Teva BV contiene butilidrossitoluene che può causare reazioni sulla pelle localizzate (ad esempio dermatite da contatto) o irritazione agli occhi e alle mucose. Questo medicinale contiene un profumo con alcol benzilico (0,15 mg/g), citrale, citronellolo, cumarina, eugenolo, farnesolo, geraniolo, d-limonene e linalolo che può causare reazioni allergiche. Inoltre, l’alcol benzilico può causare lieve irritazione locale.
Interazioni
Poiché l’assorbimento sistemico del diclofenac a seguito dell’applicazione topica è molto basso, tali interazioni sono molto improbabili nell’uso previsto.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse sono elencate di seguito secondo una classificazione per sistemi e organi ed in base alla frequenza di comparsa. Le frequenze sono definite come segue: Molto comune (≥1/10); Comune (da ≥1/100 a <1/10); Non comune (da ≥1/1000 a <1/100); Raro (da ≥1/10.000 a <1/1000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
| Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse e frequenza |
| Infezioni ed infestazioni | Molto raro: eruzione cutanea con pustole |
| Disturbi del sistema immunitario | Molto raro: ipersensibilità (inclusa orticaria), angioedema |
| Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto raro: asma |
| Patologie gastrointestinali | Molto raro: disturbi gastrointestinali |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune: dermatite (inclusa dermatite da contatto), eruzione cutanea, eritema, eczema, prurito |
| Non comune: desquamazione, disidratazione della pelle, edema | |
| Raro: dermatite bollosa | |
| Molto raro: reazione di fotosensibilità | |
| Non nota: sensazione di bruciore nella sede di applicazione, secchezza della pelle |
Quando il gel viene applicato su un’area di pelle estesa e per un periodo prolungato, non si può escludere la possibilità di effetti indesiderati sistemici (ad esempio, effetti indesiderati renali, epatici o gastrointestinali, reazioni di ipersensibilità sistemica) analoghi a quelli che possono comparire dopo la somministrazione sistemica di medicinali contenenti diclofenac. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Il basso assorbimento sistemico di diclofenac nell’uso topico limitato fa sì che un sovradosaggio sia improbabile. Se si applica una dose significativamente superiore a quella consigliata, è necessario rimuovere il gel dalla pelle e sciacquare l’area con acqua. Effetti indesiderati simili a quelli osservati dopo un sovradosaggio di diclofenac sistemico possono essere attesi nel caso in cui il diclofenac topico fosse inavvertitamente ingerito (1 tubo da 100 g contiene l’equivalente di 2320 mg di diclofenac dietilammonio, corrispondenti a 2000 mg di diclofenac sodico). In caso di ingestione accidentale, che dia luogo a significativi effetti avversi sistemici, devono essere intraprese le misure terapeutiche generali normalmente adottate per trattare l’avvelenamento con farmaci antinfiammatori non steroidei. Devono essere prese in considerazione, in special modo entro breve tempo dall’ingestione, la lavanda gastrica e l’uso di carbone attivo. Non esiste un antidoto specifico.
Gravidanza e allattamento
La concentrazione sistemica di diclofenac, confrontata con formulazioni orali, è più bassa dopo somministrazione topica. Facendo riferimento all’esperienza di trattamento con i FANS per somministrazione sistemica, si raccomanda quanto segue: Gravidanza: L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio-fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre- e post-impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, è stato riportato un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, negli animali a cui è stato somministrato un inibitore della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, il diclofenac non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il diclofenac è assunto da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta più bassa possibile e la durata del trattamento più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre • il feto a: - tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); - disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; • la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse; - inibizione delle contrazioni uterine che determina ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza, il diclofenac è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento: Il diclofenac viene secreto nel latte materno in piccole quantità. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di Diclofenac Teva BV non sono previsti effetti sul lattante. A causa della mancanza di studi controllati in donne che allattano, il prodotto medicinale deve essere usato durante l’allattamento solo sotto consiglio di un medico. In questa circostanza, Diclofenac Teva BV non deve essere applicato sul seno delle madri che allattano, né altrove su ampie aree di pelle o per un periodo prolungato (vedere paragrafo 4.4).
Diclofenac 2% Gel 60g - Eg Spa
Principi attivi
1 g di gel contiene diclofenac sotto forma di 23,2 mg di diclofenac dietilammonio equivalenti a 20 mg di diclofenac sodico. Eccipiente(i) con effetti noti: 1 g di gel contiene 54 mg di glicole propilenico (E1520), 0,2 mg di butilidrossitoluene (E321) e 1 mg di profumo (contiene 0,15 mg/g di alcol benzilico, citrale, citronellolo, cumarina, eugenolo, farnesolo, geraniolo, d-limonene e linalolo). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Alcol isopropilico, Glicole propilenico (E1520), Cocoile caprilocaprato, Paraffina liquida, Carbomero, Macrogol cetostearile etere, Dietilammina, Acido oleico (E570), Butilidrossitoluene (E321), Profumo (contiene citronellolo, geraniolo, alcol benzilico, linalolo, limonene, citrale, farnesolo, cumarina, eugenolo), Acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Adulti e adolescenti di età pari o superiore a 14 anni: Per il trattamento sintomatico locale del dolore associato a stiramenti muscolari acuti, distorsioni o contusioni conseguenti a traumi da impatto. Per gli adolescenti di età pari o superiore a 14 anni il medicinale è indicato per il trattamento a breve termine.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Pazienti che hanno sviluppato precedenti reazioni di ipersensibilità, quali asma, broncospasmo, orticaria, rinite acuta in risposta all’acido acetilsalicilico o a farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). - Su ferite aperte, infiammazioni o infezioni della pelle, eczemi o mucose. - Nell’ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6). - In bambini e adolescenti al di sotto dei 14 anni.
Posologia
Posologia. Adulti e adolescenti di età pari o superiore a 14 anni: Diclofenac Teva BV si usa due volte al giorno (preferibilmente al mattino e alla sera). In base all’estensione della parte interessata da trattare, si applica un quantitativo di dimensioni variabili tra una ciliegia e una noce, equivalente a 1-4 g di gel (23,2-92,8 mg di diclofenac, sale di dietilammonio) corrispondenti a 20-80 mg di diclofenac sodico. Questa dose è sufficiente per trattare un’area di 400-800 cm². La dose massima giornaliera è di 8 g di gel, corrispondenti a 185,6 mg di diclofenac dietilammonio (corrispondenti a 160 mg di diclofenac sodico). La durata d’uso dipende dai sintomi e dalla malattia di base. Diclofenac Teva BV non può essere usato per più di una settimana senza consultare il medico. Se i sintomi peggiorano o non migliorano entro 3-5 giorni, occorre consultare il medico. Gruppi di pazienti speciali. Pazienti anziani: Non sono richiesti speciali adeguamenti della dose. A causa del potenziale profilo di effetti indesiderati, le persone anziane devono essere sottoposte ad un attento monitoraggio. Pazienti con compromissione della funzionalità renale: Non è necessaria alcuna riduzione della dose per i pazienti con compromissione della funzionalità renale. Pazienti con compromissione della funzionalità epatica: Non è richiesta alcuna riduzione della dose per i pazienti con compromissione della funzionalità epatica. Bambini e adolescenti (al di sotto dei 14 anni): Non sono disponibili dati sufficienti sull’efficacia e la sicurezza nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 14 anni (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione: Per uso cutaneo. Si applica un sottile strato di gel sulle parti del corpo interessate e si friziona delicatamente per farlo penetrare nella pelle. Le mani devono essere lavate a meno che non siano la zona da trattare. Prima di applicare un bendaggio (vedere anche paragrafo 4.4), occorre lasciar asciugare il gel sulla pelle per qualche minuto.
Conservazione
Conservare il medicinale nel tubo originale per proteggerlo dalla luce. Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Avvertenze
La possibilità di eventi avversi sistemici con l’applicazione di diclofenac topico non può essere esclusa se il preparato viene usato su aree cutanee estese e per un periodo prolungato (si veda il riassunto delle caratteristiche del prodotto delle forme sistemiche di diclofenac). Diclofenac Teva BV deve essere applicato solamente sulla cute intatta, sana e priva di ferite. Non deve entrare in contatto con gli occhi o le mucose orali e non deve essere ingerito. Il diclofenac topico può essere usato con bendaggi non occlusivi, ma non deve essere usato con un bendaggio occlusivo che non lascia passare l’aria (vedere paragrafo 5.2). Se i sintomi peggiorano o non migliorano entro 3-5 giorni, occorre consultare il medico. I pazienti che soffrono di asma, rinite allergica, gonfiore delle mucose nasali (i cosiddetti polipi nasali) o di broncopneumopatia cronica ostruttiva, infezioni croniche delle vie respiratorie (associate in particolare a sintomi simili alla rinite allergica) e i pazienti con ipersensibilità a medicinali antidolorifici e antireumatici di qualsiasi tipo sono esposti ad un maggiore rischio di attacchi d’asma (la cosiddetta intolleranza agli analgesici o asma analgesico), gonfiore locale della pelle o delle mucose (il cosiddetto edema di Quincke) ed orticaria rispetto agli altri pazienti durante il trattamento con Diclofenac Teva BV. In questi pazienti, Diclofenac Teva BV può essere usato soltanto con determinate precauzioni (preparazione alle emergenze) e sotto diretto controllo medico. Lo stesso vale per i pazienti che sono allergici anche ad altre sostanze e manifestano, ad esempio, reazioni cutanee, prurito o orticaria. Se durante il trattamento con Diclofenac Teva BV si sviluppa un’eruzione cutanea, il trattamento deve essere sospeso. Durante il trattamento si può verificare fotosensibilità con comparsa di reazioni cutanee in seguito all’esposizione alla luce solare. Devono essere adottate misure preventive per impedire ai bambini di toccare le aree cutanee sulle quali è stato applicato il gel. Diclofenac Teva BV contiene butilidrossitoluene che può causare reazioni sulla pelle localizzate (ad esempio dermatite da contatto) o irritazione agli occhi e alle mucose. Questo medicinale contiene un profumo con alcol benzilico (0,15 mg/g), citrale, citronellolo, cumarina, eugenolo, farnesolo, geraniolo, d-limonene e linalolo che può causare reazioni allergiche. Inoltre, l’alcol benzilico può causare lieve irritazione locale.
Interazioni
Poiché l’assorbimento sistemico del diclofenac a seguito dell’applicazione topica è molto basso, tali interazioni sono molto improbabili nell’uso previsto.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse sono elencate di seguito secondo una classificazione per sistemi e organi ed in base alla frequenza di comparsa. Le frequenze sono definite come segue: Molto comune (≥1/10); Comune (da ≥1/100 a <1/10); Non comune (da ≥1/1000 a <1/100); Raro (da ≥1/10.000 a <1/1000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
| Classificazione per sistemi e organi | Reazioni avverse e frequenza |
| Infezioni ed infestazioni | Molto raro: eruzione cutanea con pustole |
| Disturbi del sistema immunitario | Molto raro: ipersensibilità (inclusa orticaria), angioedema |
| Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto raro: asma |
| Patologie gastrointestinali | Molto raro: disturbi gastrointestinali |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune: dermatite (inclusa dermatite da contatto), eruzione cutanea, eritema, eczema, prurito |
| Non comune: desquamazione, disidratazione della pelle, edema | |
| Raro: dermatite bollosa | |
| Molto raro: reazione di fotosensibilità | |
| Non nota: sensazione di bruciore nella sede di applicazione, secchezza della pelle |
Quando il gel viene applicato su un’area di pelle estesa e per un periodo prolungato, non si può escludere la possibilità di effetti indesiderati sistemici (ad esempio, effetti indesiderati renali, epatici o gastrointestinali, reazioni di ipersensibilità sistemica) analoghi a quelli che possono comparire dopo la somministrazione sistemica di medicinali contenenti diclofenac. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Il basso assorbimento sistemico di diclofenac nell’uso topico limitato fa sì che un sovradosaggio sia improbabile. Se si applica una dose significativamente superiore a quella consigliata, è necessario rimuovere il gel dalla pelle e sciacquare l’area con acqua. Effetti indesiderati simili a quelli osservati dopo un sovradosaggio di diclofenac sistemico possono essere attesi nel caso in cui il diclofenac topico fosse inavvertitamente ingerito (1 tubo da 100 g contiene l’equivalente di 2320 mg di diclofenac dietilammonio, corrispondenti a 2000 mg di diclofenac sodico). In caso di ingestione accidentale, che dia luogo a significativi effetti avversi sistemici, devono essere intraprese le misure terapeutiche generali normalmente adottate per trattare l’avvelenamento con farmaci antinfiammatori non steroidei. Devono essere prese in considerazione, in special modo entro breve tempo dall’ingestione, la lavanda gastrica e l’uso di carbone attivo. Non esiste un antidoto specifico.
Gravidanza e allattamento
La concentrazione sistemica di diclofenac, confrontata con formulazioni orali, è più bassa dopo somministrazione topica. Facendo riferimento all’esperienza di trattamento con i FANS per somministrazione sistemica, si raccomanda quanto segue: Gravidanza: L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio-fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari aumentava da meno dell’1%, fino a circa l’1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre- e post-impianto e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, è stato riportato un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, negli animali a cui è stato somministrato un inibitore della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, il diclofenac non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il diclofenac è assunto da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta più bassa possibile e la durata del trattamento più breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre • il feto a: - tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); - disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; • la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse; - inibizione delle contrazioni uterine che determina ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza, il diclofenac è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento: Il diclofenac viene secreto nel latte materno in piccole quantità. Tuttavia, alle dosi terapeutiche di Diclofenac Teva BV non sono previsti effetti sul lattante. A causa della mancanza di studi controllati in donne che allattano, il prodotto medicinale deve essere usato durante l’allattamento solo sotto consiglio di un medico. In questa circostanza, Diclofenac Teva BV non deve essere applicato sul seno delle madri che allattano, né altrove su ampie aree di pelle o per un periodo prolungato (vedere paragrafo 4.4).
Duofilm Collodio 16,7% +15% Trattamento Verruche 15ml
Principi attivi
100 g di collodio contengono: Principi attivi: acido salicilico 16,7g; acido lattico 15g Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti
Il solo eccipiente di DUOFILM è il collodio elastico BP, costituito da: colofonia, olio di ricino e collodio, a sua volta costituito da pirossilina, alcool etilico e etere.
Indicazioni terapeutiche
DUOFILM è indicato per il trattamento topico di verruche, calli e duroni.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Il medicinale è controindicato nei pazienti con precedente reazione di ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Non usare su ferite aperte, pelle irritata o arrossata o qualsiasi area infetta. DUOFILM, non va applicato sul viso, sulla zona ano–genitale e su aree di grandi dimensioni. Il prodotto non deve essere applicato su nevi, voglie, verruche seborroiche, condilomi, verruche del viso o delle mucose, o verruche con peli, circondate da bordi rossi o di colore insolito.
Posologia
Solo per uso topico Adulti, compresi gli anziani DUOFILM deve essere applicato mediante l’apposito pennellino solo sulla parte interessata, evitando che il liquido venga a contatto con la pelle sana. DUOFILM deve essere applicato sulla verruca, sul callo o sul durone una volta al giorno, preferibilmente la sera prima di andare a letto, attenendosi alle seguenti istruzioni d’uso: 1. Immergere in acqua calda per circa 5 minuti la parte da trattare e asciugare accuratamente con un asciugamano pulito. 2. Passare sulla superficie interessata una limetta per le unghie, una pietra abrasiva, una limetta di cartone o una salvietta ruvida, avendo cura di non provocare sanguinamento. 3. Applicare con l’apposito pennellino DUOFILM sulla verruca, sul callo o sul durone, avendo cura di non debordare sulla cute sana circostante. 4. Lasciare asciugare completamente la soluzione: nel caso di forme localizzate ai piedi o qualora la verruca, il callo o il durone coinvolgano aree estese si deve coprire la parte con un cerotto per favorire l’assorbimento dei principi attivi. Si raccomanda di continuare il trattamento fino a che non si verifichi una delle seguenti condizioni: – i calli e i duroni sono stati trattati per 2 settimane – le verruche sono state trattate per 12 settimane – oppure fino a quando la verruca, il callo o il durone sono completamente rimossi e sono state ripristinate le normali increspature della pelle. Per le verruche, un miglioramento clinicamente visibile si dovrebbe osservare in 1–2 settimane ma l’effetto massimo è atteso dopo 4–8 settimane. Consigliare al paziente di consultare il medico o il farmacista se la verruca persiste oltre le 12 settimane di trattamento. Si prenda in considerazione un trattamento alternativo qualora le verruche coprano un’area estesa del corpo (più di 5 cm²) (vedere Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego). Consigliare al paziente di consultare il medico o il farmacista se si sviluppa irritazione cutanea. A causa della natura infiammabile del medicinale, i pazienti devono evitare di fumare o di avvicinarsi a fiamme accese durante l’applicazione e immediatamente dopo l’uso. Popolazione pediatrica Non somministrare sotto i due anni di età. Nei bambini tra i 2 e i 12 anni di età il prodotto deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico. L’uso nei bambini deve avvenire sotto la supervisione di un adulto. Anziani Non è richiesto alcun aggiustamento della dose dal momento che non è attesa una significativa esposizione sistemica. Insufficienza epatica Non è richiesto alcun aggiustamento della dose dal momento che non è attesa una significativa esposizione sistemica. Insufficienza renale Non è richiesto alcun aggiustamento della dose dal momento che non è attesa una significativa esposizione sistemica. Non superare le dosi consigliate.
Conservazione
Per l’alta infiammabilità si consiglia di conservare il prodotto a temperature non superiori ai 25° C, al riparo da fiamme e fonti di calore. Richiudere bene il flacone dopo l’uso. Un notevole aumento di densità del prodotto indica che il flacone non è stato chiuso appropriatamente e che il solvente in esso contenuto è parzialmente evaporato.
Avvertenze
L’impiego, specie se prolungato, di prodotti per uso topico può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento e istituire un’idonea terapia. Applicare DUOFILM solo sulle verruche senza debordare sulla cute sana circostante. Il medicinale può provocare irritazione agli occhi. Evitare il contatto con gli occhi e altre mucose. Se accidentalmente il prodotto venisse a contatto con mucose o con gli occhi, sciacquare subito ed abbondantemente con acqua, rimuovere la pellicola di collodio che si forma e continuare a sciacquare con acqua per almeno un quarto d’ora. Evitare l’applicazione sulla pelle sana (vedere Effetti indesiderati). Il medicinale può provocare irritazione della pelle. Qualora si sviluppi una inaspettata irritazione della pelle, il trattamento deve essere interrotto. Si prenda in considerazione un trattamento alternativo qualora le verruche coprano un’area estesa del corpo (più di 5 cm²) a causa della potenziale tossicità dei salicilati. Il medicinale non è raccomandato in pazienti diabetici o con problemi circolatori o neuropatia periferica, se non sotto la supervisione di un medico. L’assunzione di salicilati orali durante o immediatamente dopo una malattia virale è stata associata alla sindrome di Reye e di conseguenza vi è un rischio teorico anche con salicilati per uso topico. Quindi, il prodotto non deve essere utilizzato in bambini o adolescenti durante o immediatamente dopo varicella, influenza o altre infezioni virali. È stato riportato che i salicilati sono escreti nel latte materno (vedere Fertilità, gravidanza e allattamento). I pazienti devono essere avvertiti di non inalare i vapori. L’ingestione accidentale di cheratolitici contenenti acido salicilico ed acido lattico ad elevata concentrazione può avere conseguenze gravi, talvolta fatali. Il prodotto non deve essere impiegato per prevenire la formazione delle verruche. Non ingerire. Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Interazioni
La soluzione per uso topico di acido salicilico e acido lattico può incrementare l’assorbimento di altri medicinali per uso topico. Quindi l’uso concomitante della soluzione di acido salicilico e acido lattico e di altri medicinali per uso topico sull’area trattata deve essere evitato. Dal momento che l’assorbimento sistemico delle soluzioni ad uso topico di acido salicilico e acido lattico è basso, non è attesa l’interazione con medicinali somministrati per via sistemica.
Effetti indesiderati
La seguente convezione è utilizzata per classificare la frequenza di una reazione avversa ed è basata sulle linee–guida CIOMS: • molto comune (>1/10), • comune (da > 1/100 a <1/10), • non comune (da >1/1.000 a <1/100), • raro (da > 1/10.000 a <1/1.000) e • molto raro (<1/10.000), • non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Dati derivanti da studi clinici:
| Disturbi del sistema immunitario | |
| Comune | Eruzione cutanea |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
| Molto comune | Reazione al sito di applicazione, prurito, sensazione di bruciore, eritema, desquamazione, secchezza |
| Comune: | ipertrofia cutanea |
Dati post marketing
| Disturbi del sistema immunitario | |
| Raro | Reazione di ipersensibilità al sito di applicazione inclusa infiammazione |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
| Raro | Dolore al sito di applicazione ed irritazione, alterazione del colore della cute al sito di applicazione/alterazione del colore della cute. L’esposizione della pelle sana può portare a esfoliazione della pelle e formazione di vescicole (vedere Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego). Dermatite allergica |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziofarmaco.gov.it/it/responsabili
Sovradosaggio
Segni e sintomi In caso di ingestione orale accidentale possono manifestarsi i sintomi di tossicità dei salicilati. Il rischio di sviluppare i sintomi di avvelenamento da salicilati o salicilismo aumenta se la soluzione topica di acido salicilico e acido lattico viene usata in eccesso o per periodi di tempo prolungati. È quindi molto importante rispettare la durata e la frequenza del trattamento raccomandate. Trattamento Il sovradosaggio deve essere trattato come indicato clinicamente o come raccomandato dal centro antiveleno, ove disponibile. Non esiste uno specifico trattamento per l’ingestione orale accidentale di soluzioni di acido lattico e acido salicilico. In caso di ingestione accidentale, il paziente deve essere trattato in accordo alle linee guida locali sotto appropriata osservazione.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza La sicurezza d’uso in gravidanza della soluzione di acido salicilico e acido lattico non è accertata. Studi su animali ai quali è stato somministrato acido salicilico per via orale hanno dimostrato embrio–tossicità ad alte dosi (vedere Dati preclinici di sicurezza). Il medicinale non è raccomandato durante la gravidanza. Allattamento I salicilati sono escreti nel latte materno. Il medicinale non è raccomandato durante l’allattamento. Se usato o somministrato durante l’allattamento, evitare il contatto con l’area del seno per impedire l’ingestione accidentale da parte del lattante.
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Il magnesio contribuisce alla normale funzione muscolare e alla riduzione della stanchezza e dell'affaticamento. Il potassio contribuisce alla normale funzione muscolare e al normale funzionamento del sistema nervoso. Senza zuccheri.
Modalità d'uso
Non superare le 2 bustine in una giornata, sciogliendo il contenuto di una busta in un bicchiere d'acqua. È possibile consumare Ergovis Mg+K senza zuccheri in qualsiasi momento della giornata.
Avvertenze
Il prodotto non è sconsigliato in gravidanza o allattamento. Prima di assumere il prodotto è consigliabile comunque sentire il parere del medico.
Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
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La vitamina B2 contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
Magnesio e potassio contribuiscono alla normale funzione muscolare.
Il magnesio, inoltre, contribuisce all'equilibrio elettrolitico.
Con zucchero ed edulcorante.
Ingredienti
Saccarosio; acidificante: acido citrico; potassio citrato, magnesio citrato; correttore di acidità: sodio bicarbonato; ossido di magnesio, aromi, magnesio glicerofosfato; colorante: rosso di radice di barbabietola; edulcorante: sucralosio; niacina (nicotinamide), acido pantotenico (calcio D-pantotenato), vitamina B12 (cianocobalamina), vitamina B6 (piridossina cloridrato), vitamina B2 (riboflavina), vitamina B1 (tiamina mononitrato), acido folico (acido pteroilmonoglutammico), biotina (D-biotina).
Senza glutine.
Senza lattosio.
Caratteristiche nutrizionali
| Contenuti medi | per dose (1 busta) |
%VNR* |
| Magnesio | 375 mg | 100% |
| Potassio | 600 mg | 30% |
| Vitamina B1 | 1,1 mg | 100% |
| Acido pantotenico | 6 mg | 100% |
| Vitamina B2 | 1,4 mg | 100% |
| Vitamina B6 | 1,4 mg | 100% |
| Vitamina B12 | 2,5 mcg | 100% |
| Niacina | 16 mg | 100& |
| Acido folico | 200 mcg | 100% |
| Biotina | 50 mcg | 100% |
Modalità d'uso
Si consiglia l'assunzione di 1 busta al giorno. Sciogliere il contenuto di una busta in un bicchiere di acqua (150 ml).
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
In caso di gravidanza o allattamento, si raccomanda di consultare il proprio medico.
Conservazione
Conservare in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.
La data di scadenza si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra.
Validità a confezionamento integro: 30 mesi.
Formato
12 buste da 10 g
Contenuto netto 120 g
ERGOVIS
MAGNESIO, POTASSIO + VITAMINE DEL GRUPPO B
Integratore alimentare con magnesio, potassio e vitamine del gruppo B, utile per integrare l'alimentazione in caso di carenza o di aumentato fabbisogno di tali nutrienti.
Il magnesio, insieme a niacina, acido pantotenico, vitamina B6, vitamina B2, acido folico e vitamina B12, contribuisce alla riduzione di stanchezza e affaticamento.
Il magnesio, insieme a niacina, acido pantotenico, vitamina B6, vitamina B2, vitamina B12, vitamina B1 e biotina, contribuise alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
La vitamina B2 contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
Magnesio e potassio contribuiscono alla normale funzione muscolare.
Il magnesio, inoltre, contribuisce all'equilibrio elettrolitico.
Con zucchero ed edulcorante.
Ingredienti
Saccarosio; acidificante: acido citrico; potassio citrato, magnesio citrato; correttore di acidità: sodio bicarbonato; ossido di magnesio, aromi, magnesio glicerofosfato; colorante: rosso di radice di barbabietola; edulcorante: sucralosio; niacina (nicotinamide), acido pantotenico (calcio D-pantotenato), vitamina B12 (cianocobalamina), vitamina B6 (piridossina cloridrato), vitamina B2 (riboflavina), vitamina B1 (tiamina mononitrato), acido folico (acido pteroilmonoglutammico), biotina (D-biotina).
Senza glutine.
Senza lattosio.
Caratteristiche nutrizionali
| Contenuti medi | per dose (1 busta) |
%VNR* |
| Magnesio | 375 mg | 100% |
| Potassio | 600 mg | 30% |
| Vitamina B1 | 1,1 mg | 100% |
| Acido pantotenico | 6 mg | 100% |
| Vitamina B2 | 1,4 mg | 100% |
| Vitamina B6 | 1,4 mg | 100% |
| Vitamina B12 | 2,5 mcg | 100% |
| Niacina | 16 mg | 100& |
| Acido folico | 200 mcg | 100% |
| Biotina | 50 mcg | 100% |
Modalità d'uso
Si consiglia l'assunzione di 1 busta al giorno. Sciogliere il contenuto di una busta in un bicchiere di acqua (150 ml).
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
In caso di gravidanza o allattamento, si raccomanda di consultare il proprio medico.
Conservazione
Conservare in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.
La data di scadenza si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra.
Validità a confezionamento integro: 30 mesi.
Formato
24 buste da 10 g
Contenuto netto 240 g
ERGOVIS
MAGNESIO, POTASSIO + VITAMINE DEL GRUPPO B
SENZA ZUCCHERO
Integratore alimentare con magnesio, potassio e vitamine del gruppo B, utile per integrare l'alimentazione in caso di carenza o di aumentato fabbisogno di tali nutrienti.
Il magnesio, insieme a niacina, acido pantotenico, vitamina B6, vitamina B2, acido folico e vitamina B12, contribuisce alla riduzione di stanchezza e affaticamento.
Il magnesio, insieme a niacina, acido pantotenico, vitamina B6, vitamina B2, vitamina B12, vitamina B1 e biotina, contribuise alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
La vitamina B2 contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
Magnesio e potassio contribuiscono alla normale funzione muscolare.
Il magnesio, inoltre, contribuisce all'equilibrio elettrolitico.
Con edulcoranti.
Ingredienti
Potassio citrato, magnesio citrato; acidificante: acido citrico; edulcorante: sorbitolo; correttore di acidità: sodio bicarbonato; ossido di magnesio, aromi, magnesio glicerofosfato; edulcorante: sucralosio; colorante: rosso di radice di barbabietola; niacina (nicotinamide), acido pantotenico (calcio D-pantotenato), vitamina B12 (cianocobalamina), vitamina B6 (piridossina cloridrato), vitamina B2 (riboflavina), vitamina B1 (tiamina mononitrato), acido folico (acido pteroilmonoglutammico), biotina (D-biotina).
Senza glutine.
Senza lattosio.
Caratteristiche nutrizionali
| Contenuti medi | per dose (1 busta) |
%VNR* |
| Magnesio | 375 mg | 100% |
| Potassio | 600 mg | 30% |
| Vitamina B1 | 1,1 mg | 100% |
| Acido pantotenico | 6 mg | 100% |
| Vitamina B2 | 1,4 mg | 100% |
| Vitamina B6 | 1,4 mg | 100% |
| Vitamina B12 | 2,5 mcg | 100% |
| Niacina | 16 mg | 100& |
| Acido folico | 200 mcg | 100% |
| Biotina | 50 mcg | 100% |
Modalità d'uso
Si consiglia l'assunzione di 1 busta al giorno. Sciogliere il contenuto di una busta in un bicchiere di acqua (150 ml).
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
In caso di gravidanza o allattamento, si raccomanda di consultare il proprio medico.
Contiene polioli: un consumo eccessivo può avere effetti lassativi.
Conservazione
Conservare in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.
La data di scadenza si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra.
Validità a confezionamento integro: 30 mesi.
Formato
12 buste da 6,50 g
Contenuto netto 78 g
ERGOVIS
MAGNESIO, POTASSIO + VITAMINE DEL GRUPPO B
SENZA ZUCCHERO
Integratore alimentare con magnesio, potassio e vitamine del gruppo B, utile per integrare l'alimentazione in caso di carenza o di aumentato fabbisogno di tali nutrienti.
Il magnesio, insieme a niacina, acido pantotenico, vitamina B6, vitamina B2, acido folico e vitamina B12, contribuisce alla riduzione di stanchezza e affaticamento.
Il magnesio, insieme a niacina, acido pantotenico, vitamina B6, vitamina B2, vitamina B12, vitamina B1 e biotina, contribuise alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
La vitamina B2 contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
Magnesio e potassio contribuiscono alla normale funzione muscolare.
Il magnesio, inoltre, contribuisce all'equilibrio elettrolitico.
Con edulcoranti.
Ingredienti
Potassio citrato, magnesio citrato; acidificante: acido citrico; edulcorante: sorbitolo; correttore di acidità: sodio bicarbonato; ossido di magnesio, aromi, magnesio glicerofosfato; edulcorante: sucralosio; colorante: rosso di radice di barbabietola; niacina (nicotinamide), acido pantotenico (calcio D-pantotenato), vitamina B12 (cianocobalamina), vitamina B6 (piridossina cloridrato), vitamina B2 (riboflavina), vitamina B1 (tiamina mononitrato), acido folico (acido pteroilmonoglutammico), biotina (D-biotina).
Senza glutine.
Senza lattosio.
Caratteristiche nutrizionali
| Contenuti medi | per dose (1 busta) |
%VNR* |
| Magnesio | 375 mg | 100% |
| Potassio | 600 mg | 30% |
| Vitamina B1 | 1,1 mg | 100% |
| Acido pantotenico | 6 mg | 100% |
| Vitamina B2 | 1,4 mg | 100% |
| Vitamina B6 | 1,4 mg | 100% |
| Vitamina B12 | 2,5 mcg | 100% |
| Niacina | 16 mg | 100& |
| Acido folico | 200 mcg | 100% |
| Biotina | 50 mcg | 100% |
Modalità d'uso
Si consiglia l'assunzione di 1 busta al giorno. Sciogliere il contenuto di una busta in un bicchiere di acqua (150 ml).
Avvertenze
Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
In caso di gravidanza o allattamento, si raccomanda di consultare il proprio medico.
Contiene polioli: un consumo eccessivo può avere effetti lassativi.
Conservazione
Conservare in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.
La data di scadenza si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra.
Validità a confezionamento integro: 30 mesi.
Formato
24 buste da 6,50 g
Contenuto netto 156 g
ERGOVIS MINERALVIT
La Vitamina A contribuisce al mantenimento di pelle e mucose normali, contribuisce inoltre alla nonnale funzione visiva e alla normale funzione del sistema immunitario.
La Vitamina B1 (Tiamina) contribuisce al nonnale metabolismo energetico e al nonnale funzionamento del sistema nervoso oltre che alla normale funzione cardiaca.
La Vitamina B2 (Riboflavina) partecipa al normale metabolismo energetico del glicogeno e contribuisce a mantenere pelle e mucose nonnali.
La Vitamina B6 (Piridossina) contribuisce al normale metabolismo delle proteine. Essa inoltre contribuisce alla normale funzione del sistema nervoso e alla formazione dei globuli rossi.
La Vitamina B12 (Cianocobalamina) contribuisce alla formazione dei globuli rossi ed interviene nel processo di divisione cellulare. Anch'essa contribuisce alla normale funzione del sistema nervoso.
La Vitamina C (Acido ascorbico) contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario e alla normale formazione del collagene.
La Vitamina D contribuisce al normale assorbimento e utilizzo di calcio e fosforo.
La Vitamina E contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. La Vitamina K contribuisce alla normale coagulazione sanguigna e al mantenimento di ossa sane.
La Biotina contribuisce ad un normale metabolismo di proteine, carboidrati e grassi oltre che al nonnale metabolismo energetico.
L'Acido Folico contribuisce al metabolismo della omocisteina ed interviene nel processo di divisione cellulare.
Il Selanio contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
La Niacina contribuisce al normale metabolismo energetico, al normale funzionamento del sistema nervoso e al mantenimento di una pelle nonnale.
L'Acido Pantotenico contribuisce al normale metabolismo energetico e a prestazioni mentali normali.
Il Calcio contribuisce al normale metabolismo energetico e alla normale funzione degli enzimi digestivi.
Il Magnesio interviene nel processo di divisione delle cellule, contribuisce al normale metabolismo energetico e alla normale funzione muscolare. Contribuisce a mantenere ossa e denti sani.
Lo Zinco contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo e alla normale funzione del sistema immunitario.
Modalità d'uso
Assumere una volta al giorno il contenuto di una bustina, sciogliendolo lentamente in bocca e poi deglutendolo. Il prodotto è indicato a partire dai 10 anni.
Avvertenze
Gli integratori alimentari non sono da intendersi come alternativa ad un'alimentazione equilibrata e variata, e ad un sano stile di vita. Non superare la quantità di assunzione consigliata. Il prodotto, in caso di consumo eccessivo, può avere un effetto lassativo. Contiene una fonte di fenilalanina. Le donne in gravidanza devono consultare il proprio medico prima di assumere Ergovis Mineralvit.
Conservazione
Conservare fuori dalla portata di bambini di età inferiore ai tre anni, in luogo asciutto ed a temperatura ambiente.
Formato
20 bustine orosolubili, assumibili senza bisogno di acqua.
Eurax 10% Crema Dermatologica 20g
Principi attivi
100 g di crema contengono – Principio attivo: crotamitone 10 g. Eccipienti con effetto noto: alcool cetostearilico, glicole propilenico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti
Glicerolo monostearato 40–55; glicole propilenico; isopropile miristato; poliossil 40 stearato; alcool cetostearilico; paraffina liquida; acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Pruriti banali senza modificazioni evidenti della cute: prurito anale, vulvare; punture di insetti, orticaria, pruriti di origine allergica. In caso di infestazione della pelle dovuta all’acaro della scabbia, il preparato può essere utilizzato come acaricida.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Tutte le dermatosi recenti accompagnate da irritazione, da essudazione e, in genere, le affezioni cutanee che richiedono un trattamento umido (impacchi).
Posologia
Per uso cutaneo. Prurito : Eurax va applicato 2–3 volte al giorno nelle zone pruriginose frizionando leggermente. Eurax è una crema che penetra facilmente nella cute, non untuosa e che non macchia la biancheria. Il trattamento va effettuato fino a scomparsa del prurito, anche nei casi refrattari che richiedono trattamenti prolungati, poiché l’Eurax è ben tollerato. Se il prurito persiste dopo 5 giorni di trattamento, si consiglia di consultare il medico. Scabbia : dopo un bagno caldo ed a pelle asciutta, applicare Eurax sull’intera superficie corporea, ad eccezione del viso e del cuoio capelluto, frizionando leggermente, 1 volta al giorno, preferibilmente la sera. La crema va applicata particolarmente nelle zone di predilezione dell’acaro: spazi interdigitali, polsi, ascelle, organi genitali. Il trattamento va proseguito per un periodo di 3–5 giorni a seconda del risultato terapeutico. Cambiare la biancheria del letto e la biancheria intima. Dopo completamento del trattamento, si deve fare un bagno per lavare il corpo. Nei bambini sotto i 3 anni di età, come antiscabbia, Eurax deve essere utilizzato con cautela e solo sotto controllo medico.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
Avvertenze
• Eurax crema è solo per uso esterno • Eurax non deve essere usato sulla mucosa orale o intorno agli occhi poiché il contatto con le palpebre può dare origine ad infiammazione congiuntivale. In caso di contatto accidentale con gli occhi o con la mucosa orale sciacquare accuratamente con acqua corrente. • Eurax non deve essere applicato in presenza di ferite con essudato, eczema acuto, cute lacerata, o cute molto infiammata. In presenza di scabbia eczematosa, l’eczema dovrebbe essere trattato prima della scabbia. • Informazioni importanti su alcuni eccipienti: – questo medicinale contiene glicole propilenico che può causare irritazione cutanea; – questo medicinale contiene alcool cetostearilico che può causare reazioni cutanee locali (es. dermatite da contatto).
Interazioni
Non sono stati effettuati studi di interazione.
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza La reazione avversa più comunemente riportata durante il trattamento è il prurito. Raramente possono comparire dermatite da contatto e reazioni di ipersensibilità come rash, eczema, eritema, irritazione cutanea e angioedema. Elenco tabulato delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate di seguito mediante la classificazione per sistemi organi e frequenza. Le frequenze sono definitive come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 a < 1/10), non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100), raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (<1/10.000) o non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: prurito Raro: dermatite da contatto, ipersensibilità (come rash, eczema, eritema, irritazione cutanea, angioedema) Il trattamento deve essere interrotto se si verifica una grave irritazione. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Sintomi In caso di ingestione accidentale, si possono osservare sintomi di intossicazione acuta come nausea, vomito ed irritazione della mucosa orale, dell’esofago e della mucosa gastrica. Sono stati riportati rari casi di perdita di coscienza e convulsioni.Devono essere intraprese misure generali per eliminare il farmaco e per ridurne l’assorbimento Il trattamento sintomatico deve essere somministrato a seconda dei casi. Anche se molto raro, in caso di ingestione accidentale, come pure in caso di eccessivo assorbimento cutaneo, esiste il rischio di metaemoglobinemia. E’ stato riportato un caso di sovradosaggio percutaneo di crotamitone (Eurax crema) e sospetto di metaemoglobinemia dopo uso estensivo in un bambino di due mesi e mezzo. Gestione I sintomi di solito scompaiono dopo la sospensione del farmaco, ma nei casi più gravi si può considerare il trattamento con blu di metilene.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non sono disponibili studi controllati con l’utilizzo di Eurax durante la gravidanza. Pertanto, Eurax non è raccomandato durante la gravidanza, soprattutto nei primi tre mesi. Allattamento Non è noto se il principio attivo (crotamitone) di Eurax sia escreto nel latte materno dopo applicazione topica. Pertanto, le madri non devono usare Eurax durante l’allattamento al seno se non indicato da un medico. Fertilità Non sono disponibili dati sui potenziali effetti del crotamitone sulla fertilità.
Hirudoid 25000 u.i.
crema 40 g
INDICAZIONI
Tromboflebiti e flebiti superficiali, stati di infiammazione delle varici, ematomi.
POSOLOGIA
Crema: Nei processi flogistici poco estesi, applicare 1–2 volte al giorno un filo di crema lungo 3–5 cm (circa 0.5–1 g) oppure coprire con una compressa di garza spalmata di Hirudoid 25000 U.I. crema. La crema può essere leggermente frizionata nelle vicinanze della zona malata; non si frizioni mai sulla parte infiammata. Nei processi più estesi, sono necessarie quantità maggiori del medicamento: circa 25 cm (da 4 a 6 g circa) di filo di crema al giorno. Praticare il trattamento per 3–4 giorni, dopo tale periodo dimezzare la dose fino alla scomparsa della sintomatologia;
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo, ad un eparinoide o ad uno qualsiasi degli eccipienti
AVVERTENZE E PRECAUZIONI
L’uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso cutaneo può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione, in tal caso occorre interrompere il trattamento. Hirudoid 25000 U.I. gel e crema contengono un alcool tra gli eccipienti e pertanto non devono essere applicati su ferite aperte o mucose. Hirudoid 25000 U.I. crema contiene para–idrossibenzoati che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate). Hirudoid 25000 U.I. crema contiene lanolina e alcool cetilstearilicoche possono causare reazioni cutanee locali (ad es. dermatiti da contatto). Hirudoid 25000 U.I. gel contiene glicole propilenico che può causare irritazione cutanea.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Per il prodotto non sono previste particolari precauzioni o avvertenze in caso di gravidanza e di allattamento.
COMPOSIZIONE
Principio attivo per 100 g di crema: glicosaminoglicanopolisolfato (P.M. 5700–13700) 0.3 g pari a 25000 U.I.
Eccipienti: lanolina, metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato e alcool cetilstearilico
Hirudoid 25000 u.i. Gel 40g
Principi attivi
Principio attivo per 100 g di crema: glicosaminoglicanopolisolfato (P.M. 5700–13700) 0.3 g pari a 25000 U.I. Principio attivo per 100 g di gel: glicosaminoglicanopolisolfato (PM 5700–13700) 0.3 g, pari a 25000 U.I. Eccipienti con effetto noto: la crema contiene lanolina, metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato e alcool cetilstearilico; il gel contiene glicole propilenico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Eccipienti per 100 g di crema: Glicerina; potassio idrossido; acido stearico; lanolina; alcool cetilstearilico; alcool miristico; timolo; metile paraidrossibenzoato; propile paraidrossibenzoato; alcool isopropilico; acqua depurata. Eccipienti per 100 g di gel: Isopropanolo; acido poliacrilico; glicole propilenico; sodio idrossido; acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Tromboflebiti e flebiti superficiali, stati di infiammazione delle varici, ematomi.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo, ad un eparinoide o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Crema: Nei processi flogistici poco estesi, applicare 1–2 volte al giorno un filo di crema lungo 3–5 cm (circa 0.5–1 g) oppure coprire con una compressa di garza spalmata di Hirudoid 25000 U.I. crema. La crema può essere leggermente frizionata nelle vicinanze della zona malata; non si frizioni mai sulla parte infiammata. Nei processi più estesi, sono necessarie quantità maggiori del medicamento: circa 25 cm (da 4 a 6 g circa) di filo di crema al giorno. Praticare il trattamento per 3–4 giorni, dopo tale periodo dimezzare la dose fino alla scomparsa della sintomatologia; Gel: Applicare più volte al giorno un filo di gel lungo 5–10 cm. In caso di superfici infiammate si consiglia di non frizionare sulla parte malata ma nelle immediate vicinanze. L’Hirudoid 25000 U.I. gel è particolarmente adatto per una terapia percutanea di superfici estese. Sono allora necessarie quantità maggiori del medicamento. Praticare il trattamento per 3–4 giorni; dopo tale periodo dimezzare la dose fino alla scomparsa della sintomatologia.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
L’uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso cutaneo può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione, in tal caso occorre interrompere il trattamento. Hirudoid 25000 U.I. gel e crema contengono un alcool tra gli eccipienti e pertanto non devono essere applicati su ferite aperte o mucose. Hirudoid 25000 U.I. crema contiene para–idrossibenzoati che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate). Hirudoid 25000 U.I. crema contiene lanolina e alcool cetilstearilicoche possono causare reazioni cutanee locali (ad es. dermatiti da contatto). Hirudoid 25000 U.I. gel contiene glicole propilenico che può causare irritazione cutanea.
Interazioni
Non sono note interazioni con altri medicinali.
Effetti indesiderati
Non sono noti effetti indesiderati. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Non sono segnalati particolari effetti dovuti a sovradosaggio.
Gravidanza e allattamento
Per il prodotto non sono previste particolari precauzioni o avvertenze in caso di gravidanza e di allattamento.
Hirudoid 40000 U.I. Crema 100g
Principi attivi
Principio attivo per 100 g di crema: glicosaminoglicanopolisolfato (P.M. 5700–13700) mg 445 pari a 40000 U.I. Principio attivo per 100 g di gel: glicosaminoglicanopolisolfato (P.M. 5700–13700) mg 445 pari a 40000 U.I. Eccipiente con effetto noto: il gel contiene glicole propilenico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Eccipienti per 100 g di crema: Cutina LE; trigliceridi a catena media; alcool miristico; isopropile miristato; bentonite; essenza profumata; alcool isopropilico; imidurea; fenossietanolo; olio di rosmarino; Eccipienti per 100 g di gel: Isopropanolo; glicole propilenico; acido poliacrilico; sodio idrossido; acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Tromboflebiti e flebiti superficiali. Edema da stasi venosa. Dolore, infiammazione, edema, disturbi trofici negli stati post–flebitici e varicosi. Ematomi.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo, ad un eparinoide o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Perforare la membrana del tubetto con la spina della capsula. Crema: Salvo diversa prescrizione, disporre sulla parte malata 2–3 volte al giorno, 3–5 cm di crema (in caso di necessità e nelle applicazioni iniziali anche di più) e massaggiare leggermente fino all’assorbimento della crema. Nel caso di infiammazioni particolarmente dolenti ed in presenza di trombosi, spalmare con cautela Hirudoid 40000 U.I. crema su tutta l’area cutanea interessata ed anche intorno ad essa, e coprire con garza di cotone o simili. In questi casi l’effetto terapeutico di Hirudoid 40000 U.I. crema può essere amplificato frizionando anche zone più lontane dalla parte. Gel: Salvo diversa prescrizione, 3–5 cm di gel 2–3 volte al giorno. Hirudoid 40000 U.I. gel è adatto all’impiego nelle tecniche fisioterapeutiche quali ionoforesi e fonoforesi. Nel caso sia utilizzato con tecnica ionoforetica, esso va applicato sul catodo.
Conservazione
Hirudoid 40000 U.I. gel: questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Hirudoid 40000 U.I. crema: conservare a temperatura inferiore a 25 °C.
Avvertenze
Uso esterno; se compaiono fenomeni di sensibilizzazione, che possono originarsi con l’uso protratto dei prodotti per applicazione cutanea, occorre interrompere il trattamento. Hirudoid 40000 U.I. gel e crema contengono un alcool tra gli eccipienti e pertanto non devono essere applicati su ferite aperte o mucose. Hirudoid 40000 U.I. gel contiene glicole propilenico che può causare irritazione cutanea.
Interazioni
Non sono segnalate particolari interazioni con altri medicinali.
Effetti indesiderati
Non sono segnalati particolari effetti indesiderati. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Non sono segnalati particolari effetti dovuti a sovradosaggio.
Gravidanza ed allattamento
Per il prodotto non sono previste particolari precauzioni o avvertenze in caso di gravidanza e di allattamento.
HIRUDOID 40000 U.I.
Principi attivi
Principio attivo per 100 g di crema: glicosaminoglicanopolisolfato (P.M. 5700–13700) mg 445 pari a 40000 U.I. Principio attivo per 100 g di gel: glicosaminoglicanopolisolfato (P.M. 5700–13700) mg 445 pari a 40000 U.I. Eccipiente con effetto noto: il gel contiene glicole propilenico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Eccipienti per 100 g di crema: Cutina LE; trigliceridi a catena media; alcool miristico; isopropile miristato; bentonite; essenza profumata; alcool isopropilico; imidurea; fenossietanolo; olio di rosmarino; Eccipienti per 100 g di gel: Isopropanolo; glicole propilenico; acido poliacrilico; sodio idrossido; acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Tromboflebiti e flebiti superficiali. Edema da stasi venosa. Dolore, infiammazione, edema, disturbi trofici negli stati post–flebitici e varicosi. Ematomi.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo, ad un eparinoide o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Perforare la membrana del tubetto con la spina della capsula. Crema: Salvo diversa prescrizione, disporre sulla parte malata 2–3 volte al giorno, 3–5 cm di crema (in caso di necessità e nelle applicazioni iniziali anche di più) e massaggiare leggermente fino all’assorbimento della crema. Nel caso di infiammazioni particolarmente dolenti ed in presenza di trombosi, spalmare con cautela Hirudoid 40000 U.I. crema su tutta l’area cutanea interessata ed anche intorno ad essa, e coprire con garza di cotone o simili. In questi casi l’effetto terapeutico di Hirudoid 40000 U.I. crema può essere amplificato frizionando anche zone più lontane dalla parte. Gel: Salvo diversa prescrizione, 3–5 cm di gel 2–3 volte al giorno. Hirudoid 40000 U.I. gel è adatto all’impiego nelle tecniche fisioterapeutiche quali ionoforesi e fonoforesi. Nel caso sia utilizzato con tecnica ionoforetica, esso va applicato sul catodo.
Conservazione
Hirudoid 40000 U.I. gel: questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Hirudoid 40000 U.I. crema: conservare a temperatura inferiore a 25 °C.
Avvertenze
Uso esterno; se compaiono fenomeni di sensibilizzazione, che possono originarsi con l’uso protratto dei prodotti per applicazione cutanea, occorre interrompere il trattamento. Hirudoid 40000 U.I. gel e crema contengono un alcool tra gli eccipienti e pertanto non devono essere applicati su ferite aperte o mucose. Hirudoid 40000 U.I. gel contiene glicole propilenico che può causare irritazione cutanea.
Interazioni
Non sono segnalate particolari interazioni con altri medicinali.
Effetti indesiderati
Non sono segnalati particolari effetti indesiderati. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Non sono segnalati particolari effetti dovuti a sovradosaggio.
Gravidanza ed allattamento
Per il prodotto non sono previste particolari precauzioni o avvertenze in caso di gravidanza e di allattamento.
Hirudoid 40000 u.i. Gel 50 g
Principi attivi
Principio attivo per 100 g di crema: glicosaminoglicanopolisolfato (P.M. 5700–13700) mg 445 pari a 40000 U.I. Principio attivo per 100 g di gel: glicosaminoglicanopolisolfato (P.M. 5700–13700) mg 445 pari a 40000 U.I. Eccipiente con effetto noto: il gel contiene glicole propilenico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Eccipienti per 100 g di crema: Cutina LE; trigliceridi a catena media; alcool miristico; isopropile miristato; bentonite; essenza profumata; alcool isopropilico; imidurea; fenossietanolo; olio di rosmarino; Eccipienti per 100 g di gel: Isopropanolo; glicole propilenico; acido poliacrilico; sodio idrossido; acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Tromboflebiti e flebiti superficiali. Edema da stasi venosa. Dolore, infiammazione, edema, disturbi trofici negli stati post–flebitici e varicosi. Ematomi.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo, ad un eparinoide o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Perforare la membrana del tubetto con la spina della capsula. Crema: Salvo diversa prescrizione, disporre sulla parte malata 2–3 volte al giorno, 3–5 cm di crema (in caso di necessità e nelle applicazioni iniziali anche di più) e massaggiare leggermente fino all’assorbimento della crema. Nel caso di infiammazioni particolarmente dolenti ed in presenza di trombosi, spalmare con cautela Hirudoid 40000 U.I. crema su tutta l’area cutanea interessata ed anche intorno ad essa, e coprire con garza di cotone o simili. In questi casi l’effetto terapeutico di Hirudoid 40000 U.I. crema può essere amplificato frizionando anche zone più lontane dalla parte. Gel: Salvo diversa prescrizione, 3–5 cm di gel 2–3 volte al giorno. Hirudoid 40000 U.I. gel è adatto all’impiego nelle tecniche fisioterapeutiche quali ionoforesi e fonoforesi. Nel caso sia utilizzato con tecnica ionoforetica, esso va applicato sul catodo.
Conservazione
Hirudoid 40000 U.I. gel: questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Hirudoid 40000 U.I. crema: conservare a temperatura inferiore a 25 °C.
Avvertenze
Uso esterno; se compaiono fenomeni di sensibilizzazione, che possono originarsi con l’uso protratto dei prodotti per applicazione cutanea, occorre interrompere il trattamento. Hirudoid 40000 U.I. gel e crema contengono un alcool tra gli eccipienti e pertanto non devono essere applicati su ferite aperte o mucose. Hirudoid 40000 U.I. gel contiene glicole propilenico che può causare irritazione cutanea.
Interazioni
Non sono segnalate particolari interazioni con altri medicinali.
Effetti indesiderati
Non sono segnalati particolari effetti indesiderati. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Non sono segnalati particolari effetti dovuti a sovradosaggio.
Gravidanza e allattamento
Per il prodotto non sono previste particolari precauzioni o avvertenze in caso di gravidanza e di allattamento.