Farmaci da Banco - Colliri
Scopri la sezione dedicata ai colliri per combattere i fastidiosi sintomi dell’allergia che colpiscono gli occhi: arrossamento, bruciore e lacrimazione eccessiva. Grazie all’utilizzo di principi attivi presenti in questi rimedi come Nafazolina cloridrato, Levocobastina cloridrato, Tetrizolina cloridrato, con azione decongestionante e antiallergica, riuscirai a vivere la primavera in modo sereno, risolvendo i fastidiosi sintomi dell’allergia.
Su Farmacie Vigorito troverai colliri da banco, acquistabili senza prescrizione medica, sempre in offerta speciale.
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Principi attivi
1 ml di collirio, soluzione contiene: Principio attivo: acido N–acetilaspartil–glutammico (sale di sodio) 49mg (o acido spaglumico). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Sodio idrossido o acido cloridrico a pH 7,2 – acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 10 ml.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento di lievi manifestazioni di congiuntivite e cheratocongiuntivite di natura allergica, acute e croniche. Congiuntiviti primaverili.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità ad uno qualsiasi dei componenti di Naaxia collirio, soluzione senza conservante.
Posologia
Adulti e bambini: instillare una goccia, da due a sei volte al giorno nel sacco congiuntivale, tirando leggermente la palpebra inferiore verso il basso e guardando in alto. Proseguire la terapia durante tutto il periodo di rischio di allergia, anche dopo miglioramento della sintomatologia. Modalità di somministrazione Il paziente deve essere istruito a: – lavarsi accuratamente le mani prima e dopo l’instillazione, – evitare di toccare l’occhio o le palpebre con l’estremità del contenitore. Abbassare delicatamente la palpebra inferiore dell’occhio interessato mentre si guarda verso l’alto, e instillare la goccia nell’occhio.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore ai 25° C.
Avvertenze
Non sono ancora disponibili studi clinici relativi all’uso del prodotto nei bambini al di sotto dei quattro anni di età, pertanto Naaxia collirio, soluzione senza conservante, deve essere somministrato solo dopo un’attenta valutazione da parte del medico, sia degli eventuali rischi che dei benefici derivanti dalla terapia. Si raccomanda di non iniettare né ingerire il prodotto. Nelle allergie congiuntivali gravi i colliri antiallergici a base di acido N–acetilaspartilglutammico possono essere somministrati in sostituzione della terapia iniziale con cortisonici.Come altre specialità oftalmiche per uso topico Naaxia collirio, soluzione senza conservante, può essere assorbito per via sistemica.
Interazioni
I dati disponibili non lasciano presumere la presenza di alcuna interazione clinica significativa. In caso di trattamento contemporaneo con altri colliri, aspettare 15 minuti tra un’instillazione e l’altra.
Effetti indesiderati
Occasionalmente può essere avvertita dal paziente una sensazione di lieve bruciore a seguito dell’instillazione; tale fenomeno è di breve durata e solitamente scompare con il proseguimento della terapia. Possibile sensazione puntoria dopo l’instillazione.
Sovradosaggio
– Nessun caso di sovradosaggio è stato riportato. – In caso di sovradosaggio, sciacquare con soluzione fisiologica sterile.
Gravidanza e allattamento
Non sono stati condotti studi clinici sulla donna in stato di gravidanza accertata o presunta. Pertanto il prodotto va prescritto solo dopo un’attenta valutazione da parte del medico sia degli eventuali rischi che dei benefici della terapia. Non ci sono dati sul passaggio del principio attivo nel latte materno; l’allattamento è comunque sconsigliato durante il trattamento.
Tetramil Collirio Flacone 10ml
Principi attivi
100 ml di soluzione contengono: Principi attivi: Feniramina maleato g 0,30. Tetrizolina cloridrato g 0,05. Per gli eccipienti v. par. 6.1.
Eccipienti
Flacone multidose Acido borico; borace; sodio etilmercuriotiosalicilato; sodio carbossimetilcellulosa; acqua per preparazioni iniettabili. Contenitore monodose Acido borico; borace; acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni terapeutiche
Negli stati allergici ed infiammatori della congiuntiva accompagnati da fotofobia, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo, dolore.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità verso i componenti del prodotto o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; in particolare verso xilometazolina, oximetazolina, tetrizolina. Glaucoma ad angolo stretto/chiuso o altre gravi malattie dell’occhio. Controindicato nei bambini al di sotto dei dodici anni. Generalmente controindicato durante la gravidanza e l’allattamento (v. par. 4.6). Controindicato nel contemporaneo trattamento con farmaci inibitori delle monoaminossidasi (tranilcipromina, fenelzina, pargilina) (v. par. 4.5).
Posologia
Instillare nell’occhio interessato 1–2 gocce 2–3 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate. Attenersi scrupolosamente alle dosi consigliate. Un dosaggio superiore del prodotto anche se assunto per via topica e per breve periodo di tempo può dar luogo ad effetti sistemici gravi.
Conservazione
Nessuna in particolare.
Avvertenze
Il prodotto, pur presentando uno scarsissimo assorbimento sistemico, deve essere usato con cautela nei soggetti affetti da ipertensione, ipertiroidismo, disturbi cardiaci, ed iperglicemia (diabete). In caso del persistere o aggravarsi dei sintomi dopo breve periodo di trattamento invitare il paziente a consultare il medico. In ogni caso, il prodotto non deve essere impiegato per più di 4 giorni consecutivi, salvo diversa prescrizione medica, stante la possibilità che possano verificarsi in caso contrario, effetti indesiderati. Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per lunghi periodi a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. Infezioni, pus, corpi estranei nell’occhio, danni meccanici, chimici, da calore, richiedono l’intervento del medico.L’uso, specie se prolungato dei prodotti topici può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea. Il flacone multidose contiene mertiolato come conservante che può dare origine a reazioni di sensibilizzazione, e non deve essere applicato mentre si indossano lenti a contatto (nel caso di portatori di lenti a contatto, indossare le stesse solo 15 minuti dopo l’uso del prodotto). In questi casi è possibile utilizzare il contenitore monodose che non contiene conservanti.
Interazioni
L’assunzione concomitante di farmaci inibitori della monoaminossidasi può determinare l’insorgenza di gravi crisi ipertensive.
Effetti indesiderati
L’uso del prodotto può determinare talvolta dilatazione pupillare, effetti sistemici da assorbimento (ipertensione, disturbi cardiaci, iperglicemia), aumento della pressione endoculare, nausea, cefalea. Nei bambini se accidentalmente ingerito, il preparato può determinare sopore anche profondo, ed ipotonia. Raramente possono manifestarsi fenomeni di ipersensibilità. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire terapia idonea. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per un lungo periodo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. L’ingestione accidentale del farmaco, specialmente nei bambini, può causare depressione del sistema nervoso centrale: sedazione spiccata (forte sonnolenza), coma. Se ciò accadesse, utilizzare lavanda gastrica e misure di supporto generale.
Gravidanza e allattamento
In gravidanza e durante l’allattamento, usare solo in caso di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
Rinazina Antiallergica Spray Nasale 10ml
Foglietto illustrativo
Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perchè contiene importanti informazioni per lei.
- Usi questo medicinale sempre come esattamente descritto in questo foglio o come il medico o il farmacista le hanno detto di fare.
- Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
- Se desidera maggiori informazioni o consigli, si rivolga al farmacista.
- Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, o al farmacista.
- Si rivolga al medico se non nota miglioramenti o se nota un peggioramento dei sintomi dopo breve periodo di trattamento.
Che cos'è RINAZINA ANTIALLERGICA e a che cosa serve
RINAZINA ANTIALLERGICA contiene il principio attivo azelastina cloridrato, che appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati antistaminici.
RINAZINA ANTIALLERGICA è usata per trattare i sintomi, a breve termine, della rinite allergica in adulti, adolescenti e bambini di età superiore ai sei anni
Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo breve periodo di trattamento.
Cosa deve sapere prima prima di usare RINAZINA ANTIALLERGICA
NON usi RINAZINA ANTIALLERGICA
- se è allergico alla azelastina cloridrato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale
nei bambini al di sotto dei 6 anni d'età
- in gravidanza e durante l'allattamento (vedere 'Gravidanza e allattamento').
Avvertenze e precauzioni
Se nel corso del trattamento nota una persistenza dei sintomi o un loro peggioramento, si rivolga al medico.
Bambini
RINAZINA ANTIALLERGICA non deve essere somministrato nei bambini al di sotto dei 6 anni d'età.
Altri medicinali e RINAZINA ANTIALLERGICA
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Non sono state osservate interazioni con altri medicinali di frequente impiegati contemporaneamente.
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno, chieda consiglio al medico o al farmacista prima di usare qualsiasi medicinale.
Non usi RINAZINA ANTIALLERGICA durante la gravidanza e/o l'allattamento. L'uso va anche evitato nel caso sospetti uno stato di gravidanza o desideri pianificare una maternità.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Con l'impiego di questo medicinale non sono da attendersi effetti negativi particolari sulla vigilanza.
RINAZINA ANTIALLERGICA contiene benzalconio cloruro
Benzalconio cloruro (BAC) contenuto come conservante in RINAZINA ANTIALLERGICA, specie quando usato per lunghi periodi, può provocare un rigonfiamento della mucosa nasale. Se si sospetta tale reazione (congestione nasale persistente), deve essere usato, se possibile, un medicinale per uso nasale senza BAC. Se tali medicinali per uso nasale senza BAC non fossero disponibili, dovrà essereconsiderata un'altra forma farmaceutica. Può causare broncospasmo. Il broncospasmo è un restringimento dei bronchi, dovuto alla contrazione dei muscoli lisci bronchiali. Questo restringimento dei bronchi provoca difficoltà respiratoria, dovuta a un ridotto passaggio dell'aria. Possono essere presenti fischi e sibili respiratori e talvolta anche tosse secca e insistente.
Come usare RINAZINA ANTIALLERGICA
Usi RINAZINA ANTIALLERGICA seguendo sempre esattamente quanto riportato in questo foglio illustrativo o le istruzioni del medico o del farmacista.
Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
Adulti e bambini dai 6 anni di età in poi
La dose raccomandata è: uno spruzzo (0,14 mg) dosato in ogni narice 1 o 2 volte al giorno, pari a 0,28 - 0,56 mg di azelastina cloridrato al giorno.
Il flacone da 10 ml assicura l'erogazione totale di 72 spruzzi.
Durante l'applicazione la testa va mantenuta in posizione eretta
1. Rimuovere il cappuccio
2. Solo quando lo si sta usando
3. Spruzzare un puff protettivo per la prima volta, schiacciare con per narice mantenendo forza più volte fino quando la testa in posizione compare lo spruzzo eretta
4. Rimettere il cappuccio protettivo
Attenzione:
- non superi le dosi indicate senza il consiglio del medico;
- usi questo medicinale solo per brevi periodi di trattamento;
- consulti il medico se il disturbo si presenta ripetutamente o se nota un qualsiasi cambiamento recente delle sue caratteristiche.
Se usa più RINAZINA ANTIALLERGICA di quanto deve
Finora non sono stati riferiti casi di intossicazione da sovradosaggio. In base agli studi sperimentali, dosi tossiche possono portare a sintomi a carico del sistema nervoso centrale (malessere, eccitamento, convulsioni, sedazione); in questi casi deve essere attuato un
trattamento sintomatico. Non si conosce un antidoto specifico per l'azelastina.
In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di RINAZINA ANTIALLERGICA, avverta immediatamente il medico o si rivolga al più vicino ospedale.
Se dimentica di usare RINAZINA ANTIALLERGICA
Non usi una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose, ma continui il trattamento come indicato in questo foglio illustrativo.
Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di RINAZINA ANTIALLERGICA, si rivolga al medico o al farmacista.
Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, RINAZINA ANTIALLERGICA può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
È stata descritta una sensazione di sapore amaro, tipico del farmaco in sé, che può verificarsi soprattutto per una posizione non corretta del capo, rovesciato all'indietro, durante la somministrazione.
In rari casi si è osservata una irritazione della mucosa nasale con possibile modesto sanguinamento. Questi effetti indesiderati sono generalmente transitori. Quando si presentano è tuttavia opportuno
consultare il medico o il farmacista.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire
maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Come conservare RINAZINA ANTIALLERGICA
Tenere il medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla
scatola e sul flacone. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Non utilizzi il medicinale dopo 6 mesi dalla prima apertura del flaconcino.
Non conservi il medicinale a temperatura superiore ai 25°C.
Conservi il flacone in posizione verticale. Non lo capovolga.
Non usi questo medicinale se nota che la chiusura del flacone non è integra.
È importante avere sempre a disposizione le informazioni sul medicinale, pertanto conservi sia la scatola sia questo foglio illustrativo.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i farmaci che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l'ambiente.
Contenuto della confezione e altre informazioni
Cosa contiene RINAZINA ANTIALLERGICA
Flacone da 10 ml di soluzione.
Il principio attivo è: azelastina cloridrato 10 mg.
Ogni ml di soluzione contiene 1 mg di azelastina cloridrato.
Gli altri componenti sono: ipromellosa, disodio edetato, benzalconio
cloruro soluzione, acido citrico anidro, disodio fosfato dodecaidrato,
sodio cloruro, acqua depurata.
Descrizione dell'aspetto e contenuto della confezione
Spray nasale si presenta in forma di soluzione.flacone con nebulizzatore da 10 ml di soluzione.
E' possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
Titolare dell'Autorizzazione all'immissione in Commercio
GlaxoSmithKline Consumer Healthcare S.p.A. - Via Zambeletti s.n.c. - 20021 Baranzate (MI)
Produttore
Zeta Farmaceutici S.p.A. - Via Galvani, 10 - Sandrigo (VI)
INGREDIENTI
Ogni ml di soluzione contiene 1 mg di Azelastina Cloridrato. Gli altri componenti sono: Ipromellosa, Disodio Edetato, Benzalconio Cloruro Soluzione, Acido Citrico Anidro, Disodio Fosfato Dodecaidrato, Sodio Cloruro, Acqua Depurata.
Brunistill Collirio 20 Fiaconcini Monodose 0,5 ml 0,025%
Principi attivi
Un contenitore monodose da 0.5 ml di soluzione contiene: Principio attivo: ketotifene 125 mcg (come idrogeno fumarato), pari a 250 mcg/ml Per gli eccipienti vedere 6.1.
Eccipienti
Glicerolo (E422) Sodio Idrossido Acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
BRUNISTILL è indicato nel trattamento sintomatico della congiuntivite allergica stagionale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo ketotifene o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Adulti, anziani e bambini (oltre i 3 anni): una goccia di collirio nel sacco congiuntivale due volte al dì. Il contenuto di un contenitore monodose è sufficiente per una somministrazione in entrambi gli occhi. Contenuto e contenitore restano sterili fino all’apertura della chiusura originale. Per evitare il rischio di contaminazione non toccare nessuna superficie con la punta del contenitore.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
Avvertenze
Nessuna speciale precauzione
Interazioni
Se si sta facendo uso di altri medicamenti per uso oculare, si devono lasciare intercorrere almeno 5 minuti tra un’applicazione e l’altra. La somministrazione orale di ketotifene può potenziare gli effetti dei farmaci deprimenti il SNC, degli antistaminici e dell’alcool. Anche se questi fenomeni non sono stati osservati con BRUNISTILL, la possibilità di tali effetti non può essere esclusa.
Effetti indesiderati
Alla dose raccomandata sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati. La frequenza elencata di seguito è definita mediante la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100, <1/10), non comune (da ≥1/1000, <1/100), raro (da ≥1/10.000, < 1/1.000).
| Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Eventi avversi | Frequenza |
| Patologie dell’occhio: | irritazione oculare, dolore oculare, cheratite puntata. | comune |
| visione offuscata (durante I’instillazione), occhio secco, disturbi palpebrali, congiuntiviti, fotofobia, emorragie congiuntivali. | Non comune | |
| Patologie del sistema nervoso: | cefalea | Non comune |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | sonnolenza | Non comune |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: | rash, eczema, orticaria | Non comune |
| Patologie gastrointestinali: | secchezza delle fauci | Non comune |
| Disturbi del sistema immunitario: | ipersensibilità | Non comune |
Sovradosaggio
Non sono stati riscontrati casi di sovradosaggio. L’assunzione orale del contenuto di un contenitore monodose sarebbe equivalente a 0,1 mg di Ketotifene, pari al 5% di una dose orale giornaliera raccomandata per un bambino di 3 anni. I risultati clinici non hanno indicato segni o sintomi gravi dopo l’ingestione di una dose fino a 20 mg di ketotifene.
Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati clinici sull’uso di BRUNISTILL in gravidanza. Studi animali con dosi orali tossiche, hanno mostrato un incremento della mortalità pre- e postnatale, ma non hanno evidenziato effetti teratogeni. I livelli sistemici di ketotifene dopo l’applicazione oftalmica sono molto più bassi di quelli raggiunti dopo somministrazione orale. Si dovrebbe comunque usare cautela nel prescrivere il medicinale a donne incinte. Anche se dati di studi su animali consecutivi a somministrazione orale dimostrano l’escrezione del principio attivo nel latte materno, è improbabile che la somministrazione topica nella donna possa produrre quantità di principio attivo rilevabili nel latte materno. Le madri che usano BRUNISTILL collirio possono quindi allattare al seno.
Levoreact Collirio Antistaminico per Occhi che Lacrimano e Congiuntivite Allergica 4ml
Levoreact Collirio Antistaminico per Occhi che Lacrimano e Congiuntivite Allergica 4ml
Levoreact Collirio Antistaminico per Occhi che Lacrimano e Congiuntivite Allergica 4ml
AVVERTENZE
Come avviene per tutte le preparazioni oftalmiche contenenti benzalconio cloruro, propilene glicole ed esteri, i pazienti devono essere informati di non usare lenti a contatto morbide (idrofile) durante il trattamento con il collirio sospensione perche' possono causare irritazione oculare. Rimuovere le lenti a contatto prima dell'applicazione del medicinale e aspettare almeno 15 minuti prima di rimetterle. Il medicinale decolora le lenti a contatto morbide.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antistaminici per uso locale.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
DENOMINAZIONE
LEVOREACT OFTALMICO 0,05% COLLIRIO, SOSPENSIONE
ECCIPIENTI
Glicole propilenico, sodio didrogeno fosfato monoidrato, disodio idrogeno fosfato anidro, idrossipropilmetilcellulosa 2910, polisorbato 80,benzalconio cloruro, disodio edetato, acqua per preparazioni iniettabili.
EFFETTI INDESIDERATI
Frequenza reazioni avverse: molto comune >=1/10, comune >=1/100 e <1/10, non comune >=1/1000 e <1/100, raro >=1/10,000 e <1/1000, molto raro<1/10,000, non nota. Patologie cardiache. Non nota: palpitazioni. Patologie dell'occhio. Comune: dolore oculare, visione offuscata; non comune: edema delle palpebre; non nota: congiuntivite, tumefazione degliocchi, blefarite, iperemia oculare. Patologie sistemiche e condizionirelative alla sede di somministrazione. Comune: reazione in sede di applicazione, compresa sensazione di bruciore/irritante agli occhi, irritazione oculare; molto raro: reazione in sede di applicazione, come arrossamento degli occhi, prurito oculare; non nota: reazione in sede diapplicazione, come lacrimazione. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: angioedema, ipersensibilita', reazione anafilattica. Patologiedella cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: dermatite da contatto, orticaria. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale disegnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Studi condotti in animali non hanno mostrato effetti embriotossici o teratogeni. I dati postmarketing riguardo l'uso della levocabastina collirio, sospensione nelle donne in stato di gravidanza sono limitati; il rischio per l'uomo non e' noto, pertanto non deve essere usato durante la gravidanza, a meno che il potenziale beneficio per la donna, giustifichi il potenziale rischio fetale. In base a determinazioni dellaconcentrazione della levocabastina nella saliva e nel latte materno, di una donna che allatta a cui e' stata somministrata una singola doseorale da 0,5 mg di levocabastina, ci si aspetta che approssimativamente lo 0,3% della dose totale di levocabastina somministrata oftalmologicamente, possa essere trasmessa al lattante. Comunque, a causa della scarsa disponibilita' di dati clinici e sperimentali, si raccomanda cautela nel somministrare il farmaco a donne che allattano. I dati suglianimali non hanno mostrato effetti sulla fertilita' maschile o femminile.
INDICAZIONI
Congiuntiviti allergiche.
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi d'interazione.
POSOLOGIA
Adulti e bambini: la dose abituale e' di 1 goccia per occhio, 2 volteal giorno. La dose puo' essere aumentata a 1 goccia fino a 3 o 4 volteal giorno. Il trattamento deve essere continuato per il periodo necessario alla scomparsa dei sintomi. Modo di somministrazione: uso oftalmico.
PRINCIPI ATTIVI
Un ml di collirio, sospensione contiene: levocabastina cloridrato 0,54mg (pari a 0,5 mg di levocabastina).
ALLERGENI:
NON CONTIENE Lattosio
Fexallegra 10 Compresse Rivestite 120 Mg - Farmed Srl
Principi attivi
Una compressa contiene: Principio attivo: 120 mg di fexofenadina cloridrato, pari a 112 mg di fexofenadina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina; amido di mais pregelatinizzato; croscarmellosa sodica; magnesio stearato Rivestimento filmato: Ipromellosa; povidone K30; titanio diossido (E171); silice colloidale anidra; macrogol 400; ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E172).
Indicazioni terapeutiche
Fexallegra è indicato negli adulti e nei bambini a partire dai 12 anni di età per il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Il medicinale è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia. Adulti: La dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per gli adulti è di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. La fexofenadina è un metabolita farmacologicamente attivo della terfenadina. Popolazione pediatrica. Bambini di 12 anni di età e oltre: La dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per i bambini a partire dai 12 anni di età è di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. Bambini al di sotto dei 12 anni di età: L’efficacia e la sicurezza di fexofenadina cloridrato 120 mg non sono state studiate nei bambini al di sotto dei 12 anni di età. Nei bambini da 6 a 11 anni di età: fexofenadina cloridrato 30 mg compresse è la formulazione appropriata per la somministrazione e il dosaggio in questa popolazione. Popolazioni particolari: Gli studi effettuati in gruppi di pazienti a rischio (anziani, pazienti con insufficienza renale o epatica) indicano che non è necessario adattare la dose di fexofenadina cloridrato in questi pazienti.
Conservazione
Il medicinale non richiede speciali precauzioni per la conservazione.
Avvertenze
Come nella maggior parte dei medicinali nuovi i dati relativi a soggetti anziani e a pazienti con compromissione della funzionalità renale o epatica sono limitati. Fexofenadina cloridrato deve essere somministrata con attenzione a tali gruppi di soggetti. Pazienti affetti da malattie cardiovascolari pregresse o in corso devono essere informati che gli antistaminici, come classe di medicinali, sono stati associati con reazioni indesiderate quali tachicardia e palpitazioni (vedere paragrafo 4.8).
Interazioni
La fexofenadina non subisce biotrasformazioni epatiche e perciò non interagirà con altri medicinali a livello di meccanismi epatici. È stato riscontrato che la somministrazione contemporanea di fexofenadina cloridrato e eritromicina o ketoconazolo aumenta di 2-3 volte i livelli plasmatici di fexofenadina. Tali alterazioni non sono state accompagnate da alcun effetto sull’intervallo QT e non sono state associate ad alcun incremento delle reazioni avverse rispetto a quanto osservato con gli stessi medicinali somministrati singolarmente. Studi sull’animale hanno dimostrato che l’aumento dei livelli plasmatici di fexofenadina osservato dopo il trattamento concomitante con eritromicina o ketoconazolo sembra essere causato da un incremento dell’assorbimento gastrointestinale e rispettivamente da una diminuzione sia dell’escrezione biliare che della secrezione gastrointestinale. Non è stata osservata interazione tra fexofenadina e omeprazolo. Tuttavia, la somministrazione di un antiacido contenente alluminio e idrossido di magnesio 15 minuti prima della somministrazione di fexofenadina cloridrato ha provocato una riduzione della biodisponibilità, molto probabilmente dovuta a legami nel tratto gastrointestinale. È consigliabile un intervallo di 2 ore tra la somministrazione di fexofenadina cloridrato e antiacidi contenenti alluminio e idrossido di magnesio.
Effetti indesiderati
È stata utilizzata la seguente classe di frequenze, quando applicabile: molto comune ≥ 1/10; comune ≥ 1/100 e < 1/10; non comune ≥ 1/1000 e < 1/100; raro ≥ 1/10.000 e < 1/1.000); molto raro < 1/10.000 e non nota (la frequenza non può essere valutata sulla base dei dati disponibili). All’interno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.Negli adulti, nell’ambito degli studi clinici sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati, con un’incidenza simile a quella osservata con il placebo: Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento. Negli adulti, nell’ambito della sorveglianza post-marketing sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati. La frequenza con cui si presentano non è nota (non può essere fatta una stima sulla base dei dati disponibili): Disturbi del sistema immunitario: Reazioni di ipersensibilità con manifestazioni tipo angioedema, oppressione toracica, dispnea, vampate di calore e anafilassi sistemica. Disturbi psichiatrici: Insonnia, nervosismo, disturbi del sonno o incubi/eccesso di sogni (paroniria). Patologie cardiache: Tachicardia, palpitazioni. Patologie gastrointestinali: Diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Rash, orticaria e prurito. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
Sovradosaggio
A seguito di sovradosaggio di fexofenadina cloridrato sono stati riportati vertigini, sonnolenza, affaticamento e secchezza della bocca. Dosi singole fino a 800 mg e dosi fino a 690 mg due volte al giorno per un mese o 240 mg una volta al giorno per un anno sono state somministrate a volontari sani senza dar luogo a reazioni avverse clinicamente significative se comparate con il placebo. Non è stata stabilita la massima dose tollerata di fexofenadina cloridrato. Bisogna prendere in considerazione provvedimenti standard per rimuovere il farmaco non assorbito. Si raccomanda un trattamento sintomatico e di supporto. L’emodialisi non rimuove efficacemente la fexofenadina cloridrato dal sangue.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Non vi sono dati adeguati sull’uso della fexofenadina cloridrato nelle donne in gravidanza. Studi limitati su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). La fexofenadina cloridrato non deve essere usata durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità.Allattamento: Non vi sono dati sulla concentrazione nel latte materno dopo la somministrazione della fexofenadina cloridrato. Tuttavia, quando la terfenadina è stata somministrata a madri in allattamento, è stato rilevato che la fexofenadina passa nel latte materno. Pertanto l’uso di fexofenadina cloridrato non è raccomandato durante l’allattamento. Fertilità: Non sono disponibili dati sull’effetto di fexofenadina cloridrato sulla fertilità umana. Nei topi, il trattamento con fexofenadina cloridrato non ha mostrato alcun effetto sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
Fexallegra 10 Compresse Rivestite 120 Mg - Gmm Farma Srl
Principi attivi
Una compressa contiene: Principio attivo: 120 mg di fexofenadina cloridrato, pari a 112 mg di fexofenadina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina; amido di mais pregelatinizzato; croscarmellosa sodica; magnesio stearato Rivestimento filmato: Ipromellosa; povidone K30; titanio diossido (E171); silice colloidale anidra; macrogol 400; ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E172).
Indicazioni terapeutiche
Fexallegra è indicato negli adulti e nei bambini a partire dai 12 anni di età per il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Il medicinale è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia. Adulti: La dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per gli adulti è di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. La fexofenadina è un metabolita farmacologicamente attivo della terfenadina. Popolazione pediatrica. Bambini di 12 anni di età e oltre: La dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per i bambini a partire dai 12 anni di età è di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. Bambini al di sotto dei 12 anni di età: L’efficacia e la sicurezza di fexofenadina cloridrato 120 mg non sono state studiate nei bambini al di sotto dei 12 anni di età. Nei bambini da 6 a 11 anni di età: fexofenadina cloridrato 30 mg compresse è la formulazione appropriata per la somministrazione e il dosaggio in questa popolazione. Popolazioni particolari: Gli studi effettuati in gruppi di pazienti a rischio (anziani, pazienti con insufficienza renale o epatica) indicano che non è necessario adattare la dose di fexofenadina cloridrato in questi pazienti.
Conservazione
Il medicinale non richiede speciali precauzioni per la conservazione.
Avvertenze
Come nella maggior parte dei medicinali nuovi i dati relativi a soggetti anziani e a pazienti con compromissione della funzionalità renale o epatica sono limitati. Fexofenadina cloridrato deve essere somministrata con attenzione a tali gruppi di soggetti. Pazienti affetti da malattie cardiovascolari pregresse o in corso devono essere informati che gli antistaminici, come classe di medicinali, sono stati associati con reazioni indesiderate quali tachicardia e palpitazioni (vedere paragrafo 4.8).
Interazioni
La fexofenadina non subisce biotrasformazioni epatiche e perciò non interagirà con altri medicinali a livello di meccanismi epatici. È stato riscontrato che la somministrazione contemporanea di fexofenadina cloridrato e eritromicina o ketoconazolo aumenta di 2-3 volte i livelli plasmatici di fexofenadina. Tali alterazioni non sono state accompagnate da alcun effetto sull’intervallo QT e non sono state associate ad alcun incremento delle reazioni avverse rispetto a quanto osservato con gli stessi medicinali somministrati singolarmente. Studi sull’animale hanno dimostrato che l’aumento dei livelli plasmatici di fexofenadina osservato dopo il trattamento concomitante con eritromicina o ketoconazolo sembra essere causato da un incremento dell’assorbimento gastrointestinale e rispettivamente da una diminuzione sia dell’escrezione biliare che della secrezione gastrointestinale. Non è stata osservata interazione tra fexofenadina e omeprazolo. Tuttavia, la somministrazione di un antiacido contenente alluminio e idrossido di magnesio 15 minuti prima della somministrazione di fexofenadina cloridrato ha provocato una riduzione della biodisponibilità, molto probabilmente dovuta a legami nel tratto gastrointestinale. È consigliabile un intervallo di 2 ore tra la somministrazione di fexofenadina cloridrato e antiacidi contenenti alluminio e idrossido di magnesio.
Effetti indesiderati
È stata utilizzata la seguente classe di frequenze, quando applicabile: molto comune ≥ 1/10; comune ≥ 1/100 e < 1/10; non comune ≥ 1/1000 e < 1/100; raro ≥ 1/10.000 e < 1/1.000); molto raro < 1/10.000 e non nota (la frequenza non può essere valutata sulla base dei dati disponibili). All’interno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.Negli adulti, nell’ambito degli studi clinici sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati, con un’incidenza simile a quella osservata con il placebo: Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento. Negli adulti, nell’ambito della sorveglianza post-marketing sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati. La frequenza con cui si presentano non è nota (non può essere fatta una stima sulla base dei dati disponibili): Disturbi del sistema immunitario: Reazioni di ipersensibilità con manifestazioni tipo angioedema, oppressione toracica, dispnea, vampate di calore e anafilassi sistemica. Disturbi psichiatrici: Insonnia, nervosismo, disturbi del sonno o incubi/eccesso di sogni (paroniria). Patologie cardiache: Tachicardia, palpitazioni. Patologie gastrointestinali: Diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Rash, orticaria e prurito. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
Sovradosaggio
A seguito di sovradosaggio di fexofenadina cloridrato sono stati riportati vertigini, sonnolenza, affaticamento e secchezza della bocca. Dosi singole fino a 800 mg e dosi fino a 690 mg due volte al giorno per un mese o 240 mg una volta al giorno per un anno sono state somministrate a volontari sani senza dar luogo a reazioni avverse clinicamente significative se comparate con il placebo. Non è stata stabilita la massima dose tollerata di fexofenadina cloridrato. Bisogna prendere in considerazione provvedimenti standard per rimuovere il farmaco non assorbito. Si raccomanda un trattamento sintomatico e di supporto. L’emodialisi non rimuove efficacemente la fexofenadina cloridrato dal sangue.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Non vi sono dati adeguati sull’uso della fexofenadina cloridrato nelle donne in gravidanza. Studi limitati su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). La fexofenadina cloridrato non deve essere usata durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità.Allattamento: Non vi sono dati sulla concentrazione nel latte materno dopo la somministrazione della fexofenadina cloridrato. Tuttavia, quando la terfenadina è stata somministrata a madri in allattamento, è stato rilevato che la fexofenadina passa nel latte materno. Pertanto l’uso di fexofenadina cloridrato non è raccomandato durante l’allattamento. Fertilità: Non sono disponibili dati sull’effetto di fexofenadina cloridrato sulla fertilità umana. Nei topi, il trattamento con fexofenadina cloridrato non ha mostrato alcun effetto sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
Cetirizina 10 Mg Zentiva | 7 Compresse Rivestite
Descrizione breve:
Cetirizina Zentiva è un farmaco SOP detraibile indicato per rinite allergica stagionale e orticaria cronica idiopatica. Ogni compressa contiene 10 mg di cetirizina dicloridrato. Adatto per adulti e bambini dai 6 anni.
Descrizione dettagliata:
Principio attivo e composizione
- Principio attivo: cetirizina dicloridrato 10 mg per compressa
- Eccipienti: lattosio monoidrato (73,4 mg), amido di mais, povidone 30, magnesio stearato
- Rivestimento: ipromellosa (E464), macrogol 6000, talco, titanio diossido (E171), emulsione di simeticone
Forma e contenuto
7 compresse rivestite da 10 mg.
Indicazioni AIC
- Sollievo dai sintomi nasali e oculari della rinite allergica
- Trattamento dell’orticaria cronica idiopatica
Posologia
- Adulti e adolescenti: 1 compressa al giorno
- Bambini 6–12 anni: ½ compressa due volte al giorno
Aggiustare la posologia in caso di danno renale.
Controindicazioni
- Allergia al principio attivo o eccipienti
- Danno renale grave (CLcr <10 ml/min)
Avvertenze
- Può indurre sonnolenza
- Da usare con cautela in epilessia o ritenzione urinaria
- Sospendere almeno 3 giorni prima di test allergici
Effetti indesiderati
Comune: sonnolenza, affaticamento, cefalea. Raro: orticaria, disturbi epatici. Molto raro: reazioni neurologiche.
Foglietto AIFA
Consulta il foglietto illustrativo
Codice AIC
038332033
Titolare AIC
Zentiva Italia Srl
Servizio & spedizione
✔️ Spedizione standard gratuita sopra 49,90 € ( vedi termini e condizioni )
✔️ Pagamento sicuro · Assistenza dedicata
Principi attivi
Un mL di soluzione contiene 1 mg di olopatadina (come cloridrato). Eccipiente(i) con effetti noti: Benzalconio cloruro 0,1 mg/ml. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Benzalconio cloruro Sodio cloruro Sodio fosfato dibasico dodecaidrato (E339) Scido cloridrico (E507) (per aggiustare il pH) Sodio idrossido (E524) (per aggiustare il pH) Acqua depurata
Indicazioni terapeutiche
Trattamento di segni e sintomi oculari della congiuntivite allergica stagionale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia. La dose è una goccia di Opatanol nel sacco congiuntivale dello/gli occhio/i affetto/i due volte al giorno (ogni 8 ore). Il trattamento può essere prolungato fino a quattro mesi, se considerato necessario. Uso negli anziani: Nei pazienti anziani non è necessario modificare la dose. Popolazione pediatrica: Opatanol può essere utilizzato nei pazienti pediatrici (dai 3 anni in su) alla stessa dose utilizzata per gli adulti. La sicurezza e l’efficacia di Opatanol nei bambini al di sotto dei 3 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Uso in pazienti con insufficienza epatica e renale: Olopatadina, sotto forma di collirio (Opatanol), non è stata studiata in pazienti con malattie epatiche o renali. Tuttavia, in caso di insufficienza epatica o renale, non si ritiene necessario modificare il dosaggio (vedere paragrafo 5.2). Modo di somministrazione: Solo per uso oftalmico. Dopo che il tappo è stato rimosso, se l’anello di sicurezza si è allentato, rimuoverlo prima di usare il prodotto. Al fine di prevenire la contaminazione della punta contagocce e della soluzione, prestare particolare attenzione a non toccare le palpebre, le zone circostanti o altre superfici con la punta contagocce del flacone. Conservare il flacone ben chiuso quando non lo si utilizza. In caso di terapia concomitante con altri medicinali topici oculari, si deve lasciare un intervallo di cinque minuti tra una somministrazione e quella successiva. Gli unguenti oculari dovrebbero essere somministrati per ultimi.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Opatanol è un antiallergico/antistaminico che, sebbene somministrato per via topica, viene assorbito a livello sistemico. In caso di gravi reazioni o ipersensibilità sospendere il trattamento. Opatanol contiene benzalconio cloruro, che può causare irritazione oculare. È stato riportato che il benzalconio cloruro può causare cheratopatia puntata e/o cheratopatia tossico ulcerativa. I pazienti con secchezza oculare o con altre condizioni in cui la cornea è compromessa dovranno essere sottoposti a un accurato monitoraggio in caso di utilizzo frequente o prolungato.Lenti a contatto. Il benzalconio è noto per l’azione di scolorimento delle lenti a contatto morbide. Evitare il contatto con le lenti a contatto morbide. I pazienti devono essere informati di togliere le lenti a contatto prima della somministrazione del collirio e di attendere almeno 15 minuti dopo l’instillazione prima di reinserire le lenti a contatto.
Interazioni
Non sono stati effettuati studi d’interazione con altri medicinali. Studi in vitro hanno dimostrato che olopatadina non inibisce le reazioni metaboliche che coinvolgono gli isoenzimi 1A2, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4 del citocromo P-450. Questi risultati indicano che è improbabile che olopatadina induca interazioni metaboliche con altre sostanze attive somministrate in concomitanza.
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza. In studi clinici eseguiti su 1680 pazienti, Opatanol è stato somministrato da una a quattro volte al giorno in entrambi gli occhi fino a quattro mesi, come monoterapia o terapia aggiuntiva a loratadina 10 mg. In circa il 4,5% dei pazienti possono manifestarsi reazioni avverse associate all’uso di Opatanol, comunque, solo l'1,6% dei pazienti ha interrotto lo studio clinico a causa di queste reazioni avverse. Gli studi clinici non hanno riportato alcuna grave reazione avversa oftalmica o sistemica correlata a Opatanol. La reazione avversa più frequente correlata con il trattamento è il dolore oculare, riportato con un'incidenza complessiva dello 0,7%. Elenco tabellare delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse sono state riportate durante gli studi clinici e i dati post-marketing e sono classificate in accordo alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1,000 a ≤1/100), rara (da ≥1/10,000 a ≤1/1000), molto rara (≤1/10,000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine di gravità decrescente.
| Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazioni Avverse |
| Infezioni ed infestazioni | Non comune | Rinite |
| Disturbi del sistema immunitario | Non nota | Ipersensibilità, gonfiore del viso |
| Patologie del sistema nervoso | Comune | Cefalea, disgeusia |
| Non comune | Capogiro, ipoestesia | |
| Non nota | Sonnolenza | |
| Patologie dell’occhio | Comune | Dolore oculare, irritazione oculare, occhio secco, sensazione anomala agli occhi |
| Non comune | Erosione corneale, difetto dell’epitelio corneale, disturbo dell’epitelio corneale, cheratite puntata, cheratite, colorazione corneale, secrezione oculare, fotofobia, visione offuscata, ridotta acuità visiva, blefarospasmo, fastidio oculare, prurito oculare, follicoli congiuntivali, disturbo congiuntivale, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, aumento della lacrimazione, eritema palpebrale, edema palpebrale, disturbo palpebrale iperemia oculare | |
| Non nota | Edema corneale, edema oculare, gonfiore oculare, congiuntivite, midriasi, disturbo della visione, formazione di croste sul margine palpebrale | |
| Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune | Secchezza nasale |
| Non nota | Dispnea, sinusite | |
| Patologie gastrointestinali | Non nota | Nausea, vomito |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Dermatite da contatto, sensazione di bruciore della pelle, secchezza della pelle |
| Non nota | Bermatite, eritema | |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Affaticamento |
| Non nota | Astenia, malessere |
In alcuni pazienti con cornea significativamente danneggiata, molto raramente sono stati riportati casi di calcificazione corneale in associazione con l’uso di colliri contenenti fosfati. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.
Sovradosaggio
Non sono disponibili dati relativi al sovradosaggio nell’uomo in seguito a ingestione accidentale o volontaria. Olopatadina è caratterizzata da un basso ordine di tossicità acuta negli animali. L’ingestione accidentale dell’intero contenuto di un flacone di Opatanol comporterebbe una esposizione sistemica massima di 5 mg di olopatadina. Questa esposizione equivarrebbe a una dose finale di 0,5 mg/kg in un bambino di 10 kg, ipotizzando un assorbimento del 100%. È stato osservato nei cani il prolungamento dell’intervallo QTc solo ad esposizioni considerate sufficientemente in eccesso rispetto all’esposizione massima nell’uomo, dato che indica una minima rilevanza ai fini clinici. Una dose orale di 5 mg è stata somministrata due volte al giorno, per 2,5 giorni, a 102 volontari sani giovani e anziani, maschi e femmine, senza evidenziare nessun prolungamento significativo dell’intervallo QTc rispetto al placebo. L’intervallo del picco di concentrazioni plasmatiche di olopatadina allo stato stazionario (da 35 a 127 ng/ml) osservato in questo studio rappresenta un margine di sicurezza di almeno 70 volte per l’olopatadina topica rispetto agli effetti sulla ripolarizzazione cardiaca. In caso di sovradosaggio, si dovrà procedere a un apposito monitoraggio e trattamento del paziente.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: I dati relativi all’uso di olopatadina per via oftalmica in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva in seguito a somministrazione sistemica (vedere paragrafo 5.3). L’olopatadina non è raccomandata durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive. Allattamento: I dati disponibili in animali hanno mostrato l’escrezione di olopatadina nel latte in seguito a somministrazione orale (per dettagli vedere paragrafo 5.3). Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.Opatanol non deve essere utilizzato durante l’allattamento. Fertilità: Non sono stati effettuati studi per valutare l’effetto sulla fertilità umana della somministrazione oftalmica topica di olopatadina.
Principi attivi
Azelastina cloridrato 0,05% (0,5 mg/ml). Ogni goccia contiene 0,015 mg di azelastina cloridrato. Eccipiente con effetti noti: 1 ml contiene 0,125 mg di benzalconio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Benzalconio cloruro, edetato disodico, ipromellosa, sorbitolo liquido (cristallizzato), sodio idrossido, acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento e prevenzione dei sintomi delle congiuntiviti allergiche stagionali in adulti e bambini dai 4 anni in poi. Trattamento dei sintomi delle congiuntiviti allergiche non stagionali (perenni) in adulti e bambini dai 12 anni in poi.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Congiuntiviti allergiche stagionali: Il dosaggio abituale in adulti e bambini dai 4 anni in poi è di una goccia per occhio, due volte al dì che può essere aumentato, se necessario, fino a quattro volte al dì. Se l’esposizione agli allergeni è anticipata, ALLERGODIL Collirio va somministrato in via profilattica prima dell’esposizione. Congiuntiviti allergiche non stagionali (perenni): Il dosaggio abituale in adulti e bambini dai 12 anni in poi è di una goccia per occhio due volte al dì, che può essere aumentato, se necessario, fino a quattro volte al dì. Poiché sicurezza ed efficacia sono state dimostrate in studi clinici per periodi fino a 6 settimane, la durata di ogni trattamento deve essere limitata ad un periodo massimo di 6 settimane.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna speciale precauzione per la conservazione.
Avvertenze
ALLERGODIL Collirio non è indicato per il trattamento di infezioni oculari. Per ulteriori avvertenze vedere paragrafo 4.5 e 4.6. ALLERGODIL Collirio contiene il conservante benzalconio cloruro che può causare irritazione agli occhi. L’uso con le lenti a contatto morbide deve essere evitato. Togliere le lenti a contatto prima di applicare il collirio e attendere almeno 15 minuti prima di rimetterle. E’ noto lo sbiadire delle lenti a contatto morbide.
Interazioni
Non sono stati condotti studi specifici per valutare le interazioni con ALLERGODIL Collirio. Sono stati condotti studi di interazione con dosi elevate di azelastina per via orale, anche se non hanno rilevanza per ALLERGODIL Collirio, poiché, dopo somministrazione di gocce oculari, i livelli sistemici del farmaco sono situati nel range dei picogrammi.
Effetti indesiderati
La valutazione degli effetti indesiderati è basata sulle seguenti frequenze: Molto comune (≥ 1/10) Comune (≥ 1/100 a < 1/10) Non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100) Raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Disturbi del sistema immunitario: Molto raro: reazioni allergiche (come rash e prurito) Patologie del sistema nervoso Non comune: sapore amaro Patologie dell’occhio Comune: leggera e passeggera irritazione agli occhi Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Non sono note specifiche reazioni dopo sovradosaggio oculare e per via di somministrazione oculare non sono da attendersi reazioni da sovradosaggio. Non esiste esperienza con la somministrazione di dosi tossiche di azelastina cloridrato nell’uomo. In caso di sovradosaggio o intossicazione sono da attendersi disturbi a livello del sistema nervoso centrale sulla base dei risultati degli esperimenti su animali. Il trattamento di questi disturbi deve essere sintomatico. Non esiste antidoto conosciuto.
Gravidanza e allattamento
Fertilità Gli effetti sulla fertilità nell’uomo non sono stati studiati. Gravidanza Non sono disponibili sufficienti informazioni per stabilire la sicurezza di azelastina nella gravidanza umana. A dosi elevate per via orale azelastina ha dimostrato di indurre reazioni avverse (morte fetale, ritardo dell’accrescimento e malformazioni scheletriche) nell’animale di laboratorio. L’applicazione locale oculare porterà ad una minima esposizione sistemica (nel range dei picogrammi). Tuttavia, l’impiego di ALLERGODIL Collirio durante la gravidanza dovrà essere effettuato con precauzione. Allattamento Azelastina è escreta nel latte in bassa quantità. Per questa ragione, ALLERGODIL Collirio non è raccomandato durante la lattazione.
Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg cetirizina dicloridrato. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 74.3 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
EccipientiNucleo delle compressa: Lattosio monoidrato, Amido di mais pregelatinizzato, Povidone K29/32, Magnesio stearato. Rivestimento della compressa: Talco, Titanio diossido (E171), Ipromellosa 5cP (E464), Macrogol 400.
Indicazioni terapeuticheCetirizina è indicata in adulti e bambini a partire da 6 anni di età: - Per il trattamento dei sintomi nasali e oculari della rinite allergica stagionale e perenne. - Per il trattamento sintomatico dell’orticaria cronica idiopatica.
Controindicazioni/Effetti indesideratiIpersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o all’idrossizina o a qualunque derivato della piperazina. Pazienti con grave compromissione della funzionalità renale con clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.
PosologiaPosologia. Bambini di età compresa tra 6 e 12 anni: 5 mg due volte al giorno (mezza compressa due volte al giorno). Adulti e ragazzi di età superiore ai 12 anni: 10 mg una volta al giorno (una compressa). Anziani: i dati non suggeriscono la necessità di ridurre la dose, nelle persone anziane con funzionalità renale normale. Popolazione pediatrica: L’utilizzo della formulazione in compresse rivestite con film non è raccomandata nei bambini di età inferiore ai 6 anni, perché tale formulazione non permette un adeguato adattamento della dose. Pazienti con compromissione della funzionalità renale da moderata a grave: Gli intervalli tra le dosi devono essere personalizzati in base alla funzionalità renale. Fare riferimento alla seguente tabella e adattare la dose come indicato. Per utilizzare tale tabella posologica, è necessario avere una stima della clearance della creatinina (CLcr) del paziente espressa in ml/min. La CLcr (ml/min) può essere ricavata partendo dal valore della creatinina sierica (mg/dl) usando la seguente formula:
| Gruppo | Clearance della creatinina (ml/min) | Dosaggio e frequenza |
| Normale | ≥80 | 10 mg una volta al giorno |
| Lieve | 50-79 | 10 mg una volta al giorno |
| Moderata | 30-49 | 5 mg una volta al giorno |
| Grave | <30 | 5 mg una volta ogni 2 giorni |
| Malattia renale all’ultimo stadio - Pazienti in dialisi | <10 | Controindicata |
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AvvertenzeAlle dosi terapeutiche, non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative con alcol (per livelli ematici di alcol di 0,5 g/l). Tuttavia, si raccomanda cautela in caso di assunzione concomitante di alcol. Deve essere prestata cautela nei pazienti con fattori di predisposizione alla ritenzione urinaria (come lesioni alla spina dorsale, iperplasia prostatica) poiché la cetirizina può aumentare il rischio di ritenzione urinaria. Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e nei pazienti a rischio di convulsioni. Test cutanei allergici sono inibiti dagli antistaminici pertanto è richiesto un periodo di wash-out (di 3 giorni) prima di effettuarli. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere compresse di cetirizina rivestite con film.
InterazioniPer il profilo farmacocinetico, farmacodinamico e di tollerabilità della cetirizina, non sono previste interazioni con questo antistaminico. Negli studi di interazione farmaco-farmaco, in effetti, non sono state riportate né interazioni farmacodinamiche né interazioni farmacocinetiche significative, in particolare con pseudoefedrina o teofillina (400 mg/die). Il grado di assorbimento della cetirizina non viene ridotto dall’assunzione di cibo, sebbene la percentuale di assorbimento sia diminuita.
Effetti indesideratiStudi clinici hanno mostrato che la cetirizina al dosaggio raccomandato ha effetti indesiderati minori a livello del SNC, che includono sonnolenza, affaticamento, capogiri e cefalea. In qualche caso, è stata osservata stimolazione paradossa del SNC.Benché la cetirizina sia un inibitore selettivo dei recettori H1 periferici e sia relativamente priva di attività anticolinergica, sono stati segnalati rari casi di difficoltà nella minzione, disturbi dell’accomodazione dell’occhio e secchezza della bocca. Sono stati segnalati casi di funzionalità epatica anomala con innalzamento degli enzimi epatici accompagnato da bilirubina elevata, la maggior parte dei quali risolti a seguito di interruzione del trattamento con cetirizina dicloridrato. a) Sperimentazioni cliniche: Nell’ambito di sperimentazioni cliniche controllate in doppio cieco o di studi di farmacologia clinica, nei quali sono stati confrontati gli effetti di cetirizina verso placebo o altri antistaminici al dosaggio raccomandato (10 mg al giorno per la cetirizina) per le quali sono disponibili dati quantitativi di sicurezza, sono stati trattati con cetirizina più di 3200 soggetti. In base a questi dati, nell’ambito di sperimentazioni controllate verso placebo sono stati segnalati i seguenti eventi avversi con una incidenza pari o superiore all’1,0% con cetirizina 10 mg:
| Eventi avversi(WHO-ART) | Cetirizina 10 mg (n= 3260) | Placebo (n = 3061) |
| Organismo nel suo insieme - patologie generali | ||
| Affaticamento | 1,63% | 0,95% |
| Patologie del sistema nervoso centrale e periferico | ||
| Capogiri | 1,10% | 0,98% |
| Cefalea | 7,42% | 8,07% |
| Patologie del sistema gastrointestinale | ||
| Dolore addominale | 0,98% | 1,08% |
| Bocca secca | 2,09% | 0,82% |
| Nausea | 1,07% | 1,14% |
| Disturbi psichiatrici | ||
| Sonnolenza | 9,63% | 5,00% |
| Patologie del sistema respiratorio | ||
| Faringite | 1,29% | 1,34% |
| Reazioni avverse(WHO-ART) | Cetirizina (n=1656) | Placebo (n =1294) |
| Patologie del sistema gastro-intestinale | ||
| Diarrea | 1,0% | 0,6% |
| Disturbi psichiatrici | ||
| Sonnolenza | 1,8% | 1,4% |
| Patologie del sistema respiratorio | ||
| Rinite | 1,4% | 1,1% |
| Organismo nel suo insieme - patologie generali | ||
| Affaticamento | 1,0% | 0,3% |
a) Sintomi I sintomi osservati a seguito di un sovradosaggio di cetirizina sono principalmente associati ad effetti a carico del sistema nervoso centrale o ad effetti che potrebbero suggerire un’attività anticolinergica. A seguito di assunzione di una dose pari ad almeno 5 volte la dose giornaliera raccomandata sono stati segnalati i seguenti eventi avversi: confusione, diarrea, capogiri, affaticamento, cefalea, malessere, midriasi, prurito, irrequietezza, sedazione, sonnolenza, stupore, tachicardia, tremore e ritenzione urinaria. b) Trattamento Non è noto uno specifico antidoto alla cetirizina. In caso di sovradosaggio, si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto. A seguito di recente ingestione, si consiglia la lavanda gastrica. Cetirizina non viene efficacemente rimossa per dialisi.
Gravidanza e allattamentoGravidanza: Per la cetirizina sono disponibili pochissimi dati clinici su gravidanze esposte al trattamento. Studi sugli animali non mostrano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale/ fetale, il parto o lo sviluppo post-natale. La prescrizione a donne in gravidanza deve essere effettuata con cautela. Allattamento: Cetirizina è escreta nel latte materno a concentrazioni che rappresentano 0,25- 0.90 rispetto a quelle misurate nel plasma, a seconda del tempo di campionamento dopo la somministrazione. Pertanto, deve essere usata cautela nel prescrivere Cetirizina Mylan Generics a donne che allattano.
Fexactiv collirio Flacone 10ml
Principi attivi
100 ml di soluzione contengono: Principi attivi: Feniramina maleato 0,30 g Tetrizolina cloridrato 0,05 g Per gli eccipienti v. par. 6.1
Eccipienti
Flacone multidose Acido borico; Borace; Benzalconio Cloruro; Acqua per preparazioni iniettabili. Contenitore monodose Acido borico; Borace; Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni terapeutiche
Negli stati allergici ed infiammatori della congiuntiva accompagnati da fotofobia, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo, dolore.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità verso i componenti del prodotto o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; in particolare verso xilometazolina, oximetazolina, tetrizolina. Glaucoma ad angolo stretto/chiuso o altre gravi malattie dell’occhio. Controindicato nei bambini al di sotto dei dodici anni. Generalmente controindicato durante la gravidanza e l’allattamento (v. par. 4.6). Controindicato nel contemporaneo trattamento con farmaci inibitori delle monoaminossidasi (tranilcipromina, fenelzina, pargilina) (v. par. 4.5).
Posologia
Instillare nell’occhio interessato 1-2 gocce 2-3 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate. Attenersi scrupolosamente alle dosi consigliate. Un dosaggio superiore del prodotto anche se assunto per via topica e per breve periodo di tempo può dar luogo ad effetti sistemici gravi.
Conservazione
Non conservare al di sopra dei 25° C.
Avvertenze
Il prodotto, pur presentando uno scarsissimo assorbimento sistemico, deve essere usato con cautela nei soggetti affetti da ipertensione, ipertiroidismo, disturbi cardiaci, ed iperglicemia (diabete). In caso del persistere o aggravarsi dei sintomi dopo breve periodo di trattamento invitare il paziente a consultare il medico. In ogni caso, il prodotto non deve essere impiegato per più di 4 giorni consecutivi, salvo diversa prescrizione medica, stante la possibilità che possano verificarsi in caso contrario, effetti indesiderati. Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per lunghi periodi a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. Infezioni, pus, corpi estranei nell’occhio, danni meccanici, chimici, da calore, richiedono l’intervento del medico. L’uso, specie se prolungato dei prodotti topici può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea. Poiché il prodotto, nella confezione flacone 10 ml, contiene il benzalconio cloruro come conservante che può dare origine a reazioni di sensibilizzazione e non deve essere applicato mentre si indossano lenti a contatto (nel caso di portatori di lenti a contatto, indossare le stesse solo 15 minuti dopo l’uso del prodotto). In questi casi è possibile utilizzare il contenitore monodose che non contiene conservanti.
Interazioni
FEXACTIV non deve essere usato in concomitanza con l’assunzione di farmaci inibitori della monoaminossidasi, poiché ciò può determinare l’insorgenza di gravi crisi ipertensive.
Effetti indesiderati
L’uso del prodotto può determinare talvolta dilatazione pupillare, effetti sistemici da assorbimento (ipertensione, disturbi cardiaci, iperglicemia), aumento della pressione endoculare, nausea, cefalea. Nei bambini se accidentalmente ingerito, il preparato può determinare sopore anche profondo, ed ipotonia. Raramente possono manifestarsi fenomeni di ipersensibilità. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire terapia idonea. Segnalazione di reazioni avverse sospette La segnalazione di reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette il continuo monitoraggio del bilancio beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: (http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili).
Sovradosaggio
Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per un lungo periodo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. L’ingestione accidentale del farmaco, specialmente nei bambini, può causare depressione del sistema nervoso centrale: sedazione spiccata (forte sonnolenza), coma. Se ciò accadesse, utilizzare lavanda gastrica e misure di supporto generale.
Gravidanza e allattamento
I dati relativi all’uso di feniramina maleato e tetrizolina cloridrato in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. A scopo precauzionale, è preferibile in gravidanza e durante l’allattamento, usare Fexactiv solo in caso di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
Un ml contiene 0,345 mg di ketotifene idrogeno fumarato corrispondente a 0,25 mg di ketotifene. Ogni goccia contiene 9,5 microgrammi di ketotifene fumarato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
EccipientiSodio ialuronato, Glicerolo (E 422), Idrossido di sodio (E 524), acqua depurata.
Indicazioni terapeuticheTrattamento sintomatico della congiuntivite allergica stagionale.
Controindicazioni/Effetti indesideratiIpersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
PosologiaPosologia Adulti, anziani e bambini (dai 3 anni in su): una goccia di KETAZED 0,25 mg/ml, collirio soluzione nel sacco congiuntivale due volte al giorno. Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia di KETAZED 0,25 mg/ml, collirio soluzione nei bambini di età compresa tra la nascita e i 3 anni non sono state ancora stabilite. Modo di somministrazione Per evitare la contaminazione non toccare alcuna superficie con la punta del contagocce.
ConservazioneNon conservare al di sopra di 25°C.
AvvertenzeNessuna avvertenza speciale o precauzione per l'uso.
InterazioniSe KETAZED 0,25 mg/ml, collirio soluzione viene utilizzato insieme ad altri farmaci oftalmici, deve essere osservato un intervallo di almeno 5 minuti tra la somministrazione dei due farmaci. L'uso di forme di dosaggio orale di ketotifene può potenziare l'effetto di depressivi del SNC, antistaminici e alcol. Sebbene ciò non sia stato osservato con il collirio di ketotifene fumarato, la possibilità di tali effetti non può essere esclusa.
Effetti indesideratiLe reazioni avverse sono classificate sotto la voce della frequenza, usando la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non noto (non può essere stimato sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilità. Disturbi del sistema nervoso. Non comuni: cefalea. Disturbi oculari. Comune: irritazione oculare, dolore oculare, cheratite puntata, erosione puntata dell’epitelio corneale; Non comune: visione offuscata (durante l'instillazione), secchezza oculare, disturbi delle palpebre, congiuntivite, fotofobia, sanguinamento congiuntivale. Disturbi gastrointestinali. Non comuni: bocca secca. Disturbi della pelle e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: eruzione cutanea, eczema, orticaria. Generali disturbi e condizioni del sito di somministrazione. Non comune: sonnolenza. Reazioni avverse al farmaco dall'esperienza post-marketing (Frequenza non nota): Durante il post-marketing sono stati osservati anche i seguenti eventi post-marketing: reazioni di ipersensibilità tra cui reazione allergica locale (principalmente dermatite da contatto, gonfiore oculare, prurito palpebrale ed edema), reazioni allergiche sistemiche tra cui gonfiore facciale/edema del viso (in alcuni casi associati a dermatite da contatto) ed esacerbazione di condizioni allergiche preesistenti come asma ed eczema. Segnalazione di sospette reazioni avverse La segnalazione di sospette reazioni avverse dopo l'autorizzazione del medicinale è importante. Consente un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli operatori sanitari sono invitati a segnalare qualsiasi sospetta reazione avversa tramite il sistema nazionale di segnalazione elencato nell'Appendice V.
SovradosaggioNon sono stati segnalati casi di sovradosaggio. L’assunzione orale del contenuto del flacone da 10 ml equivale a 2,5 mg di ketotifene, che è il 125% di una dose giornaliera orale raccomandata per un bambino di 3 anni. I risultati clinici non hanno mostrato segni o sintomi gravi dopo l'ingestione orale fino a 20 mg di ketotifene.
Gravidanza e allattamentoGravidanza Non ci sono dati sufficienti sull'uso di colliri ketotifene durante la gravidanza. Gli studi sugli animali che utilizzavano dosi orali tossiche per la madre hanno mostrato un aumento della mortalità pre e postnatale, ma nessuna teratogenicità. I livelli sistemici dopo somministrazione oculare sono molto più bassi rispetto a quelli dopo l'uso orale. Si consiglia cautela quando si prescrive a donne in gravidanza. Allattamento Sebbene i dati sugli animali dopo somministrazione orale mostrino escrezione nel latte materno, è improbabile che la somministrazione topica nell'uomo porti a quantità rilevabili nel latte materno. KETAZED 0,25 mg / ml, collirio, soluzione può essere utilizzata durante l'allattamento. Fertilità Non ci sono dati disponibili sull'effetto di ketotifene fumarato sulla fertilità nell'uomo.
Ketoftil 0,5mg/g Gel Oftalmico 10g
Principi attivi
Ketoftil 0,5 mg/ml collirio, soluzione 1 ml contengono 0,69 mg di ketotifene fumarato, pari a 0,5 mg di ketotifene. Ketoftil gel oculare 1 g contengono 0,69 mg di ketotifene fumarato, pari a 0,5 mg di ketotifene. Eccipiente con effetti noti Il flacone multidose e il gel oculare contengono benzalconio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Ketoftil 0,5 mg/ml collirio, soluzione (flacone multidose):Sorbitolo, benzalconio cloruro, TS- Polisaccaride e acqua per preparazioni iniettabili. Ketoftil 0,5 mg/ml collirio, soluzione (contenitori monodose):TS-Polisaccaride, sorbitolo e acqua per preparazioni iniettabili. KETOFTIL 0,5 mg/g gel oftalmico:Idrossietilcellulosa, sorbitolo, benzalconio cloruro e acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni terapeutiche
Congiuntiviti e cheratocongiuntiviti acute e croniche di natura allergica (primaverili, atopiche ed altre).
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al ketotifene o ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto o sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico. Generalmente controindicato in gravidanza (v. paragrafo 4.6).
Posologia
Ketoftil 0,5 mg/mlcollirio,soluzione:1 goccia nel sacco congiuntivale 2 o più volte al dì, secondo prescrizione medica. Ketoftil0,5 mg/g gel oftalmico: 1 goccia nel sacco congiuntivale 2 volte al dì.
Conservazione
Nessuna.
Avvertenze
Ketoftil collirio, soluzione (contenitori multidose) e Ketoftil gel Le formulazioni di Ketoftil collirio multidose e Ketoftil gel contengono benzalconio cloruro come conservante che potrebbe depositarsi sulle lenti a contatto morbide; pertanto Ketoftil non deve essere usato se il paziente indossa questo tipo di lenti. Le lenti devono essere rimosse prima dell’applicazione ed è necessario attendere 15 minuti prima di rimetterle. I prodotti contenenti benzalconio cloruro come conservante potrebbero decolorare le lenti a contatto morbide. Il benzalconio cloruro può causare irritazione oculare. Ketoftil, nelle sue diverse forme farmaceutiche, può determinare al momento dell’applicazione un leggero e fugace bruciore. Ketoftil gel oftalmico, per la natura dei suoi eccipienti, può causare al momento dell’applicazione un lieve e transitorio offuscamento visivo. Ketoftil collirio, soluzione e gel Nessuna particolare avvertenza.
Interazioni
Se Ketoftil viene utilizzato in concomitanza con altri medicamenti oculari, è necessario far intercorrere almeno 5 minuti tra un’applicazione e l’altra. La somministrazione orale di ketotifene può potenziare gli effetti dei medicinali depressivi sul SNC, degli antistaminici e dell’alcool. Anche se questi fenomeni non sono stati osservati con Ketoftil, la possibilità di tali effetti non può essere esclusa.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse provenienti da studi clinici (tabella 1) sono elencate in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi. All’interno di ogni classe per sistemi e organi, le reazioni avverse sono riportate in ordine di frequenza, con le reazioni più frequenti per prime. All’interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente per gravità. In aggiunta, la corrispondente categoria di frequenza per ogni reazione avversa è basata sulla seguente convenzione (CIOMS III): Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥ 1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000),non nota (la frequenza non puòessere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella1 Reazioni avverse
| Disturbi del sistema immunitario |
| Non comune: ipersensibilità |
| Patologie del sistema nervoso |
| Non comune: mal di testa |
| Patologie dell’occhio |
| Comune: irritazione oculare, dolore oculare, cheratite puntata, erosione puntata dell’epiteliocorneale |
| Non comune: visione offuscata, (durante l’instillazione), occhio secco, disturbi palpebrali, congiuntiviti, fotofobia, emorragia congiuntivale. |
| Patologie gastrointestinali |
| Non comune: secchezza della bocca |
| Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
| Non comune: rash, eczema, orticaria |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
| Non comune: sonnolenza |
Reazioni avverse dall’esperienzapost-marketing (frequenza non nota) Sono state osservate anche le seguenti reazioni avverse post-marketing: • reazioni di ipersensibilità incluse reazioni allergiche locali (in prevalenza dermatiti da contatto, gonfiore della zona oculare, prurito palpebrale ed edema) • reazioni allergiche sistemiche con inclusi gonfiore/edema facciale (in alcuni casi associate a dermatiti da contatto) • riacutizzazioni di condizioni allergiche pre-esistenti quali asma ed eczema. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Ketoftil multidose Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. L’assunzione orale di questo medicinale non è raccomandata. L’ingestione per via orale del contenuto del flacone multidose da 10 ml o del tubo è equivalente a 5 mg di ketotifene (la dose giornaliera raccomandata per i bambini al di sopra dei 3 anni è di 2 mg). I risultati clinici non hanno indicato segni o sintomi gravi dopo l’ingestione di una dose fino a 20 mg di ketotifene. Ketoftil monodose Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. L’assunzione orale del contenuto del contenitore monodose è equivalente a 0,25 mg di ketotifene (la dose giornaliera raccomandata per i bambini al di sopra dei 3 anni è di 2 mg). I risultati clinici non hanno indicato segni o sintomi gravi dopo l’ingestione di una dose fino a 20 mg di ketotifene.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non sono disponibili dati sull’uso di ketotifene in gravidanza. Studi su animali con dosi orali tossiche hanno mostrato un incremento della mortalitàpre- e postnatale, ma non hanno evidenziato effetti teratogeni. I livelli sistemici di ketotifene dopo l’applicazione oftalmica sono molto più bassi di quelli raggiunti dopo somministrazione orale. Si dovrebbe comunque usare cautela nel prescrivere questo medicinale a donne in gravidanza. Allattamento Anche se i dati di studi su animali dopo somministrazione orale dimostrano l’escrezione del principio attivo nel latte materno, è improbabile che la somministrazione topica nella donna possa produrre quantità di principio attivo rilevabili nel latte materno. Ketoftil puòessere usato durante l’allattamento. Fertilità Non sono disponibili dati relativi agli effetti del ketotifene fumarato sulla fertilità negli esseri umani.
Fexactiv Collirio 10 Flaconcini 0,5ml
Principi attivi
100 ml di soluzione contengono: Principi attivi: Feniramina maleato 0,30 g Tetrizolina cloridrato 0,05 g Per gli eccipienti v. par. 6.1
Eccipienti
Flacone multidose Acido borico; Borace; Benzalconio Cloruro; Acqua per preparazioni iniettabili. Contenitore monodose Acido borico; Borace; Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni terapeutiche
Negli stati allergici ed infiammatori della congiuntiva accompagnati da fotofobia, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo, dolore.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità verso i componenti del prodotto o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; in particolare verso xilometazolina, oximetazolina, tetrizolina. Glaucoma ad angolo stretto/chiuso o altre gravi malattie dell’occhio. Controindicato nei bambini al di sotto dei dodici anni. Generalmente controindicato durante la gravidanza e l’allattamento (v. par. 4.6). Controindicato nel contemporaneo trattamento con farmaci inibitori delle monoaminossidasi (tranilcipromina, fenelzina, pargilina) (v. par. 4.5).
Posologia
Instillare nell’occhio interessato 1-2 gocce 2-3 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate. Attenersi scrupolosamente alle dosi consigliate. Un dosaggio superiore del prodotto anche se assunto per via topica e per breve periodo di tempo può dar luogo ad effetti sistemici gravi.
Conservazione
Non conservare al di sopra dei 25° C.
Avvertenze
Il prodotto, pur presentando uno scarsissimo assorbimento sistemico, deve essere usato con cautela nei soggetti affetti da ipertensione, ipertiroidismo, disturbi cardiaci, ed iperglicemia (diabete). In caso del persistere o aggravarsi dei sintomi dopo breve periodo di trattamento invitare il paziente a consultare il medico. In ogni caso, il prodotto non deve essere impiegato per più di 4 giorni consecutivi, salvo diversa prescrizione medica, stante la possibilità che possano verificarsi in caso contrario, effetti indesiderati. Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per lunghi periodi a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. Infezioni, pus, corpi estranei nell’occhio, danni meccanici, chimici, da calore, richiedono l’intervento del medico. L’uso, specie se prolungato dei prodotti topici può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea. Poiché il prodotto, nella confezione flacone 10 ml, contiene il benzalconio cloruro come conservante che può dare origine a reazioni di sensibilizzazione e non deve essere applicato mentre si indossano lenti a contatto (nel caso di portatori di lenti a contatto, indossare le stesse solo 15 minuti dopo l’uso del prodotto). In questi casi è possibile utilizzare il contenitore monodose che non contiene conservanti.
Interazioni
FEXACTIV non deve essere usato in concomitanza con l’assunzione di farmaci inibitori della monoaminossidasi, poiché ciò può determinare l’insorgenza di gravi crisi ipertensive.
Effetti indesiderati
L’uso del prodotto può determinare talvolta dilatazione pupillare, effetti sistemici da assorbimento (ipertensione, disturbi cardiaci, iperglicemia), aumento della pressione endoculare, nausea, cefalea. Nei bambini se accidentalmente ingerito, il preparato può determinare sopore anche profondo, ed ipotonia. Raramente possono manifestarsi fenomeni di ipersensibilità. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire terapia idonea. Segnalazione di reazioni avverse sospette La segnalazione di reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette il continuo monitoraggio del bilancio beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: (http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili).
Sovradosaggio
Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per un lungo periodo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. L’ingestione accidentale del farmaco, specialmente nei bambini, può causare depressione del sistema nervoso centrale: sedazione spiccata (forte sonnolenza), coma. Se ciò accadesse, utilizzare lavanda gastrica e misure di supporto generale.
Gravidanza e allattamento
I dati relativi all’uso di feniramina maleato e tetrizolina cloridrato in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. A scopo precauzionale, è preferibile in gravidanza e durante l’allattamento, usare Fexactiv solo in caso di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
RELUVIZ Collirio monodose
Congiuntivite allergica stagionale.
Principi attivi
Un ml contiene 0,345 mg di ketotifene idrogeno fumarato corrispondente a 0,25 mg di ketotifene. Eccipiente con effetti noti: Questo medicinale nel contenitore multidose contiene 0,05 mg/ml di benzalconio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Collirio multidose: Glicerolo; Sodio idrossido (per la regolazione del pH); Acqua per preparazioni iniettabili; Benzalconio cloruro. Collirio monodose: Glicerolo; Sodio idrossido (per la regolazione del pH); Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento sintomatico della congiuntivite allergica stagionale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia. Adulti, anziani e bambini (oltre i 3 anni): Una goccia di Reluviz nel sacco congiuntivale due volte al giorno. Bambini: L’uso di Reluviz non è raccomandato nei bambini di età uguale o inferiore ai 3 anni per la mancanza di dati clinici. Modo di somministrazione: Uso oftalmico. Flacone multidose. Il paziente dovrebbe essere istruito a: 1. Lavarsi accuratamente le mani prima di utilizzare il prodotto. 2. Avvicinare l’estremità del contagocce all’occhio, eventualmente aiutandosi con lo specchio, evitando di toccarsi l’occhio o la palpebra o qualunque superficie con la punta del contagocce per evitare di contaminare la soluzione. 3. Instillare una goccia nell’occhio, guardando verso l’alto e abbassando leggermente la palpebra inferiore, fino a formare una “tasca” tra la palpebra e l’occhio. 4. Chiudere le palpebre e operare l’occlusione nasolacrimale per 1-2 minuti. Ciò contribuirà a ridurre l’assorbimento sistemico. 5. Lavarsi le mani prima di ripetere la procedura per il secondo occhio se il collirio deve essere usato in entrambi gli occhi. 6. Chiudere saldamente il tappo dopo l’uso. Contenitore monodose. Il paziente dovrebbe essere istruito a: 1. Lavarsi accuratamente le mani prima di utilizzare il prodotto. 2. Aprire la bustina di alluminio che contiene una striscia (strip) di 5 contenitori monodose e separarne uno per l’uso. 3. Aprire il contenitore, ruotando completamente il cappuccio facendo un giro di 360°. 4 Inclinare il capo all’indietro e abbassare delicatamente con un dito la palpebra inferiore così da formare una tasca tra la palpebra e l’occhio. 5. Posizionare la punta del contenitore monodose vicino all’occhio, senza toccarlo per applicare una goccia di soluzione. 6. Chiudere le palpebre e operare l’occlusione nasolacrimale per 1-2 minuti. Ciò contribuirà a ridurre l’assorbimento sistemico. 7. Lavarsi le mani prima di ripetere la procedura per il secondo occhio se il collirio deve essere usato in entrambi gli occhi. Reluviz monodose non contiene conservanti, una volta aperto, deve essere gettato dopo l’uso anche in caso di utilizzo parziale. Se una goccia non entra nell’occhio, ripetere l’operazione.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione di conservazione particolare. Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Avvertenze
Nessuna particolare precauzione. Si rivolga a medico o al farmacista prima di prendere questo medicinale. Bambini e adolescenti: Questo medicinale non deve essere somministrato nei neonati e nei bambini di età inferiore ai 3 anni, per la mancanza di dati clinici. Reluviz collirio in flacone multidose contiene benzalconio cloruro: Reluviz collirio in flacone multidose contiene il conservante benzalconio cloruro che può essere assorbito dalle lenti a contatto morbide e può portare al cambiamento del loro colore. Pertanto Reluviz collirio in flacone multidose non deve essere usato se il paziente indossa questo tipo di lenti. Le lenti devono essere rimosse prima dell’applicazione ed è necessario attendere 15 minuti prima di rimetterle. Il benzalconio cloruro può causare irritazione oculare, secchezza oculare, alterazione del film e della superficie corneale. Da usare con cautela nei pazienti con secchezza oculare e con compromissione della cornea. I pazienti devono essere monitorati in caso di uso prolungato.
Interazioni
Se Reluviz è usato in concomitanza con altri medicamenti oculari, si devono far intercorrere almeno 5 minuti tra l’applicazione dei due medicinali. La somministrazione orale di ketotifene può potenziare gli effetti dei farmaci depressivi sul SNC, degli antistaminici e dell'alcool. Anche se questi fenomeni non sono stati osservati con colliri contenenti ketotifene, la possibilità di tali effetti non può essere esclusa.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza usando la seguente convenzione: molto comune: (≥1/10), comune: (≥1/100 a <1/10), non comune: (≥1/1.000 a <1/100), raro: (≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10000), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario. Non comune: Ipersensibilità. Patologie del sistema nervoso. Non comune: Cefalea. Patologie dell’occhio. Comune: Irritazione oculare, dolore oculare, cheratite puntata, erosione puntata dell’epitelio corneale; non comune: Visione offuscata (durante l'instillazione), secchezza oculare, disturbo delle palpebre, congiuntiviti, fotofobia, emorragia congiuntivale. Patologie gastrointestinali. Non comune: secchezza delle fauci. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea, eczema, orticaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: Sonnolenza. Reazioni avverse provenienti dall'esperienza post-marketing (frequenza non nota). Sono stati osservati i seguenti eventi post-marketing: - reazioni di ipersensibilità incluse reazioni allergiche locali (per lo più dermatite da contatto, tumefazione degli occhi, prurito ed edema delle palpebre), reazioni allergiche sistemiche, tra cui gonfiore / edema del viso (in alcuni casi associata a dermatite da contatto) ed esacerbazione di condizioni allergiche preesistenti, come l'asma e l'eczema; - capogiri. Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. L'assunzione orale del contenuto di un flacone da 5 ml è equivalente a 1,25 mg di ketotifene, pari al 60% di una dose orale giornaliera raccomandata per un bambino di 3 anni. I risultati clinici non hanno indicato segni o sintomi gravi dopo l'ingestione di una dose fino a 20 mg di ketotifene.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Non ci sono o ci sono dati limitati sull'uso del ketotifene collirio in gravidanza. Studi animali con dosi orali tossiche, hanno mostrato un incremento della mortalità pre- e post-natale, ma non hanno evidenziato effetti teratogeni. I livelli sistemici dopo somministrazione oculare sono molto inferiori di quelli dopo uso orale. Come misura precauzionale, è preferibile evitare l'uso di Reluviz durante la gravidanza. Allattamento: Anche se i dati di studi su animali dopo somministrazione orale dimostrano l'escrezione nel latte materno, è improbabile che la somministrazione topica di ketotifene nella donna possa produrre quantità rilevabili nel latte materno. Reluviz collirio può essere usato durante l’allattamento. Fertilità: Non ci sono dati disponibili sull’effetto del ketotifene idrogeno fumarato sulla fertilità.
Principi attivi
100 ml di soluzione contengono: Principio attivo: sodio cromoglicato 2 g. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Sodio cloruro (isotonizzante), acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento preventivo di forme allergiche oculari quali congiuntivite allergica e cheratocongiuntivite primaverile.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Instillare una o due gocce del collirio nel sacco congiuntivale inferiore di ogni occhio 4 volte al giorno. Quando possibile, il trattamento va iniziato prima dell’esposizione allo stimolo allergico e continuato con regolarità durante tutto il periodo di esposizione o comunque fino alla remissione della sintomatologia. Modo di somministrazione Ogni contenitore contiene una quantità di collirio sufficiente per un solo trattamento di entrambi gli occhi. Aprire la bustina. Staccare con cautela un contenitore monodose. Richiudere accuratamente la bustina contenente i rimanenti contenitori monodose ripiegando i lembi del lato aperto. Aprire il contenitore monodose facendo ruotare la parte superiore piatta. Instillare la soluzione negli occhi e gettare il contenitore dopo l’uso.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore a +25° C. Conservare nell’imballaggio esterno. Proteggere dalla luce diretta del sole.
Avvertenze
Evitare di toccare l’occhio con il beccuccio del contenitore. Il collirio è presentato in contenitori monodose sterili e non contiene conservanti; pertanto può essere usato anche da pazienti portatori di lenti a contatto. Ogni microflacone deve essere eliminato dopo l’uso.
Interazioni
Non sono note interazioni con altri medicamenti. Nel caso di trattamento concomitante con altro collirio, lasciare 15 minuti d’intervallo tra le instillazioni dei due diversi farmaci.
Effetti indesiderati
L’instillazione del collirio può talvolta provocare localmente bruciore e/o prurito transitori. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Non sono stati segnalati a tutt’oggi casi di sovradosaggio e, dato lo scarso assorbimento del sodio cromoglicato, è estremamente improbabile che possano verificarsi.
Gravidanza e allattamento
La somministrazione durante il primo trimestre di gravidanza deve essere limitata ai casi di effettiva necessità. Gli studi condotti sugli animali hanno evidenziato che il sodio cromoglicato difficilmente si ritrova nel latte materno. Non sono riportati dalla letteratura scientifica effetti indesiderati sui bambini allattati al seno.
Fenistil 1mg/ml Gocce Orali 20ml
Principi attivi
Fenistil gocce orali, soluzione 1 ml di soluzione contiene: principio attivo dimetindene maleato 1 mg. Fenistil compresse rivestite Ogni compressa rivestita contiene: principio attivo dimetindene maleato mg 1. Eccipienti con effetti noti: lattosio, saccarosio, amido di frumento. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti
Fenistil gocce orali Sodio fosfato dibasico dodecaidrato; glicole propilenico; acido benzoico; disodio edetato; acido citrico monoidrato; saccarina sodica; acqua depurata. Fenistil compresse rivestite Lattosio, amido di frumento, magnesio stearato, talco, saccarosio, calcio carbonato, gomma arabica, titanio diossido, macrogol.
Indicazioni terapeutiche
• Trattamento sintomatico del prurito di varie origini • Trattamento sintomatico delle allergie medicamentose ed alimentari
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Glaucoma, ipertrofia prostatica, ostruzioni del collo vescicale, stenosi piloriche, duodenali o di altri tratti dell’apparato gastroenterico ed urogenitale. Asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva. Malattie cardiovascolari e ipertensione. Ipertiroidismo. Epilessia. Concomitante trattamento con inibitori delle monoaminossidasi. Gravidanza ed allattamento. Neonati di età inferiore ad 1 mese, in particolare neonati prematuri. Nei bambini al di sotto dei 12 anni utilizzare il medicinale solo dietro prescrizione medica.
Posologia
Adulti e bambini oltre i 12 anni di età: La dose giornaliera raccomandata è di 3–6 mg di dimetindene maleato al giorno, suddivisa in tre somministrazioni. Ciò corrisponde alla somministrazione di: • 1 mg/ml gocce: 20–40 gocce 3 volte al giorno • 1 mg compresse rivestite: 1–2 compresse rivestite 3 volte al giorno Nei pazienti che presentano una tendenza alla sonnolenza, si prescrivano 2 compresse rivestite (o 40 gocce) alla sera, prima di coricarsi ed 1 compressa rivestita (o 20 gocce) durante la prima colazione. Nei casi gravi questa dose può essere aumentata ad 1 compressa 3 volte al giorno. Bambini Nei bambini al di sotto dei 12 anni utilizzare il medicinale solo dietro prescrizione medica. La dose giornaliera raccomandata è di 0,1 mg/kg di peso corporeo/giorno, cioè 2 gocce per kg di peso corporeo al giorno, divise in tre somministrazioni giornaliere. 20 gocce = 1 ml = 1 mg di dimetindene maleato. Fenistil gocce non deve essere sottoposto a temperature elevate: aggiungere le gocce nel biberon all’ultimo istante, quando il contenuto è tiepido. Se il bambino è in grado di mangiare col cucchiaio, somministrare le gocce non diluite in un cucchiaino da caffè. Il loro sapore è gradevole. Anziani: La sicurezza e l’efficacia del dimetindene in pazienti di età superiore ai 65 anni non sono state valutate in modo sistematico.
Conservazione
Fenistil compresse rivestite: conservare nel contenitore originale. Fenistil gocce orali: conservare a temperatura inferiore ai 25°C. Tenere il flacone nell’astuccio per proteggere il medicinale dalla luce.
Avvertenze
Usare con cautela nei pazienti affetti da gravi malattie epatiche. Gli antistaminici possono causare fotosensibilizzazione: dopo la somministrazione del medicinale evitare l’esposizione alla luce solare. Popolazione pediatrica Particolare attenzione va posta nel determinare la dose nei bambini e negli anziani. Nei bambini al di sotto dei 12 anni utilizzare il medicinale solo dietro prescrizione medica. Si raccomanda prudenza in caso di somministrazione di qualsiasi antistaminico a bambini di età inferiore ad 1 anno: l’effetto sedativo può essere associato ad episodi di apnea durante il sonno. Nei bambini più piccoli, è stato riportato che gli antistaminici possono indurre eccitabilità. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Fenistil compresse contiene • lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere questo medicinale. • saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio–galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. • amido di frumento: l’amido di frumento può contenere tracce di glutine, ma solo in tracce, ed è quindi considerato sicuro per le popolazioni affette da morbo celiaco. (Il glutine nell’amido di frumento è rilevato dal saggio delle proteine totali descritto nella monografia della Farmacopea Europea).
Interazioni
L’effetto sul sistema nervoso centrale di farmaci depressori del sistema nervoso centrale (come tranquillanti, analgesici oppioidi, anticonvulsivanti, antistaminici, antiemetici, antipsicotici, ansiolitici, ipnotici, scopolamina e alcool) può essere rafforzato dal dimetindene maleato. Ciò può causare conseguenze indesiderabili che potrebbero mettere in pericolo la vita. Gli antidepressivi triciclici e gli anticolinergici (ad es. broncodilatatori, antispastici gastrointestinali, midriatici, antimuscarinici urologici) possono esplicare un effetto antimuscarinico additivo con quello degli antistaminici, aumentando il rischio di un aggravamento del glaucoma o della ritenzione urinaria. Per minimizzare la depressione del SNC e il possibile potenziamento, la contemporanea somministrazione di procarbazina e antistaminici deve essere usata con cautela. L’uso degli antistaminici può mascherare i primi segni di ototossicità di alcuni antibiotici e può ridurre la durata d’azione degli anticoagulanti orali.
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Gli effetti indesiderati includono sonnolenza, specialmente, all’inizio del trattamento. In casi molto rari, possono verificarsi reazioni allergiche. Tabella delle reazioni avverse Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito in base al sistema organi classi e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), o non noto (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
| Classificazione per sistemi e organi Frequenza | Evento avverso |
| Disturbi del sistema immunitario | |
| Molto raro | Eruzioni cutanee |
| Fotosensibilizzazione | |
| Reazioni anafilattoidi (inclusi edema al viso, edema faringeo e dispnea) | |
| Disturbi psichiatrici | |
| Raro | Agitazione |
| Molto raro | Segni di eccitazione (quali euforia, tremore, insonnia, convulsioni) |
| Patologie del sistema nervoso | |
| Molto comune | Faticabilità |
| Comune | Sonnolenza |
| Nervosismo | |
| Raro | Cefalea |
| Vertigini | |
| Molto raro | Sedazione |
| Astenia | |
| Disturbi della coordinazione | |
| Disturbi della visione | |
| Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
| Molto raro | Secchezza del naso |
| Riduzione e ispessimento della secrezione bronchiale accompagnati da senso di oppressione toracica e difficoltà respiratoria | |
| Patologie gastrointestinali | |
| Raro | Disturbi gastrointestinali |
| Nausea | |
| Secchezza della bocca e della gola | |
| Molto raro | Anoressia |
| Vomito | |
| Diarrea o stipsi | |
| Patologie renali e urinarie | |
| Molto raro | Difficoltà nella minzione |
| Ritenzione urinaria | |
Si possono verificare inoltre: Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Casi isolati di edema, rash cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: Spasmo muscolare. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Sintomi In caso di sovradosaggio, come per altri antistaminici H1 si possono manifestare i seguenti sintomi: depressione del sistema nervoso centrale con sonnolenza (soprattutto negli adulti), stimolazione del sistema nervoso centrale ed effetti anticolinergici (specialmente nei bambini) con eccitazione, atassia, allucinazioni, tremori, convulsioni, spasmi tonico–clonici, midriasi, secchezza delle fauci, vampate di calore al volto, ritenzione urinaria e febbre. Può comparire, inoltre, ipotensione. In fase terminale si può avere coma ingravescente con collasso cardiorespiratorio e morte. Non è stato segnalato alcun esito letale in seguito a sovradosaggio di Fenistil. Gestione Non esiste un antidoto specifico in caso di sovradosaggio di antistaminici; si devono attuare le usuali misure di emergenza: induzione del vomito, lavanda gastrica se non si è riusciti a provocare il vomito, somministrazione di carbone attivo, lassativi salini e le usuali misure di supporto cardio–respiratorio. Non si somministrino stimolanti; farmaci vasopressori possono venire impiegati per trattare l’ipotensione.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza La sicurezza d’impiego durante la gravidanza non è stata valutata nell’uomo. Fenistil è controindicato in gravidanza. Allattamento E’ ragionevole supporre che il dimetindene maleato possa essere escreto nel latte materno. L’uso di Fenistil è controindicatodurante l’allattamento al seno. Fertilità Non sono stati osservati effetti sulla fertilità in studi su animali.
Visustrin Collirio 0,1% 10 ml
Principi attivi
10 ml di collirio contengono: Principio attivo: tetrizolina cloridrato 10 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Eccipienti: acido borico; sodio cloruro; borace; benzalconio cloruro; sodio edetato; acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Iperemie, pruriti, bruciori, edema congiuntivale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. VISUSTRIN non deve essere usato da soggetti con glaucoma o con altre gravi malattie dell’ occhio e nei bambini sotto i tre anni.
Posologia
Posologia Applicare 2 gocce in ogni occhio due o tre volte al giorno. Non superare le dosi consigliate.
Conservazione
Da conservarsi a temperatura non superiore a 25 °C.
Avvertenze
In caso di persistenza o aggravamento dei sintomi dopo breve periodo di trattamento, consultare il medico; in ogni caso, il prodotto non deve essere impiegato per più di quattro giorni consecutivi, stante la possibilità che possano verificarsi, in caso contrario, effetti indesiderati. Infezioni, pus, corpi estranei nell’ occhio, danni meccanici, chimici, da calore, richiedono l’attenzione del medico. Il prodotto, pur presentando uno scarso assorbimento sistemico, deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da ipertensione, ipertiroidismo, disturbi cardiaci e iperglicemia (diabete) e nei soggetti in corso di trattamento con farmaci antidepressivi. Per chi svolge attività sportiva: l’uso del farmaco senza necessità costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti–doping. Può causare irritazione agli occhi. Evitare il contatto con lenti a contatto morbide. Togliere le lenti a contatto prima dell’applicazione e attendere almeno 15 minuti prima di riapplicarle. E’ nota l’azione decolorante nei confronti delle lenti a contatto morbide. Attenersi con scrupolo alle dosi consigliate. Il prodotto se accidentalmente ingerito o se impiegato per un lungo periodo a dosi eccessive può determinare fenomeni tossici. Non ottenendo sollievo entro le 48 ore dall’ inizio del trattamento, sospendere l’uso ed effettuare un accurato esame oftalmologico. Popolazione pediatrica VISUSTRIN va tenuto lontano dalla portata dei bambini poichè l’ingestione accidentale può provocare sedazione spiccata. La sicurezza e l’efficacia nei bambini non sono state accertate. L’uso nei bambini al di sopra dei tre anni di età deve essere valutata dal medico.
Interazioni
Non note.
Effetti indesiderati
L’uso di VISUSTRIN può determinare talvolta dilatazione pupillare, effetti sistemici di assorbimento (ipertensione, disturbi cardiaci, iperglicemia), aumento della pressione endoculare, nausea, cefalea. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio, sospendere il trattamento e iniziare idonea terapia.
Gravidanza e allattamento
Nelle donne in stato di gravidanza o durante l’allattamento il medicinale va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
Una compressa rivestita con film contiene 10 mg di cetirizina dicloridrato Eccipienti: una compressa rivestita con film contiene 52,30 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
EccipientiCellulosa microcristallina Lattosio monoidrato Silice anidra colloidale Magnesio stearato. Rivestimento: opadry II bianco (costituito da ipromellosa, titanio diossido (E171), polidestrosio (E1200), talco, maltodestrina, trigliceridi a catena media)
Indicazioni terapeuticheAdulti e pazienti pediatrici a partire da 6 anni di età: – Cetirizina è indicata per il trattamento dei sintomi nasali e oculari della rinite allergica stagionale e perenne. – Cetirizina è indicata per il trattamento sintomatico dell’orticaria cronica idiopatica.
Controindicazioni/Effetti indesideratiStoria di ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti, all’idrossizina o a qualunque derivato della piperazina. Pazienti con grave insufficienza renale con clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min.
PosologiaBambini di età compresa tra 6 e 12 anni: 5 mg due volte al giorno (mezza compressa due volte al giorno). Adulti e ragazzi di età superiore ai 12 anni: 10 mg una volta al giorno (1 compressa). Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido. Pazienti anziani: sulla base dei dati disponibili, nei soggetti anziani con funzionalità renale normale non risulta necessaria alcuna riduzione della dose. Pazienti con insufficienza renale di grado da moderato a grave: non sono disponibili dati che documentino il rapporto efficacia/sicurezza nei pazienti con insufficienza renale. Poiché la cetirizina è prevalentemente escreta per via renale (vedere paragrafo 5.2), nei casi in cui non possono essere utilizzati trattamenti alternativi, gli intervalli tra le dosi devono essere personalizzati in base alla funzionalità renale. Fare riferimento alla seguente tabella e adattare la dose come indicato. Per utilizzare tale tabella posologica, è necessario avere una stima della clearance della creatinina (CLcr) del paziente espressa in ml/min. La CLcr (ml/min) può essere ricavata partendo dal valore della creatinina sierica (mg/dl) usando la seguente formula:
| CLcr = | [140 – età(anni) x peso (kg)] | (x 0,85 nelle donne) |
| 72 x creatinina sierica (mg/dl) |
| Gruppo | Clearance della creatinina (ml/min) | Dosaggio e frequenza |
| Normale | ≥ 80 | 10 mg una volta al giorno |
| Lieve | 50–79 | 10 mg una volta al giorno |
| Moderata | 30–49 | 5 mg una volta al giorno |
| Grave | <30 | 5 mg una volta ogni 2 giorni |
| Malattia renale all’ultimo stadio – Pazienti in dialisi | <10 | Controindicata |
Questo farmaco non richiede alcuna speciale condizione per la conservazione.
AvvertenzeAlle dosi terapeutiche, non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative con alcool (per livelli ematici di alcool di 0,5 g/l). Tuttavia, si raccomanda cautela in caso di assunzione concomitante di alcool. Deve essere prestata cautela nei pazienti con fattori predisponenti alla ritenzione urinaria (es: lesione del midollo spinale, iperplasia prostatica) poiché la cetirizina può aumentare il rischio di ritenzione urinaria. Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e nei pazienti a rischio di convulsioni. Popolazione pediatrica L’uso della formulazione in compresse rivestite con film non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 6 anni, poiché questa formulazione non consente un appropriato adattamento della dose. I test cutanei per l’allergia sono inibiti dagli antistaminici ed è richiesto un periodo di wash–out (di 3 giorni) prima di effettuarli. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.
InterazioniPer il profilo farmacocinetico, farmacodinamico e di tollerabilità della cetirizina, non sono previste interazioni con questo antistaminico. Negli studi di interazione farmaco–farmaco, in effetti, non sono state riportate né interazioni farmacodinamiche né interazioni farmacocinetiche significative, in particolare con pseudoefedrina o teofillina (400 mg/die). Il grado di assorbimento della cetirizina non viene ridotto dall’assunzione di cibo, sebbene la percentuale di assorbimento sia diminuita.
Effetti indesideratiStudi clinici hanno mostrato che la cetirizina al dosaggio raccomandato ha effetti indesiderati minori a livello del SNC, che includono sonnolenza, affaticamento, capogiri e cefalea. In qualche caso, è stata riportata stimolazione paradossa del SNC.Benché la cetirizina sia un inibitore selettivo dei recettori H1 periferici e sia relativamente priva di attività anticolinergica, sono stati segnalati rari casi di difficoltà nella minzione, disturbi dell’accomodazione dell’occhio e secchezza della bocca. Sono stati segnalati casi di funzionalità epatica anormale con innalzamento degli enzimi epatici accompagnato da bilirubina elevata, la maggior parte dei quali risolti a seguito di interruzione del trattamento con cetirizina dicloridrato. Sperimentazioni cliniche Nell’ambito di sperimentazioni cliniche controllate in doppio cieco o di studi di farmacologia clinica, nei quali sono stati confrontati cetirizina verso placebo o altri antistaminici al dosaggio raccomandato (10 mg al giorno per la cetirizina), per le quali sono disponibili dati quantitativi di sicurezza, sono stati trattati con cetirizina più di 3200 soggetti. In base a questi dati, nell’ambito di sperimentazioni controllate verso placebo sono stati segnalati i seguenti eventi avversi con una incidenza pari o superiore all’1,0% con cetirizina 10 mg:
| Eventi avversi (WHO–ART) | Cetirizina 10 mg (n=3260) | Placebo (n=3061) |
| Organismo nel suo insieme – patologie generali | ||
| Affaticamento | 1,63% | 0,95% |
| Patologie del sistema nervoso centrale e periferico | ||
| Capogiri | 1,10% | 0,98% |
| Cefalea | 7,42% | 8,07% |
| Patologie del sistema gastro–intestinale | ||
| Dolore addominale | 0,98% | 1,08% |
| Bocca secca | 2,09% | 0,82% |
| Nausea | 1,07% | 1,14% |
| Disturbi psichiatrici | ||
| Sonnolenza | 9,63% | 5,00% |
| Patologie del sistema respiratorio | ||
| Faringite | 1,29% | 1,34% |
| Reazioni avverse (WHO–ART) | Cetirizina (n=1656) | Placebo (n=1294) |
| Patologie del sistema gastro–intestinale | ||
| Diarrea | 1,0% | 0,6% |
| Disturbi psichiatrici | ||
| Sonnolenza | 1,8% | 1,4% |
| Patologie del sistema respiratorio | ||
| Rinite | 1,4% | 1,1% |
| Organismo nel suo insieme – patologie generali | ||
| Affaticamento | 1,0% | 0,3% |
Sintomi I sintomi osservati a seguito di un sovradosaggio di cetirizina sono principalmente associati ad effetti a carico del sistema nervoso centrale o ad effetti che potrebbero suggerire un’attività anticolinergica. A seguito di assunzione di una dose pari ad almeno 5 volte la dose giornaliera raccomandata sono stati segnalati i seguenti eventi avversi: confusione, diarrea, capogiri, affaticamento, cefalea, malessere, midriasi, prurito, irrequietezza, sedazione, sonnolenza, stupore, tachicardia, tremore e ritenzione urinaria. Trattamento Non è noto uno specifico antidoto alla cetirizina. In caso di sovradosaggio, si raccomanda un trattamento sintomatico o di supporto. A seguito di recente ingestione, si consiglia la lavanda gastrica. Cetirizina non viene efficacemente rimossa per dialisi.
Gravidanza e allattamentoGravidanza Per cetirizina sono disponibili pochissimi dati clinici su gravidanze esposte al trattamento. Studi sugli animali non mostrano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo post–natale. La prescrizione a donne in gravidanza deve essere effettuata con cautela. Allattamento Cetirizina è escreta nel latte materno a concentrazioni che rappresentano dal 25% al 90% di quelle misurate nel plasma, a seconda del tempo di campionamento dopo la somministrazione. Pertanto la prescrizione a donne che allattano deve essere effettuata con cautela.
100 ml di soluzione contengono: Principi attivi: Feniramina maleato 0,30 g Tetrizolina cloridrato 0,05 g Per gli eccipienti v. par. 6.1
EccipientiFlacone multidose Acido borico; Borace; Benzalconio Cloruro; Acqua per preparazioni iniettabili. Contenitore monodose Acido borico; Borace; Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni terapeuticheNegli stati allergici ed infiammatori della congiuntiva accompagnati da fotofobia, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo, dolore.
Controindicazioni/Effetti indesideratiIpersensibilità verso i componenti del prodotto o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; in particolare verso xilometazolina, oximetazolina, tetrizolina. Glaucoma ad angolo stretto/chiuso o altre gravi malattie dell’occhio. Controindicato nei bambini al di sotto dei dodici anni. Generalmente controindicato durante la gravidanza e l’allattamento (v. par. 4.6). Controindicato nel contemporaneo trattamento con farmaci inibitori delle monoaminossidasi (tranilcipromina, fenelzina, pargilina) (v. par. 4.5).
PosologiaInstillare nell’occhio interessato 1-2 gocce 2-3 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate. Attenersi scrupolosamente alle dosi consigliate. Un dosaggio superiore del prodotto anche se assunto per via topica e per breve periodo di tempo può dar luogo ad effetti sistemici gravi.
ConservazioneNon conservare al di sopra dei 25° C.
AvvertenzeIl prodotto, pur presentando uno scarsissimo assorbimento sistemico, deve essere usato con cautela nei soggetti affetti da ipertensione, ipertiroidismo, disturbi cardiaci, ed iperglicemia (diabete). In caso del persistere o aggravarsi dei sintomi dopo breve periodo di trattamento invitare il paziente a consultare il medico. In ogni caso, il prodotto non deve essere impiegato per più di 4 giorni consecutivi, salvo diversa prescrizione medica, stante la possibilità che possano verificarsi in caso contrario, effetti indesiderati. Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per lunghi periodi a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. Infezioni, pus, corpi estranei nell’occhio, danni meccanici, chimici, da calore, richiedono l’intervento del medico. L’uso, specie se prolungato dei prodotti topici può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea. Poiché il prodotto, nella confezione flacone 10 ml, contiene il benzalconio cloruro come conservante che può dare origine a reazioni di sensibilizzazione e non deve essere applicato mentre si indossano lenti a contatto (nel caso di portatori di lenti a contatto, indossare le stesse solo 15 minuti dopo l’uso del prodotto). In questi casi è possibile utilizzare il contenitore monodose che non contiene conservanti.
InterazioniOCTILIA ALLERGIA E INFIAMMAZIONE non deve essere usato in concomitanza con l’assunzione di farmaci inibitori della monoaminossidasi, poiché ciò può determinare l’insorgenza di gravi crisi ipertensive.
Effetti indesideratiL’uso del prodotto può determinare talvolta dilatazione pupillare, effetti sistemici da assorbimento (ipertensione, disturbi cardiaci, iperglicemia), aumento della pressione endoculare, nausea, cefalea. Nei bambini se accidentalmente ingerito, il preparato può determinare sopore anche profondo, ed ipotonia. Raramente possono manifestarsi fenomeni di ipersensibilità. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire terapia idonea. Segnalazione di reazioni avverse sospette La segnalazione di reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette il continuo monitoraggio del bilancio beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: (http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili).
SovradosaggioIl prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per un lungo periodo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici. L’ingestione accidentale del farmaco, specialmente nei bambini, può causare depressione del sistema nervoso centrale: sedazione spiccata (forte sonnolenza), coma. Se ciò accadesse, utilizzare lavanda gastrica e misure di supporto generale.
Gravidanza e allattamentoI dati relativi all’uso di feniramina maleato e tetrizolina cloridrato in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. A scopo precauzionale, è preferibile in gravidanza e durante l’allattamento, usare OCTILIA ALLERGIA E INFIAMMAZIONE solo in caso di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
Fexallegra 10 Compresse Rivestite 120mg - Programmi Sanit.Integrati Srl
Principi attivi
Una compressa contiene: Principio attivo: 120 mg di fexofenadina cloridrato, pari a 112 mg di fexofenadina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina; amido di mais pregelatinizzato; croscarmellosa sodica; magnesio stearato Rivestimento filmato: Ipromellosa; povidone K30; titanio diossido (E171); silice colloidale anidra; macrogol 400; ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E172).
Indicazioni terapeutiche
Fexallegra è indicato negli adulti e nei bambini a partire dai 12 anni di età per il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Il medicinale è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia. Adulti: La dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per gli adulti è di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. La fexofenadina è un metabolita farmacologicamente attivo della terfenadina. Popolazione pediatrica. Bambini di 12 anni di età e oltre: La dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per i bambini a partire dai 12 anni di età è di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. Bambini al di sotto dei 12 anni di età: L’efficacia e la sicurezza di fexofenadina cloridrato 120 mg non sono state studiate nei bambini al di sotto dei 12 anni di età. Nei bambini da 6 a 11 anni di età: fexofenadina cloridrato 30 mg compresse è la formulazione appropriata per la somministrazione e il dosaggio in questa popolazione. Popolazioni particolari: Gli studi effettuati in gruppi di pazienti a rischio (anziani, pazienti con insufficienza renale o epatica) indicano che non è necessario adattare la dose di fexofenadina cloridrato in questi pazienti.
Conservazione
Il medicinale non richiede speciali precauzioni per la conservazione.
Avvertenze
Come nella maggior parte dei medicinali nuovi i dati relativi a soggetti anziani e a pazienti con compromissione della funzionalità renale o epatica sono limitati. Fexofenadina cloridrato deve essere somministrata con attenzione a tali gruppi di soggetti. Pazienti affetti da malattie cardiovascolari pregresse o in corso devono essere informati che gli antistaminici, come classe di medicinali, sono stati associati con reazioni indesiderate quali tachicardia e palpitazioni (vedere paragrafo 4.8).
Interazioni
La fexofenadina non subisce biotrasformazioni epatiche e perciò non interagirà con altri medicinali a livello di meccanismi epatici. È stato riscontrato che la somministrazione contemporanea di fexofenadina cloridrato e eritromicina o ketoconazolo aumenta di 2-3 volte i livelli plasmatici di fexofenadina. Tali alterazioni non sono state accompagnate da alcun effetto sull’intervallo QT e non sono state associate ad alcun incremento delle reazioni avverse rispetto a quanto osservato con gli stessi medicinali somministrati singolarmente. Studi sull’animale hanno dimostrato che l’aumento dei livelli plasmatici di fexofenadina osservato dopo il trattamento concomitante con eritromicina o ketoconazolo sembra essere causato da un incremento dell’assorbimento gastrointestinale e rispettivamente da una diminuzione sia dell’escrezione biliare che della secrezione gastrointestinale. Non è stata osservata interazione tra fexofenadina e omeprazolo. Tuttavia, la somministrazione di un antiacido contenente alluminio e idrossido di magnesio 15 minuti prima della somministrazione di fexofenadina cloridrato ha provocato una riduzione della biodisponibilità, molto probabilmente dovuta a legami nel tratto gastrointestinale. È consigliabile un intervallo di 2 ore tra la somministrazione di fexofenadina cloridrato e antiacidi contenenti alluminio e idrossido di magnesio.
Effetti indesiderati
È stata utilizzata la seguente classe di frequenze, quando applicabile: molto comune ≥ 1/10; comune ≥ 1/100 e < 1/10; non comune ≥ 1/1000 e < 1/100; raro ≥ 1/10.000 e < 1/1.000); molto raro < 1/10.000 e non nota (la frequenza non può essere valutata sulla base dei dati disponibili). All’interno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.Negli adulti, nell’ambito degli studi clinici sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati, con un’incidenza simile a quella osservata con il placebo: Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento. Negli adulti, nell’ambito della sorveglianza post-marketing sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati. La frequenza con cui si presentano non è nota (non può essere fatta una stima sulla base dei dati disponibili): Disturbi del sistema immunitario: Reazioni di ipersensibilità con manifestazioni tipo angioedema, oppressione toracica, dispnea, vampate di calore e anafilassi sistemica. Disturbi psichiatrici: Insonnia, nervosismo, disturbi del sonno o incubi/eccesso di sogni (paroniria). Patologie cardiache: Tachicardia, palpitazioni. Patologie gastrointestinali: Diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Rash, orticaria e prurito. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
Sovradosaggio
A seguito di sovradosaggio di fexofenadina cloridrato sono stati riportati vertigini, sonnolenza, affaticamento e secchezza della bocca. Dosi singole fino a 800 mg e dosi fino a 690 mg due volte al giorno per un mese o 240 mg una volta al giorno per un anno sono state somministrate a volontari sani senza dar luogo a reazioni avverse clinicamente significative se comparate con il placebo. Non è stata stabilita la massima dose tollerata di fexofenadina cloridrato. Bisogna prendere in considerazione provvedimenti standard per rimuovere il farmaco non assorbito. Si raccomanda un trattamento sintomatico e di supporto. L’emodialisi non rimuove efficacemente la fexofenadina cloridrato dal sangue.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Non vi sono dati adeguati sull’uso della fexofenadina cloridrato nelle donne in gravidanza. Studi limitati su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). La fexofenadina cloridrato non deve essere usata durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità.Allattamento: Non vi sono dati sulla concentrazione nel latte materno dopo la somministrazione della fexofenadina cloridrato. Tuttavia, quando la terfenadina è stata somministrata a madri in allattamento, è stato rilevato che la fexofenadina passa nel latte materno. Pertanto l’uso di fexofenadina cloridrato non è raccomandato durante l’allattamento. Fertilità: Non sono disponibili dati sull’effetto di fexofenadina cloridrato sulla fertilità umana. Nei topi, il trattamento con fexofenadina cloridrato non ha mostrato alcun effetto sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
1 ml di soluzione contiene: Principio attivo: tetrizolina cloridrato 0,5 mg; feniramina maleato 3 mg
EccipientiCollirio in flacone : acido borico g 1,450 – borace g 0,350 – benzalconio cloruro g 0,005 – acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 100 ml Collirio in contenitori monodose: acido borico g 1,450 – borace g 0,350 – polisorbato 80 g 0,010 – acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 100 ml
Indicazioni terapeuticheTrattamento sintomatico degli episodi di irritazione e congestione della congiuntiva
Controindicazioni/Effetti indesideratiIpersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Glaucoma ad angolo chiuso. Questo prodotto contiene acido e non va somministrato ai bambini al di sotto dei 3 anni di età.
PosologiaInstillare 1-2 gocce nel sacco congiuntivale, 2-3 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate. Non usare per più di 3-4 giorni salvo diversa prescrizione del medico. Nei bambini (fino a 12 anni) il prodotto può essere usato solo dietro prescrizione medica; il medicinale non può essere usato nei bambini di età inferiore a 3 anni (vedere 4.3). Dopo aver abbassato delicatamente la palpebra inferiore lasciare cadere 1 goccia di collirio; evitare di toccare con il contagocce o con il contenitore monodose la superficie dell’ occhio. Dopo l’ applicazione mantenere gli occhi chiusi per 1-2 minuti. 1 sola goccia è sufficiente, se correttamente applicata; in caso di errore se ne può applicare una seconda. La confezione in contenitori monodose non contiene conservanti e deve essere utilizzata subito dopo l’ apertura; la quantità di collirio è sufficiente per una applicazione ad entrambi gli occhi; l’ eventuale residuo deve essere eliminato. Istruzioni per l’ uso flacone da 5 e 8 ml: per aprire è necessario esercitare una leggera pressione sugli spigoli laterali alla base del tappo (fig. 1) e contemporaneamente sollevare (fig. 2). Per ottenere la fuoriuscita delle gocce esercitare una moderata pressione sulle pareti del contagocce, tenendo il flaconcino con la punta rivolta verso il basso. Per richiudere il flaconcino appoggiare il tappo sul contagocce, esercitare pressione sulla parte superiore dello stesso fino a percepire lo scatto dell’ avvenuta chiusura. contenitori monodose: staccare il singolo contenitore esercitando un movimento dall’ alto verso il basso e tirandolo verso di sé. picchiettare leggermente il collo del contenitore con la punta di un dito per evitare presenza di liquido in prossimità dell’ apertura. ruotate il tappo su se stesso con delicatezza: il contenitore è aperto. Instillate quindi il collirio nell’ occhio premendo ripetutamente il contenitore alla base per facilitare la discesa del liquido anche in presenza d’ aria.
ConservazioneNessuna
AvvertenzeNei soggetti affetti da glaucoma, altre malattie dll’ occhio o con lesioni provocate da agenti meccanici, chimici, fisici (calore) o, comunque, quando sono presenti caratteristiche (quali, ad esempio, secrezione oculare o sensazione di corpo estraneo) diverse dal normale lieve disturbo facilmente riconoscibile dal soggetto (semplice arrossamento degli occhi) il prodotto deve essere usato solo dietro prescrizione medica. Il grado di assorbimento sistemico dei medicinali per uso oculare è molto variabile. Esiste la possibilità che l’ assorbimento sia sufficiente a determinare effetti indesiderati a carico di particolari organi o apparati o interazioni con altri medicinali, anche se, generalmente, i medicinali applicabili localmente seguendo scrupolosamente le istruzioni, non causano questi problemi. Per questo motivo, nei soggetti affetti da ipertiroidismo, malattie cardiache, ipertensione, diabete mellito o trattati con farmaci inibitori delle monoaminossidasi (anti-MAO) il medicinale può essere usato solo dopo aver consultato il medico. Il rischio di effetti indesiderati aumenta nel caso in cui il medicinale sia utilizzato a dosaggi e per periodi superiori a quelli raccomandati. Se durante il trattamento compaiono dolore oculare o alterazioni della vista o se i disturbi peggiorano o persistono per più di 3 giorni è necessario interrompere l’ applicazione del collirio e consultare un medico. L’ uso eccessivo di vasocostrittori può causare un aumento dell’ arrossamento degli occhi. Il benzalconio cloruro contenuto nella confezione in flacone da 5 ml o 8 ml scolorisce le lenti a contatto morbide. In generale, le lenti a contatto (specialmente quelle idrofiliche, morbide) non dovrebbero essere portate durante il trattamento con tutti i medicinali per uso oculare. I possibili effetti indesiderati sono meno frequenti utilizzando colliri in confezione monodose priva di conservanti. Questo prodotto contiene un antistaminico che può ridurre la frequenza dell’ ammiccamento e la produzione di liquido lacrimale. I portatori di lenti a contatto possono usare il medicinale solo dopo aver consultato il medico.
InterazioniPer il possibile assorbimento sistemico del medicinale non possono essere escluse interazioni con altri farmaci ; in particolare, i soggetti in terapia con farmaci inibitori delle monoaminossidasi (anti-MAO) possono usare il medicinale solo dopo aver consultato il medico (vedere 4.4).
Effetti indesideratiGli effetti indesiderati più comunemente riportati sono: annebbiamento della vista, irritazione congiuntivale, bruciore oculare, midriasi (dilatazione della pupilla). Occasionalmente: nausea, cefalea, ipertensione, debolezza, sudorazione, vertigini, palpitazioni, tremori, insonnia, aumento della pressione endoculare.
Sovradosaggioil sovradosaggio dovuto ad ingestione accidentale del farmaco può provocare , specialmente nei soggetti più sensibili (e.g. bambini, anziani, cardiopatici), effetti tossici quali: depressione del sistema nervoso centrale (sonnolenza/sopore di vario grado), riduzione della temperatura corporea, bradicardia, ipotensione, apnea e coma.
Gravidanza e allattamentoIn gravidanza ed allattamento usare solo dopo aver consultato il medico.
Pollival – Collirio antistaminico per allergie oculari | 10 ml
Descrizione breve
Pollival è un farmaco OTC indicato per il trattamento sintomatico della congiuntivite allergica stagionale | perenne.
Contiene azelastina cloridrato | azione antistaminica rapida contro prurito, bruciore e lacrimazione.
Descrizione dettagliata
Principio attivo e composizione
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Azelastina cloridrato | 0,5 mg/ml (0,015 mg per goccia)
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Eccipienti: disodio edetato | ipromellosa | sorbitolo | idrossido di sodio (regolatore pH) | acqua per preparazioni iniettabili
Forma e contenuto
Collirio in soluzione | flacone multidose da 10 ml
Indicazioni AIC
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Congiuntivite allergica stagionale | adulti e bambini ≥ 4 anni
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Congiuntivite allergica perenne | adulti e bambini ≥ 12 anni
Posologia
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Dose raccomandata: 1 goccia per occhio | 2 volte al giorno
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In casi gravi: fino a 4 somministrazioni giornaliere
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Durata massima: 6 settimane di trattamento continuo
Controindicazioni
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Ipersensibilità nota ad azelastina cloridrato | o a uno qualsiasi degli eccipienti
Avvertenze
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Consultare il medico se i sintomi non migliorano entro 48 ore
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Non usare con lenti a contatto
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Possibile offuscamento temporaneo della vista dopo l’uso
Effetti indesiderati
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Comuni: bruciore | prurito | arrossamento oculare | sapore amaro
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Altri: lacrimazione, irritazione lieve | rari casi di reazioni allergiche cutanee
Foglietto illustrativo AIFA
www.aifa.gov.it
Codice AIC
039124034
Titolare AIC
Ursapharm Italia Srl | Via Vittor Pisani 16 | 20124 Milano
Servizio & spedizione
Spedizione standard gratuita | ordini superiori a 49,90 € ( vedi termini e condizioni )
Pagamento sicuro | Assistenza Farmacie Vigorito
Allergia a 360°
Affrontare i sintomi allergici, come raffreddori, occhi gonfi, tosse e irritazioni cutanee, richiede un approccio mirato. è fondamentale rivolgersi a un professionista per ricevere una terapia su misura. Fortunatamente, per contrastare questi fastidi esistono diversi rimedi da banco pronti a offrirti sollievo e a migliorare la tua quotidianità.
Reactine a a base di cetirizina cloridrato, ha un effetto rapido nel contrastare i sintomi allergici, ha un azione che dura fino a 24h
Fexallegra a base di fexofenadina cloridrato, ha un effetto efficace sui sintomi allergici e minori effetti sedativi, garantendo sollievo dai sintomi allergici senza compromettere la routine quotidiana.
Ribes Nigrum indicato per gli attacchi acuti di allergie anche per bambini, anche per prevenzione prima che subentri la primavera , sul nostro sito potrai acquistare Ribes nigrum gocce Boiron.
La scelta tra questi prodotti dipende dalle esigenze specifiche e dalla sensibilità individuale.
Rinite Allergica
Se soffri di allergie che causano frequenti starnuti, soprattutto se si tratta di rinite allergica, è utile esplorare le opzioni di trattamento disponibili tra gli spray nasali da banco. Questi prodotti sono progettati per alleviare l'infiammazione delle mucose nasali, offrendo un sollievo immediato. Tra le opzioni raccomandate, Levoreact e Rinazina ricevono ottime recensioni dai clienti per la loro efficacia nel trattamento sintomatico delle riniti allergiche, aiutando a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Su Farmacie Vigorito per le riniti allergiche dei bambini potrai acquistare Tonimer Spray, ideale per la pulizia delle mucose nasali ma, consigliato anche per i sintomi del raffreddamento e delle riniti allergiche.
Una corretta pulizia del naso infatti riduce l'accumulo degli allergeni nel naso e i sintomi della rinite allergica.

5/5
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Recensione - Levoreact Spray Nasale 0,5mg 10mlIl cliente di Farmacie Vigorito dice
" Soddisfatto funziona perfettamente lo uso da qualche anno mi trovo molto bene. "
Congiuntivite allergica
Se la tua allergia irrita profondamente gli occhi, che si arrossano e lacrimano, spesso si gonfiano allora ti consigliamo di utilizzare soprattutto colliri monodose che sono sempre sterili o colliri da 10ml che ti fanno risparmiare sul prezzo e sono comunque facili da portare
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- Iridina due, un collirio antinfiammatorio e antiallergico, ideale per alleviare rapidamente rossore e irritazione oculare, garantendo sollievo duraturo e confort immediato. A base di nafazolina cloridrato.
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- Collirio ALFA offre un sollievo immediato dall'irritazione oculare, con una formula lenitiva che idrata e protegge gli occhi secchi o esposti a fattori irritanti. A base di nafazolina nitrato.
- Euphralia Allergy Collirio è un prodotto oftalmico pensato per chi soffre di irritazioni agli occhi causate da allergie. Si tratta di una soluzione naturale che mira a fornire un sollievo rapido dagli arrossamenti, pruriti e sensazioni di fastidio agli occhi, tipici delle reazioni allergiche. Euphralia Allergy può essere utilizzato anche da chi porta lenti a contatto, poichè è formulato per essere delicato sulla superficie oculare, pur essendo efficace nel lenire i sintomi irritativi. Questo collirio si posiziona come una scelta ideale per chi cerca un'opzione naturale per gestire i disturbi oculari legati alle allergie. Euphralia Allergy contiene acido ialuronico, acido rosmarinico, vitamina B12, allantoina, idrossipropilmetilcellulosa e glicerina.
Un altro prodotto molto consigliato soprattutto in caso di congiuntivite allergica è Naaxia, questo collirio è a base di acido spaglumico sale sodico.

5/5
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Recensione - Imidazyl Antistaminico collirio Flacone 10mlIl cliente di Farmacie Vigorito dice:
" Sono anni che uso questo prodotto. Eccezionale "
Antistaminici per uso Topico
Alontan Antistaminico Crema 2% è un trattamento topico formulato per alleviare rapidamente i sintomi di reazioni allergiche cutanee, come prurito e rossore. La sua formula al 2% è specificamente progettata per un'applicazione mirata su aree della pelle affette da irritazioni allergiche, offrendo un sollievo efficace e localizzato. Questo rende Alontan una scelta pratica per chi cerca una soluzione rapida per gestire le manifestazioni allergiche sulla pelle, anche in caso di punture di insetto. Il principio attivo di Allontan 2% crema per uso topico è la prometazina cloridrato, che in 100 g di crema è presente in una quantità di 2,25 g, pari a 2,0 g di prometazina base
Reactifargan Crema 2% agisce bloccando l'istamina, riducendo la sensibilità locale e alleviando sintomi come prurito, arrossamento e bruciore causati da irritazioni, inclusi quelli dovuti a punture di insetti o esposizione eccessiva al sole. Il principio attivo di Reactifargan 2% crema per uso topico è la prometazina.
Polaramin Crema 1% è un trattamento antistaminico per uso topico, formulato per alleviare pruriti e irritazioni cutanee associate a condizioni allergiche come dermatiti, orticaria e punture di insetti. La sua composizione permette un'applicazione diretta sulle zone interessate, offrendo un rapido sollievo dai sintomi. Questa crema è particolarmente utile per chi cerca una soluzione efficace per gestire le manifestazioni allergiche sulla pelle. ll principio attivo di Polaramin 1% crema per uso topico è desclorfeniramina maleato.

5/5
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Recensione - Alontan Antistaminico Crema 2% 30gIl cliente di Farmacie Vigorito dice:
" Da soggetto allergico alle punture di zanzara, mi sono trovata molto bene. L'antistaminico attenua rapidamente il prurito ed evita che si formi il classico pomfo. "
Utilizzare farmaci da banco antiallergici può risultare un valido aiuto per vivere più serenamente la primavera e combattere la fastidiosa sintomatologia infiammatoria da allergia, dovuta al rilascio di istamina nel nostro organismo, che tra le varie funzioni, dà il via al processo infiammatorio tipico dei soggetti allergici