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Quali sono gli alimenti che possono causare l’emicrania?

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Tra le forme più ricorrenti di mal di testa vi è l’emicrania, un tipo di cefalea solitamente monolaterale, ossia che colpisce una metà della testa, dalla natura pulsante. Quando compare, la sua durata può variare da 2 a 72 ore e può associarsi a sintomi quali nausea, vomito, fotofobia e fonofobia (ossia intolleranza a suoni e luci).

Si tratta di una patologia che ha una base genetica, infatti vengono ereditate conformazioni di alcune specifiche aree cerebrali con la predisposizione al mal di testa. A tale predisposizione genetica, si possono poi di volta in volta sommare vari fattori di rischio e scatenanti, come:

• Elevati stress fisici ed emotivi,

• Eccessiva esposizione ai raggi solari,

• Privazione del sonno,

• Cambiamenti di clima,

• Variazioni altimetriche troppo brusche,

• Variazioni ormonali per le donne,

• Difetti della vista o eccessivo affaticamento degli occhi,

• Digiuno,

• Mangiare poco e in modo irregolare,

• Ipertensione e assunzione di determinati alimenti.

Riguardo la correlazione fra assunzione di determinati alimenti e insorgenza dell’emicrania esistono numerosi studi in merito che, anche se ancora controversi riguardo alcuni punti, sono arrivati alla conclusione che determinate sostanze ne possono favorire l’insorgenza. Tali alimenti, infatti, hanno un’azione vasodilatatrice che induce il rilascio di sostanze chimiche, le quali a loro vota attivano il sistema trigemino vascolare, causa della sensazione di dolore.